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Il mistero dei Masters saltati da Federer

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Il recente infortunio di Federer al menisco che sembra essere l’unico della sua carriera e che ha richiesto un intervento operatorio ci ha fornito un assist su una ricerca che riguarda le sue assenze negli ATP Masters, dal 2009 Masters 1000. I dati certi sono che prima del 2009 non c’era l’obbligatorietà di disputare i Masters e quindi potevano essere saltati senza beccarsi uno 0 in classifica, ma nonostante l’assenza di questa clausola rimanevano sempre i tornei di riferimento per tutti i tennisti se si escludono ovviamente gli Slam in cui dagli Australian Open 2000 ad oggi Federer non è mai stato assente.

Andiamo a vedere nel dettaglio la regola che governava il ranking pre 2008:

If qualified four Grand Slams and nine Masters Series results must count toward a players’ total, even if not entered (zero points), + five optional results. For every required event not qualified, an additional optional event is added. Masters Cup participants add their MC points and will have 19 results for the following year.

Federer diventa professionista nel 1998 e inizia a giocare i Masters regolarmente dal 2000 in poi quando si ferma alle qualificazioni del torneo di Indian Wells. Da Miami 2000 in poi disputa tutti i Masters per un totale di 30 tornei in generale che rimane a tutt’oggi il record di tornei disputati in un anno.

Nel 2001 arrvano i primi risultati di prestigio con i quarti di finale a Miami e Monte Carlo. I primi Masters saltati sono quelli del Canada e Cincinnati. Per ritrovare il motivo della sua assenza siamo andati a spulciare il suo sito ufficiale che cito:”Following Wimbledon, Roger also plays in Gstaad, but thereafter has to pause several weeks due to adductorial problems and periostitis. Unfortunately this break costs him his spot at the season finale. Even though the 20-year old reaches the round of the last 16 at the US Open“. Così viene fuori che le assenze nei 2 Masters americani non sono dovute a scelte di programmazione, ma piuttosto a problemi addominali e periostite.

Nel 2002 partecipa a tutti gli Slam,ai Masters e per la prima volta al Masters di fine anno. Si registra anche la prima grande vittoria ad Amburgo sulla terra battuta, primo Masters della carriera (ancora doveva arrivare Nadal).

Nel 2003 salta il torneo di Monte Carlo per una scelta di programmazione: ad aprile disputato i quarti di finale della Davis in cui vince contro la Francia i suoi 2 singolari contro Nicolas Escude e Fabrice Santoro, poi si iscrive e vince il torneo di Monaco di Baviera prima di presentarsi a Roma perdendo una clamorosa finale contro Felix Mantilla e ad Amburgo contro Mark Philippoussis.

L’anno successivo si rinnova la rinuncia al torneo del Principato che non vincerà mai in carriera. Ancora una volta questa rinuncia è frutto di una scelta di programmazione e non è il solo a non presenziare il torneo sulla terra battuta a lui si aggiungono: Andy Roddick, James Blake, Mardy Fish e Andre Agassi. Il prosieguo della stagione dei Masters non è così florida e alterna grandi vittorie sia negli Slam che nei tornei del livello superiori ad altre assenze pesanti, ricordando sempre che in quell’anno fece 3/4 di Grande Slam. E’ costretto a saltare il Masters di Madrid per, cito le fonti ufficiali, “personal reasons and fatigue”. A seguirlo sono anche Andy Roddick per una tendinite al ginocchio sisnistro e Hewitt anche lui per motivi personali. Dopo Madri salta anche Bercy per un “torn left thigh”, ossia uno strappo alla coscia sinistra. La sua assenza al Masters di fine anno era quasi sicura, ma nonostante tutto è riuscito a partecipare e a vincere questo prestigioso torneo per la seconda volta.

