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ATP Parigi-Bercy 2015: 6 novembre 2015, in semifinale vanno Djokovic, Ferrer, Murray e Wawrinka, fuori Nadal

ATP Parigi-Bercy

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Sul centrale della AccorHotels Arena si giocano i quarti di finale del Masters 1000 di Parigi-Bercy. Ad aprire il programma alle 14:00 sarà la testa di serie numero 2 Andy Murray che dovrà vedersela con Richard Gasquet, a seguire il match di David Ferrer opposto a Long John Isner che ieri ha battuto Roger Federer con quest’ultimo mai brekkato. Alle 19:30 il numero 1 del mondo Nole Djokovic dovrà affrontare Tomas Berdych e non prima delle 20:30 Rafael Nadal, reduce dal match thriller contro Kevin Anderson dove ha annullato un match point nel tie-break del secondo set, avrà davanti Stan Wawrinka.

  • Match in cui Nadal ha salvato dei MP (MP salvati):
    1) AO 2005 vs Mikhail Youzhny 1/32 (1)
    2) Marseille 2006 vs Olivier Rochus 1/16 (1)
    3) Rome 2006 vs Roger Federer F (2)
    4) Chennai 2008 vs Carlos Moyà SF (4)
    5) Indian Wells 2009 vs David Nalbandian 1/8 (5)
    6) Madrid 2009 vs Novak Djokovic SF (3)
    7) Paris-Bercy 2009 vs Nicolás Almagro 1/16 (5)
    8) Cincinnati 2010 vs Julien Benneteau 1/8 (1)
    9) Tokyo 2010 vs Viktor Troicki SF (2)
    10) Rio de Janeiro 2014 vs Pablo Andújar SF (2)
    11) Bercy 2015 vs Kevin Anderson 1/8 (1)

Ecco il programma

6 novembre ATP Parigi-Bercy

[2] Andy Murray b.  [10] Richard Gasquet 7-6 (7) 3-6 6-3

Prima di questo incontro il francese e lo scozzese si erano incontrati 9 volte con con 6-3 a favore di Andy. Le prime sfide tra i giovanissimi talenti avevano arriso al transalpino vincitore in Canada nel 2006 e Paris Indoor nel 2007 (in quest’ultima sfida subì un bagel nel secondo set prima di vincere al terzo per 6-3 0-6 6-4).  Spettacolare fu l’ottavo di finale di Wimbledon 2008 con Andy capace di vincere al quinto per 5-7 3-6 7-6(3) 6-2 6-4. Da lì in avanti il sostanziale dominio negli H2H è stato a favore del gelataio di Dunblane con Gasquet che non è riuscito a esplodere come tutti avevo preventivato dopo la sua carriera straordinaria da junior e dei primi anni da professionista. L’unica soddisfazione per Gasquetta è la vittoria in rimonta a Roma 2012 in cui vince per 6-7(1) 6-3 6-2. Andy cavalca un’onda di 3 vittorie consecutive nelle ultime sfide, più un walkover in Canada nel 2014, curiosità statistica: Murray ha perso sempre il set inaugurale della sfida.

Andy Murray è il primo semifinalista di quest’edizione del Masters di Parigi-Bercy grazie alla vittoria ottenuta in 3 set contro Gasquet. L’inizio dell’incontro è favorevole a Andy Murray che strappa subito il servizio all’avversario nel 2° gioco. Il terzo game è molto combattuto e si protrae per circa 12 minuti ma alla fine è Gasquet ad ottenere il gioco così non scappa via. il 5° gioco è molto semplice per lo scozzese che tiene a zero il servizio, e siamo 4-1. Murray cala vistosamente e Gasquet ne approfitta subito, ottiene il break a zero e il porta sul 4-3 e continua a scaldare la ex Bercy Arena che comincia ad acclamare il suo beniamino. I rimanenti giochi seguono tutti i turni di servizio e si va così al tie-break. Il primo a scappare avanti è Murray che si porta subito sul 3-1, ma Andy si innervosce sbaglia un dritto semplice e Gasquet recupera e sale 5-4 e poi ha un set point sul 6-5 che prontamente Murray annulla. Dopo un’ora e 13 minuti è lo scozzese a chiudere finalmente con un lob che segue un dropshot.

Il secondo set vede un Richard sugli scudi che emoziona il pubblico. Murray sembra evidentemente stanco e sotto 3-2 subisce il break, Gaquet sale anche con il servizio e conferma il break a zero. Il rovescio, marchio di fabbrica del transalpino fa la sua comparsa sul centrale e non ci sono speranze per il giocatore di Dunblane che è così costretto a capitolare per 6 giochi a 3 dopo 40 minuti.

L’ultimo parziale segue l’inerzia del secondo ed è Richard ad essere più in palla dell’avversario e si procura subito 2 palle break che vengono però prontamente annullate con dritto e un quasi ace. Nel turno di servizio di Gasquet lo spettacolo decolla e Richard impreziosisce lo scontro con un recupero in tuffo e uno dei suoi rovesci ad una mano che molti gli invidiano. Il primo a breakkare è il francese che approfitta di un Andy particolarmente falloso al servizio. Non tarda la contromossa dello scozzese che ben presto recupera il controbreak e sposta dalla sua l’equilibrio del match. Gasquet prima si salva annullando 3 palle break ma non può nulla nell’8° gioco e alla terza occasione subisce l’esiziale break e al turno successivo Murray chiude a zero sul proprio servizio e dopo 2 ore e 40 minuti chiude la tenzone.

