Arriva la terra battuta: Conti in rosso
Dopo l’abbuffata di cemento americano e lo Slam australiano arriva la stagione sulla terra battuta. Dopo gli Australian Open c’era stato uno sprazzo di clay in Sudamerica ma nessuno dei migliori era andato fin la giù tranne Rafael Nadal che ha rimediato delle severe lezioni. Sul mattone tritato europeo però ci sono tutti i migliori e si potrebbe fare un bilancio della prima parte di stagione che come la fine del primo semestre assegna i suoi voti anche se è sempre dopo Wimbledon che i numeri della stagione cominciano ad avere una loro consistenza. Prima del Roland Garros, come di consueto, si giocano i Masters di Monte Carlo, Madrid e Roma con un 500 a Barcellona e diversi 250 a riempire il calendario.
Il dominatore della prima parte di stagione è stato Novak Djokovic che sulla terra battuta difende i 2 titoli conquistati l’anno scorso a Monte Carlo e a Roma. A Madrid nella passata stagione non si era presentato per vari motivi: uno era quella di dosare le forze in preparazione all’unico Slam che manca alla sua collezione, il Roland Garros. L’altro è un mancato feeling con il pubblico madrileno che nel 2013 fu protagonista di un episodio non proprio sportivo con dei fischi risolvi al serbo nella partita contro Grigor Dimitrov. Così dal 2014 non partecipa al Masters di Madrid che vinse nel 2011 contro il padrone di casa Rafael Nadal. Quest’anno sembra intenzionato a giocarlo spinto anche dalla sua naturalezza con cui vince i tornei e un Masters in più in cascina fa molto comodo, anche se il record è già suo dopo la vittoria a Miami. 28 Masters 1000 che sono già storia. Ad oggi il numero 1 del mondo ha 16540 punti e anche se dovesse piovere un meteorite di quello grosso difficilmente potrà essere scansato dalla sua posizione almeno per un anno. Siamo a 193 +52 = 245 settimane quasi sicure e più incassa punti e gli altri non brillano e più la data di una sua possibile abdicazione al trono viene rimandata.
Il gioco della sedia riguarda la posizione numero 2 del ranking ATP che è molto in bilico. Ad oggi tra il numero 2 e il numero 3 ci sono 120 punti, un’inezia. I protagonisti di questo contenzioso sono Andy Murray e Roger Federer. Tra i 2 è difficile stabilire chi sta meglio o chi sta meno peggio se preferite. Lo scozzese, dopo l’ottima prestazione agli Australian Open si è perso per strada con le sconfitte inaspettate ad Indian Wells contro Delbonis e a Miami contro Dimitrov. Sulla terra battuta difende tanti punti. Quelli più pesanti arrivano dalla vittoria a sorpresa l’anno scorso in finale contro Nadal a Masters di Madrid, 1000 punti molto difficili da replicare. I punti di Madrid potrebbero essere sostituiti da quelli del torneo del Principato in cui l’anno scorso era assente per via del matrimonio con Kim. A Monte Carlo è riuscito a raggiungere per 2 volte le semifinali e dopo la vittoria del primo titolo sulla terra battuta avvenuta a Monaco di Baviera sembra aver trovato un modo per raccogliere titoli anche sulla superficie a lui meno congeniale. Quasi sicuramente non andrà in Germania per difendere il titolo dell’anno scorso e saranno per lui 250 persi. Il totale dei punti da difendere per Murray sono così 1000 + 250, cui si aggiungono quelli del terzo turno Roma, 90 punti. Totale = 1000 + 250 + 90 = 1340.
Facciamo finta che Federer non abbia avuto infortuni, che non abbia quasi 35 anni e che ha saltato malamente il torneo di Miami (e ce ne vuole :P). Sulla terra battuta difende una grossa cambiale che è quella della finale di Roma dell’anno scorso in cui perse contro Djokovic, quindi 600 punti. Un’altra cambiale da difendere è quella della vittoria ad Istanbul che certamente perderà. A suo vantaggio ci sono le scarse prestazioni mostrate a Monte Carlo, eliminato al terzo turno, e peggio ancora la sconfitta alla prima partita a Madrid con Kyrgios. Il totale del suo bottino prima del Roland Garros è così composto: 600 + 250 + 90 + 10 = 950 punti.
Tirando le somme si ha: 1340 punti da difendere per Murray, 950 per Federer, con 120 di differenza già oggi si ha uno scarto di 510 punti. Tutto potrebbe succedere, anche se le condizioni di Federer non sembrano dare garanzie e Murray non è che sia messo tanto meglio.
In una posizione stabile è Stan Wawrinka che non ha dovrebbe avere problemi a conservare il quarto posto. La grossa cambiale arriverà con il Roland Garros, ma con i suoi 6370 punti si trova a 1325 da Federer e Nadal dietro e a quota 4955, ossia 1415 punti. Stan difende il terzo turno di Monte Carlo (90 punti), quello di Madrid (90) e la semifinale di Roma (360). I punti dei quarti di finale di Ginevra, 45, non sono compresi perché “non countable”. Quindi totale punti da difendere: 90 + 90 + 360 = 540. Quarto posto in ghiaccio.
