ATPStats & AnalysisUltimi articoli

ATP Pechino 2017: Analisi Tabellone. Nadal pesca Dimitrov, Zverev facile (sulla carta)

A Pechino ritorna il grande tennis con un ATP 500 di lusso. La 19a edizione del torneo cinese non vedrà ai nastri di partenza il suo dominatore assoluto, Novak Djokovic, dove vanta un modesto 29-0, questo significa che qui non ha mai perso e non lo farà neanche quest’anno. Come al solito viene ribadito il concetto che per quanto un ATP 500 possa avere un montepremi esorbitante e un field di tutto rispetto questo non potrà mai essere paragonato ad un Masters 1000, se non altro per il tabellone a 32 giocatori, ottimo perché non deve adottare la distorsione tennista del bye, ma 32<48<56<64<96, su questo non ci piove. Certamente il torneo di Pechino si staglia ai primi posti della sua categoria con solo Acapulco a fargli da contender dove erano presenti sia Nadal che Djokovic, uniti a Kyrgios, ma c’erano poche seconde linee a differenza di questo torneo. La concomitanza con l’ATP di Tokyo non ha declassato il cugino dell’Estremo Oriente così l’attenzione non può che andare a Beijing con tutto il rispetto per la capitale nipponica che ospita ogni anno un signor torneo.

Parte alta

Nadal non lesina impegno e mentre il suo diretto concorrente per il posto di numero 1 di fine anno preferisce riposare, ma non è una novità visto che è da una vita che non gioca a Tokyo-Pechino, preferendo risparmiare energia per Shanghai, lui è ai nastri di partenza nel torneo che lo vide vincitore già nel 2005 anche se allora il torneo non era un “Gold” o se preferite era un semplice 250 (International Series). Per lui al primo turno c’è Lucas Pouille ormai in discesa libera in questo 2017. A pochi però interessa lo stato di forma del francese, tutti puntano il dito verso la sfida degli US Open del 2016 quando fu il transalpino ad avere la meglio sullo spagnolo al tiebreak nel 5° con Rafa che spedisce a rete il suo dritto della vergogna (ognuno ha il suo, soprattutto i grandi campioni). I pronostici sono tutti per il maiorchino, ma era preferibile un primo turno più abbordabile. Lo è di più l’eventuale secondo o contro Di Wu (Di), battuta telefonata, o molto più probabilmente contro Khach, uno dei tanti giovani in ascesa che l’ATP si è premurata di etichettare come Next Gen. L’obiettivo di Karen resta Milan, che l’è sempre un gran Milan, ma sarebbe gradito qualche exploit nei tornei che contano e non nelle esibizioni che servono solo a testare le nuove tecnologie e la stupidità umana, di cui Einstein era sicuro della sua infinità. Terzo turno o quarti di finali interessanti contro John Isner che lo ha battuto nella recente Laver Cup ma mai in un incontro ascrivibile al taccuino dell’ATP e di conseguenza dei match ufficiali. A Praga a Long John è entrato tutto, se lo farà anche qui può ambire ad andare lontano, altrimenti si beccherà l’ennesimo piazzamento non dimenticando che è già vincitore di Newport e Atlanta, che non è male. Sembrano tagliati fuori da questo spicchio di tabellone i vari Leo Mayer e Paolo Lorenzi e il qualificato che giocherà il primo turno contro Isner.

