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Nadal Clay GOAT

Qua mi tocca fare una bella carrella sulla storia della terra battuta. Possiamo partire dall’Era Open tanto per agevolare le cose. Wilding mi perdonerà. Il grande tennista su clay dell’ultimo periodo dell’Era pre Open è stato Ken Rosewall che è stato un grande su clay riuscendo a vincere 4 French Pro su terra battuta di cui 3 consecutivi (lo avrebbe vinto anche sul parquet). Con l’apertura ai professionisti del RG vince la prima edizione Open del 1968 con un ottima cavalvata battendo un terraiolo doc come Andres Gimeno e il grande rivale e connazionale Rod Laver in finale. Dopo questa vittoria farà finale nel 1969 perdendo contro Rocket Man nell’anno del suo secondo Grande Slam. Negli anni successivi non parteciperà più al Roland Garros e la sua supremazia su clay viene meno. I tornei sulla terra battuta che conquisterà saranno relativamente pochi e derivano principalmente dal circuito WCT con pochi tornei terraioli: solo Houston e Charlotte: il primo con una certa rilevanza storica derivante dalla location del River Oaks Club. Buona è anche la vittoria di Washington nel 1971, ottimo torneo assimilabile ad un M1000 attuale e il primo torneo Open del 1968, Bournemouth. Durante l’era Pro i tornei su clay erano pochi, non inesistenti come qualcuno può pensare, ma non erano all’altezza dei Pro Slam, ad esempio, o dei super tornei pro come: Tournament of Champions, US Pro Indoor e Masters Round Robin.
Ivan Lendl, 28 titoli su clay…mica male, ma quanto pesano questi tornei? Negli anni ’80 i top tournament al di fuori dello Slam erano per la maggior parte su carpet. Tra quelli su clay c’era Roma che Ivan vince 2 volte e Forest Hills vestito del suo antico retaggio del West Side Club che aveva un prize money considerevole ma non era frequentato spesso dai migliori tennisti nonostante i dollari sonanti (Ricordando sempre che è su Har-Tru e non terra rossa). Oh, ma quanti di questi tornei ha vinto? Forest Hills nel 1982, Monte Carlo 1985, Forest Hills 1985, Roma 1986, Amburgo 1987, Roma 1988, Monte Carlo 1988, Amburgo 1989, Forest Hills 1989…sommando verrebbe fuori un 9 da accostare a dei M1000 attuali e non tutti lo sono, alcuni oscillano tra 1000 e 500, ma sono generoso e li promuovo tutti a 1000. Capitolo Roland Garros: Lendl vince 3 edizioni del suo prime e perde una finale, ad inizio carriera non brilla particolarmente, nonostante una buona finale nel 1981…ma dall’altra parte c’era l’orso Borg che a Parigi aveva messo piede peggio della Torre Eiffel. Vince nel 1984 in finale su Mac con qualche piccola ricriminazione nel quinto set…ma comunque il titolo va al Terribile. Fa doppietta 86-87, ma nel 1986 batte nell’ordine: Westphal, Hlasek, Miniussi (qualificato), Keretic, Gómez, Kriek, Pernfors…se qualcuno li conosce tutti senza googlare buon per lui.
Jim Courier, indiziato per completare il Grande Slam per via dei suoi capelli rossi: ricordo che gli unici che ci sono riusciti, Budge e Laver, avevano entrambi i capelli scarlatti. 5 titoli sul rosso, ripeto 5 titoli…ci sono 2 Roland Garros, grasso che cola, entrambe ottimi…ma ad inizio e a fine carriera non combinerà più nulla.
Tra tutti non mi hai citato Borg che forse è l’indiziato numero 2 al GOAT clay…vediamo un po’ l’orsetto che ci dice: 30(31) titoli su terra battuta, caspita! And…6 Roland Garros…troppi nessuno riuscirà a battere il record di Bjorn, figuriamoci. Ma quali dei titoli extra Slam possono assurgere a M1000: Roma 1974? Sì…Boston 1975, Boston 1976, Tournament of Champions 1978, Roma 1978, Monte Carlo 1979, Monte Carlo 1980 e basta (7)…gli altri sono simil 500 e 250 con il Pepsi fuori categoria…più un’ottima esibizione a 4 che un grande torneo, nonostante il montepremi. Borg dal 1982 praticamente sparisce dai radar del tennis mondiale giocando solo lucrose esibizioni ma di fatto la sua carriera si chiude lì. Fino a quel momento indiscusso GOAT su clay…ma tutti i suoi record sul mattone tritato saranno cancellati…bisogna solo aspettare.