[8] David Ferrer b. [13] John Isner 6-3 6-7(6) 6-2

Prima del quarto di finale tra Ferrer e Long John il valenciano era avanti 5-1 negli H2H con l’unica vittoria dell’americano avvenuta proprio a Bercy nel 2011 ai quarti di finale. Ci sono delle motivazioni tecniche per questo evidente squilibrio. Ferru risponde molto bene; se si entra nello scambio, non c’è storia, il valenciano è un mastino e mette Isner costantemente sotto pressione; la palla di Ferru viaggia bassa e questo a John, come a tutti i longilinei, dà molto fastidio; David, negli ultimi anni, a Bercy ha fatto molto bene, e questo non è da sottovalutare: respira un po’ “l’aria di casa”.

[1] Novak Djokovic b. [5] Tomas Berdych 7-6(3) 7-6(8)

H2H decisamente a favore del serbo che conduceva 19-2 prima di questa sfida. La prima e grande vittoria del ceco risale a Wimbledon del 2010 quando in semifinale sconfitte Nole approdando così alla sua prima e unica finale Slam della carriera. La seconda e ultima è quella di Roma 2013 con Tomas capace di recuperare un set di svantaggio e chiudere per 2-6 7-5 6-4. Nole cavalca una serie di 6 vittorie consecutive l’ultima sfida risale alla finale del Masters 1000 di Monte Carlo di quest’anno.

[4] Stan Wawrinka b.  [7] Rafael Nadal 7-6(8) 7-6(7)

L’ultima partita di giornata sembra essere il quarto più nobile con 16 Slam in campo ed unico sfida che sulla carta sembra equilibrata. H2H mettamente a favore di Nadal che ha vinto 12 partite consecutive contro Stan prima di perde la loro sfida più importante quella della finale agli Australian Open in cui dopo che Wawrinka si era portato avanti di un set e Nadal aveva accusato dei forti dolori alla schiena e purtroppo non ha potuto rendere al 100% e molto sportivamente non si è ritirato. Nonostante tutto riuscì a vincere un set ma solo per le statistiche, 6-3 6-2 3-6 6-3 è stato il punteggio della sfida che in una recente intervista il maiorchino definisce come la sconfitta più dura della sua carriera. Quest’anno si è aggiunta un’altra vittoria per lo svizzero, a Roma, che ha saputo approfittare di uno spagnolo sciupone avanti 6-2 nel tie-break del primo set che ha dilapidato il suo vantaggio perdendo in 2 set per 7-6(7) 6-2. L’ultima sfida risale a poche settimana fa in quel di Shanghai dove Rafa ha annichilo un Wawrinka apparso sia stanco che svogliato e che ha perso per 6-2 6-1.

Finisce con 2 tiebreak la sfida tra Wawrinka e Nadal che fa un passo indietro rispetto alle prestazioni mostrate a Basilea e Shanghai, soprattuto rispetto a quest’ultima in cui aveva avuto vita facile con lo svizzero. La partita è emozionante nonostante ci sia tanti errori gratuiti, ma non mancano i vincenti soliti di Wawrinka con il rovescio ad una mano e quelli di dritto di Nadal che è grande in qualche occasione anche a giocare di fino con qualche volèe e stop volley. Nadal è sprecone, ottenuto il break sembra che il set sia indirizzato per la via di Manacor, ma quando serve sul 5-3 gli trema la mano e fa recuperare Wawrinka ormai con la testa al secondo set. Si arriva al tiebreak con lo svizzero che scappa fino al 5-3, Nadal recupera e si procura una set point sul 6-5, ma spreca malamente, la stessa occasione capita sull’8-7 ma Nadal non chiude e Stan ne approfitta e va suo il tiebreak per 10 pounti a 8. Dopo un’ora e 10 minuti inizia il secondo set. L’ora è tarda ma con l’indoor si può proseguire ad oltranza nonostante qualcuno sugli spalti non sia tanto felice di rimanere.  Il primo break stavolta è per Wawrinka destinato a vincere il set esattamente come il suo avversario nel primo. La grinta che ha sempre contraddistinto Nadal salta fuori sul 5-4 proprio quando Stan ha la possibilità di chiudere con Rafa che strappa di prepotenza il servizio all’avversario complici anche qualche gratutito di troppo. Si va al secondo tiebreak: lo spagnolo sembra padrone del gioco e sale 5-2 e il terzo set sembra inevitabile, ma oggi non è giornata, e Rafa strappa lo svizzero dalla doccia regalando di fatto il set e l’incontro sprecando 3 set point con errori gratutiti imperdonabili. Wawrinka mantiene ancora vivo il pathos per qualche secondo sprecando un match point, ma al secondo non perdona e volta in semifinale.

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