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ATP e WTA: Metz, St. Petersburg, Seoul, Guangzhou e Tokyo, finali

27 settembre 2015

Tokyo

Nel WTA Premier di Tokyo dotato di un montepremi di 1.000.000 di dollari, il più importante della settimana la polacca Agnieszka Radwanska è riuscita a vincere il suo 15° titolo della carriera in 32 finali battendo nettamente la svizzera Belinda Bencic, testa di serie numero 8.

In un’ora e 27 minuti Aga ha sbrigato la pratica Bencic con un netto 6-2 6-2 senza storia. La polacca ha chiuso il torneo senza aver perso un set e dopo aver lasciato solo 27 giochi complessivamente. Non si tratta del primo titolo in quel di Tokyo per la Radwanska che trionfò nella capitale nipponica nel 2011 quando ancora però il Toran Pan Pacific Open era un Premier 5, quindi un torneo non più importante che insieme ai Premier Mandatory compongono il corrispettivo dei Masters 1000 della WTA.

Nel primo game del primo set non si sono problemi per la polacca che chiude molto facilmente. Quando è il momento di Belinda al servizio le trema la mano e fin da subito è costretta ad annullare 2 palle break in un gioco durato 16 punti. Le palle break vengono annullate con un ace e un diritto. Il primo break dell’incontro arriva al 6° gioco e alla seconda palla break Aga non ha pietà a brekkare a 15 la sua avversaria. Il secondo break quello deciviso del parziale arriva nell’8° gioco che consegnano alla polacca il parziale dopo 41 minuti di gioco.

Nel secondo e ultimo set la situazione non sembra migliorare per la Bencic che perde il servizio da subito, al primo game in battuta. Non è giornata per la svizzera e nonostante una strenua lotta perde anche il suo 2° turno di battuta e va sotto 4-0. Nel game successivo si ha un sussulto di orgoglio e per la prima volta ottiene un break, ma non sarà minimamente necessario a chiudere i conti, anzi quando va a servire per rimanere nel match concede nuovamente la battuta e al 2° match point la Radwanska chiude.

Situazione ranking: Agnieszka con questa vittoria sarà numero 7 del ranking WTA e 9a nella race. La Bencic sarà numero 14 del mondo, 12 della race.

Seoul

Al Kia Open di Seoul con 500.000 dollari di montepremi si conclude in finale la favola di Aliaksandra Sasnovich che, partita dalle qualificazioni da numero 136 del mondo, era riuscita ad arrivare in finale. La rumena Irina Camelia Begu si è dimostrata troppo forte per la bielorussa costretta a capitolare per 6-3 6-1.

Nel primo set su 9 occasioni solo in 3 sono state tenuti i turni di servizio. Break e controbreak sono stati il filo conduttore del parziale e ad uscirne vittoriosa è stata la testa di serie numero 1 che ha tenuto appena un servizio in più della sua avversaria.

In secondo set è senza storia la Sasnovich tira i remi in barca e concedendo 2 break non ha nessuna chance di raddrizzare l’incontro che si chiude al 3° match point sulla racchetta di Irina.

Metz

Nel torneo di Metz giocato sul cemento indoor e dotato di un montepremi di €494.310 il derby francese tra Tsonga e Simon è stato vinto da Jo che in una finale molto spettacolare ha avuto la meglio col punteggio di 7-6(5) 1-6 6-2.

Il primo parziale fila liscio senza nessun break anche se non mancano le opportunità di strappare il servizio nel primo e nel terzo gioco quando a servire è Jo, ma Simon non è concreto e spreca 2 palle break prima e 4 poi. Dopo diversi turni di servizio senza storia il tie-break sembra il giusto epilogo al parziale. Il primo a perdere il turno di servizio è Tsonga, ma gli viene subito restituito il favore sul 4-5 Simon perde i suoi 2 turni e al primo 1° set point il tennista di La Mans chiude.

Nel secondo parziale si cambia musica e Jo diventa molto falloso e questa volta Gilles non può non approfittarne, ottenuti 2 break scappa fino al 5-0, Jo ottiene il punto della bandiera e l’avversario è bravo a chiudere alla prima occasione che ha sulla racchetta.

Nell’ultimo parziale la bilancia pende dalla parte di Wilfred che non commette più tanti errori gratuiti e ottenuto il break nel 4° gioco sale in cattedra e quando Simon va a servire per salvare la partita cede e al 2° match point Tsonga chiude.

Tsonga diventa il detentore del maggior numero di titoli a Metz, salendo a quota tre. Tsonga era alla sua prima finale del 2015, la prima sul cemento e la prima in un 250. Complessivamente, è stata la sua 21a finale in carriera. Non arrivava in finale in un torneo dalla Rogers Cup 2014 (dove vinse), in un 250 da Marsiglia 2014. Tsonga conquista il suo 12° titolo, il primo del 2015, il 12° sul cemento (li ha vinti tutti su quella superficie) ed il 9° 250. Negli H2H, conduce Tsonga 8-2 (7-3 considerando anche Challenger e Futures).

St. Petersburg

Nel torneo di San Pietroburgo dotato di un montepremi di $1.091.000 il canadese Milos Raonic ha battuto in finale Joao Sousa, portoghese testa di serie numero 7. Milos ritorna al successo dopo l’ultimo titolo conquistato a Washington nel 2014.

Il match è molto altalentante anche se segue spesso e volentieri l’andamento dei turni di servizio. Nel primo parziale è Sousa il primo a cedere e lo fa nel 4° gioco alla terza palla break del game. Entrambi i giocatori mantengono il servizio e così si chiude il set. 1 a 0 Raonic.

Nei primi game del secondo parziale non mancano le palle break ma Raonic restituisce il favore al portoghese facendosi brekkare e da lì in poi il set si incammina verso la via di Guimarães.

Simmetricamente al primo parziale l’ultimo è della stessa risma: Raonic scappa 2-0 subito e non viene più raggiunto, al 3° match point e game, set e match per il canadese.

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