Se l’anno scorso la tds 5 a Nadal da detentore del titolo del Roland Garros, anzi di 5 titoli, sembrava uno scandalo perché nei quarti avrebbe avuto la possibilità di incrociare Djokovic, cosa che è avvenuta puntualmente, oggi forse una sua partecipazione al Roland Garros sembra uno scandalo. Le 2 sconfitte a Buenos Aires e Rio non erano assolutamente preventivate e hanno gettato nello sconforto i suoi fan che non potendo neanche gioire di un titolo facile sulla superficie preferita da Nadal non hanno più a cosa appigliarsi. Le posizioni che contano per un sorteggio favorevole in uno Slam sono le prime 4 e conta poco essere 5 o 8. Ma Rafa più che guardare avanti deve stare attento dietro. Nishikori è a quota 4490 appena 465 punti. Rafacito difende un bel po’ di roba: semifinale a Monte Carlo, quarti a Roma e finale a Madrid nei Masters 1000. I 45 punti di Barcellona per fortuna per lui non sono countable. Totale: 360 + 180 + 600 = 1140 che sono già più dei punti di distacco da Nishi. La quasi certa presenza di Nole a Madrid non è una buona notizia per il 9 volte campione di Parigi che almeno in questo Masters 1000 poteva respirare senza avere il fiato sul collo del serbo. Nadal paradossalmente è apparso giocare meglio sul cemento che sulla terra battuta e le diverse condizioni avute in Argentina e Brasile non sembrano andare a suo favore. In Argentina c’era stata una estrema umidità e caldo e ha perso contro Thiem con match point a favore, in Brasile c’era relativamente fresco con acquazzoni che nel Paese carioca non si vedevano dai tempi del Diluvio Universale. Risultato: eliminazione da parte di Cuevas. Un altro mattone per Rafa è stato il ritiro a Miami per il troppo caldo suo grande alleato che ora è diventato suo nemico. Quindi che cosa bisogna aspettarsi? Un tempo questo era il periodo di Nadal che ha messo a segno record che difficilmente potranno essere superati a breve. Monte Carlo è stato il suo regno per 8 volte consecutive e oggi che cos’è? Nel Principato si gioca di giorno e farà caldo, non tanto caldo grazie alla brezza marina, ma tutte le partite, come da tradizion,e sono in sessione giornaliera, patirà ancora il caldo o no? Il mistero rimane.
Come già accennato Nishikori potrebbe ambire alla tds 5 al Roland Garros o meglio potrebbe superare Rafa in classifica che forse è un traguardo più ambito, ma ha delle belle cambiali da difendere. La vittoria a Barcellona, la semifinale a Madrid e i quarti di finale a Roma. A Monte Carlo non c’è così come l’anno scorso. Il totale dei punti da difendere così diventa: 500 + 360 + 180 = 1040. Un bel gruzzolo, ma dietro c’è Berdych a 860, un po’ troppo distante per impensierirlo.
2 posizioni nettamente in bilico sono quelle di David Ferrer e Tomas Berdych. Il buon vecchio “Ferru” ha disputato un pessimo inizio di stagione per i suoi standard e dopo 6 anni e mezzo potrebbe uscire dalla top 10. L’ultima volta che è stato fuori dai 10 era il 4 ottobre 2010. David ha 3370 punti e difende bei punti sulla terra battuta europea. 180 per i QF a Monte Carlo, 180 per la SF di Barcellona, 180 per i QF a Madrid e 360 per la SF a Roma. Totale: 180 + 180 + 180 + 360 = 900.
Berdych non è messo tanto meglio. L’anno scorso disputò un’ottima prima parte di stagione per i suoi standard culminata con la finale a Monte Carlo persa contro Djokovic. Si difese bene anche a Madrid e a Roma raggiungendo rispettivamente le semifinali e i quarti di finale, facendo i conti sono: 620 + 360 + 180 = 1160 punti.
Per quanto riguarda le retrovie ci sono delle buone prospettive per Dominic Thiem che difende solo i 250 punti della vittoria del torneo di Nizza e i 90 del 3T di Roma. In totale 340 punti che con 3 tornei pesanti da disputare potrebbero benissimo essere raddoppiati o triplicati. Dominic è uno dei migliori prospetti sulla terra battuta ed è arrivato il momento di dimostrarlo. Occhio a Domenico anche per il Roland Garros. Occhi puntati anche su David Goffin che difende 180 punti a Roma e 45 a Madrid che ha mostrato un ottimo tennis ad inizio della stagione.
# | Tennista | Punti | Punti da difendere | Differenza con precedente |
1 | Novak Djokovic | 16540 | 2000 | – |
2 | Andy Murray | 7815 | 1340 | 8725 |
3 | Roger Federer | 7695 | 950 | 120 |
4 | Stan Wawrinka | 6370 | 540 | 1325 |
5 | Rafael Nadal | 4955 | 1140 | 1415 |
6 | Kei Nishikori | 4490 | 1040 | 465 |
7 | Tomas Berdych | 3630 | 1160 | 860 |
8 | David Ferrer | 3370 | 900 | 260 |