Guga….o tenista do Brasil. Ottimo terraiolo che si issa tra i big on the clay alla fine della generazioni dei terraioli puri e vince 3 rolandini tutti con terraioli de raça. Nulla da eccepire, in più gli mettiamo il trittico rosso Monte Carlo (2 volte), Roma e Amburgo e abbiamo un buon tennista da mattore tritato con 14 tornei su clay.
Ma veniamo al piatto forte…Rafael Nadal Parera da Manacor, classe 1986. Nel 2005 (18-19 anni) tanto per fare capire che sulla terra ci sa fare realizza il filotto: Monte Carlo, Barcellona, Roma…così con nonchalance si presenta a Bois de Boulogne e vince all’esordio. Tanto perchè è così scarso sulla terra battuta in quell’anno non perde neanche una partita su clay. E vabbè nel 2006 farà senz’altro peggio, no? BANG…filotto Monte Carlo, Barcellona, Roma ed entra a Parigi come Hitler nel 1940 vincendo sul GOAT svizzero. Stagione da imbattuto su clay. Nel 2007 che facciamo? arifilotto Monte Carlo, Barcellona, Roma e a Parigi ci si chiede se ai moschettieri non sia il caso di aggiungere il D’Artagnan spagnolo che male proprio non sarebbe. Nota dolente la sconfitta ad Amburgo con Federer che chiude la striscia di vittorie consecutive su clay a 81…Vilas polverizzato. Siccome lo danno tutti per terraiolo e basta nel 2008 decide di cambiare musica al posto di Roma mette Amburgo tanto per sistemare una vecchia questione con Federer e vincerà a Wimbledon e l’oro olimpico tanto per dirne qualcuna non disdegnando Monte Carlo, Barcellona e l’immancabile Paris. 2009, male….manca l’appuntamento a Parigi per colpa di uno svedese che pagherà caro questo reato ma Monte Carlo, Barcellona e Roma…terra latina, non mancano all’appello. Nel 2010 fa lo Slam rosso…vince i 4 tornei più importanti su clay del circuito e compie un’impresa mai riuscita a nessuno. Ancora una volta è imbattuto sulla terra battuta per tutto l’anno. Nell’Anno Noli 2011 vince a Monte Carlo, ma perde a Roma e Madrid…va a Parigi col fiato sul collo di Djokovic ma vince ugualmente sempre con quel tennista svizzero di cui parlavo prima. Nel 2012 punta tutto sul rosso e alla roulette esce: sept impair rouge…vince la coppa dei Moschettieri ma qualcuno aveva puntato sul blu…sul blu? Non c’è trucco non c’è inganno. Siccome alla fine del 2012 aveva avuto dei problemi, nel 2013 decide di fare una gita nella parte di America che parla la sua lingua e vince ad Acapulco e San Paolo per rodare il braccio. Ritorna sul mattone tritato europeo e la sua striscia di vittorie a Monte Carlo si ferma a 8…record di ogni epoca per numero di edizioni vinte consecutivamente in uno stesso torneo su tutte le superfici…Barcellona, Madrid e Roma per non perdere il ritmo e di lì fino a Île-de-France per l’ottava. 2014…male…molto male…torneino brasileiro a Rio e Madrid per i capelli ma je vois la vie en rose, pardon, la vie en rouge e sono 9…record di ogni epoca al Roland Garros e record in un singolo Slam da quando il primo Homo Sapiens decise di colpire una palla con una racchetta. Sono 9 Slam su clay e 19 M1000 record mai neanche lontanamente avvicinati.
Concludo dicendo che Rafa ha fatto sfacelo sulla terra battuta. Se andate su Youtube c’è una divertente sketch-intervista tra il direttore e Borg e il direttore chiede a Borg:”Ma tu sei stato un grande sulla terra battuta”…risposta di Borg:”Quello che ha fatto Nadal in questi anni sulla terra battuta non lo ha mai fatto nessuno nella storia”.

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