Il 2005 è l’anno in cui Roger fa registrare il record in percentuale di vittorie-sconfitte 81-4 (95,29%) che è esattamente il record di McEnroe del 1984. Il record poteva benissimo essere superiore se la stagione del numero 1 del mondo non fosse stata funestata da tanti infortuni che l’hanno costretto a saltare 4 Masters. Il primo della lista sono gli Internazionali d’Italia. Sconfitto clamorosamente a Monte Carlo dopo aver avuto match point da Richard Gasquet che aveva interrotto una striscia di 25 vittorie consecutive, la più lunga dal 1984 a quella parte, è costretto a saltare il torneo di Roma per una infiammazione ad entrambi i piedi. Dopo la vittoria a Wimbledon ha un’estate molto travagliata in cui è ancora il piede a dargli fastidio e così non si presenta in Canada in cui si affermerà il suo grande rivale, Rafael Nadal, specialista della terra battuta al suo primo grande successo sul cemento. Dopo le vittorie a Cincinnati, US Open e Bangkok è di nuovo costretto ad uno stop nell’ultima parte della stagione. Salta il torneo indoor di Madrid per una lacerazione al piede destro patita durante una seduta di allenamento, oltre al Masters della capitale spagnola è costretto anche a saltare il tanto amato torneo di Basilea. Non riesce a recuperare neanche il Masters di Parigi-Bercy ma fa appena in tempo per partecipare alla Tennis Masters Cup in cui cede al quinto set contro David Nalbandian impedendogli di superare il record di McEnroe permettendogli solo di pareggiarlo.

Il 2006 è la sua migliore stagione in termini di risultati, gioco e record, ma nella sua scheda mancano all’appello 2 Masters. Il primo della lista è Amburgo. Qui non c’è tanto da fare ricerche, tutti sanno che la sua assenza dal torneo tedesco fu dettata dalla fatica accumulata durante l’epica finale degli Internazionali contro Nadal in cui perse pur avendo a disposizione 2 match point, anche il maiorchino evidentemente stremato preferì non partecipare al torneo, scelta molto grave essendo quello uno dei tornei in cui poteva esprimere al meglio il suo potenziale. La seconda casella vuota è rappresentata dal Masters di Bercy in cui non si presenta ufficialmente per “fatigue” dopo le vittorie consecutive di US Open, Tokyo, Madrid e Basilea. Ma farà in tempo a partecipare e vince il Masters di fine anno.

Nel biennio 2007-2008 non salta nessun Masters, non si sa se questo possa aver generato la gioia dei suoi tifosi, sicuramente sì, ma dall’altro fa cadere il teorema secondo cui Federer saltasse di proposito i Masters perché prima del 2009 non erano obbligatori giustificando, in parte, il mancato record di vittorie in questa categoria di tornei che appartiene a Nadal che ha avuto sempre 3 prove su 9 nella sua superficie preferita, mentre per Federer 6 su 9 si giocavano su superficie veloci.

Nel 2009 i Masters diventano “obbligatori” nel senso che una mancata partecipazione ad uno di essi ti dava/dà uno zero nella classifica. In questa prima stagione di riforma ad essere saltato è il Masters di Shanghai alla sua prima edizione che aveva rimpiazzato quello di Madrid spostato sulla terra battuta nella stagione primaverile. Questa volta si tratta di una scelta tecnica da parte di Roger che nel 2009 preferì evitare completamente il tour asiatico.

Nella stagione 2010 salta solo il torneo di Monte Carlo, un po’ a sorpresa, non tanto per il torneo in sé che non ha mai vinto, ma per via del suo sponsor, la Rolex, principale sponsorship del torneo Principato che aveva come testimonial proprio il campione svizzero.

Nel 2011 non si presenta nuovamente a Shanghai per lo stesso motivo del 2009, ossia scelta tecnica di saltare tutto il tour asiatico, scelta saggia, perché da lì a poco avrebbe vinto il suo 6° e, per ora, ultimo Masters di fine anno nel frattempo ribattezzato “ATP World Tour Finals”.

Ultimi anni

Da qui in avanti si parte con una storia molto recente in cui tutti o quasi si ricordano delle defezioni di Federer nei 1000. 2012: Monte Carlo, Canada e Bercy sempre per scelta tecnica. Il 2013 è il suo annus orribilis con la scelta di saltare Miami dopo la grave sconfitta ai quarti di finale contro Nadal in cui inizia ad accusare male alla schiena che lo perseguiterà per tutta la stagione così da saltare Monte Carlo e poi il torneo del Canada dopo un folle tour sulla terra battuta post Wimbledon che l’aveva portato a disputare e perdere malamente i tornei di Gstaad e Amburgo. Nel 2014 per scelta tecnica decide di saltare il Masters 1000 di Madrid per lo stesso motivo nella scorsa stagione salta il Masters 1000 di Miami ormai uscito quasi definitivamente dal suo paniere e il Masters del Canada per non dover fare il solito tour de force sul cemento americano e arrivare agli US Open con qualche cartuccia ancora da sparare, scelta azzeccata per quanto riguarda la vittoria a Cincinnati, ma contro Nole a New York non ha potuto fare niente. 4/23, remember?