Dimitrov è chiamato a dimostrare che il Masters 1000 di Cincinnati non è stato un caso o solo il famoso one shot di una carriera mediocre come La Macarena dei Los del Río. Per lui c’è uno special exempt. Ah, era una vita che desideravo scriverlo. Cos’è uno special exempt? Come che cos’è? Dovreste saperlo. Vabbè, lo spieghiamo. Lo special exempt è un giocatore che è impossibilitato a giocare le qualificazioni di un torneo perché è ancora impegnato in un altro dove è andato avanti (di solito semifinale), in questo modo, non potendo giocare le quali viene inserito nel tabellone principale. L’SE questa volta l’ha preso Zum Zum impegnato a Shenzen ma purtroppo per lui sconfitto in semifinale da Dolgopolov. Non proprio una passeggiata per la cover band bulgara. Come se non bastasse al secondo turno per Greg ci dovrebbe essere Juan Martin Del Potro giustiziere di Federer a New York. Wildcard per lui e Pablo Cuevas ad attenderlo al primo turno. Pablo è stato molto gettonato l’anno scorso, quest’anno poco o niente, è un terraiolo, per quanto questo termine possa nel 2017 avere un certo significato, per cui nel derby Argentina-Uruguay i pronostici indicato in Juanito il sicuro favorito. Nel terzo turno si attende AGUT che affronta nella prima partita Ze Zhang primo cinese a raggiungere i quarti di finale in un torneo ATP dopo che c’era riuscito Zhenzen a Pechino nel 2012. Cinese spacciato in partenza. Per l’equino spagnolo non sembrano esserci problemi neanche per il secondo turno dove c’è o una Q o Bedene, in base al sorteggio potremmo avere benissimo Q > Bedene.

Parte bassa

La parte bassa del tabellone è presidiata da Alex Zverev ormai da collocarsi tra i grandi di questo 2017. 5 titoli come Federer e Nadal, ma senza Slam non si fa la storia. Major non ce ne sono più però rimane sempre il ranking a fare gola per raggiungere obiettivi importanti. In questo momento è numero 4 e con il coma farmacologico di Murray ci sono molte possibilità che possa chiudere al numero 3 a fine anno, dietro ai 2 mostri sacri. Murray ha 6790 punti e Zverev 4310, 2480 di differenza. Andy ne perderà una caterva se non rientra visto il miglior finale di stagione dell’era Open del 2016. A pesare più di tutte sono le cambiali di Shanghai e Bercy, se poi non dovesse rientrare neanche per le ATP Finals allora il 3° posto è bello che andato e ci sarebbe anche Cilic, con i suoi 4155 punti a contenderselo e perché no? Anche Dominic Thiem. Per Sasha c’è Edmund al primo turno. Secondo turno dalla difficoltà ondivaga con Haase o Fognini ad attenderlo. Poca roba. La prima testa di serie che dovrebbe incontrare è Tomas Berdych che però non ha pescato benissimo in base al suo standard attuale. Già Donaldson nella prima partita potrebbe essere ostico. E se non bastasse ci sono o Sock o Rublev a sbarrargli la strada. Tomas non dorme sonni tranquilli e questa potrebbe essere l’occasione per la sorpresa di un nuovo virgulto del circuito ATP. Dall’altra parte c’è Carreno Busta, che dai Futures è passato ad essere protagonista negli Slam soprattutto New York. La testa di serie più alta in questo spicchio è la sua, la numero 4, anche se qualcuno non è tanto d’accordo e tra poco scopriremo il perché. Fortunato lo spagnolo a pescare 2 Q, ma manca la 3a per fare en plein, che è sostituita dall’indecriptabile Fernando Verdasco. Dicevano della tds “farlocca”, bene in questa parte di tabellone c’è Nick Kyrgios che, male per lui, si è lasciato sfuggire il titolo a Cincinnati che da solo sarebbe stato importante per la sua carriera ancora in fasce. Una finale non conta nulla, per cui ancora è chiamato a suonare con forza il primo squillo. Qui a Pechino se lo ricorderebbe in pochi, ma meglio di niente. Per l’australopigreco (termine preso in prestito) c’è Basilashvili al primo turno e il vincente del derby teutonico Struff-Mischa Zverev. Quarti di finale come è facile dedurre con Carreno, nello spicchio di tabellone più facile da pronosticare.

Probabilità di vittoria finale secondo tennisabstract.com

  1. Nick Kyrgios 21.7%
  2. Alex Zverev 21.4%
  3. Rafael Nadal 20.9%
  4. Juan Martin Del Potro 20.9%
  5. Jack Sock 2.3%

[poll id=”39″]