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Nole 2011>Nole 2015

Nole sta disputando una stagione straordinaria non ci sono dubbi, ma come livello di gioco è al di sotto del suo golden year, il 2011. In quell’anno si è dovuto scontrare con degli avversari che gli hanno dato molto, ma molto più fino da torcere rispetto ad oggi: possiamo partire con l’AO ad esempio, nel 2011 ha dovuto affrontare un ottimo Federer in semifinale e un buon Murray in finale, quest’anno i suoi avversari in terra australiana si sono sciolti come neve al sole, il suo torneo aussie è stata una cavalcata senza alcun ostacolo e se mai ce ne fosse stato la sua vittoria finale non è mai stata in dicussione, i 2 bagel a Stan in semi e soprattutto quello a Murray in finale sono una testimonianza di una scarsa competitività dei suoi avversari.
Nella doppietta made in USA Indian Wells-Miami la forbice si allarga sempre di più. Nel 2011 nel deserto californiano troviamo sempre un Federer di lusso e soprattuto un Nadal in finale che gli tiene testa strappandogli un set. Ma si sa che il cemento è habitat più naturale per Nole piuttosto che per Rafa. Quest’anno è andato tutto liscio addirittura ha giocato una partita in meno (il walkover con Tomic) e battuto un Murray assolutamente deficitario. In finale si è complicato la vita da solo con i 3 doppi falli nel TB del secondo set con Federer, ma nel terzo non c’è stata partita. Idem vale nel Sunshine State…nel 2011 ha dovuto affrontare in un back-to-back Nadal che è riuscito a portare l’incontro al TB del terzo e lì la partita era ancora aperta. Quest’anno è da registrare la buona prestazione contro Isner che nonostante le sue ottime percentuali al servizio è stato brekkato. La finale è durata solo 2 set nel terzo Murray voleva dare il colpo di coda ma il bagel era dietro l’angolo, l’ennesimo della stagione.
In quel di Dubai dove il cemento è molto più veloce rispetto ad altri tornei nel 2011 ha disputato un torneo deluxe e non si è fatto impallinare sul simil carpet dell’emirato da Roger che quest’anno lì ha tirato fuori una delle migliori versioni del 2015.
Successivamente nel 2011 si aggiunge, per ora, l’inutile torneo di casa di Belgrado, dico per ora perchè quando i titoli di Nole cominceranno a lievitare e bussare alla porta della leggenda anche il Serbia Open sarà un punto in più nel suo pallottoliere. E’ costretto a saltare il torneo della casa al mare di Monte Carlo per un problema al ginocchio sinistro e non per un vezzo di programmazione. Si presenta a Madrid, a casa di Rafa, con Nadal ancora imbattuto dalla stagione 2010 sul clay. La finale sembra essere il suo capolinea data la forza del maiorchino sulla terra battuta e risarcimento dei 3 MP annullati nella semifinale da antologia del 2009 con relativa pioggia di circoletti rossi. Ma Nole butta dall’altra parte tutto quello che si può buttare e vince il titolo. Fino a quel momento si potevano tirare fuori delle attenuanti come l’altura che non agevole di certo Rafa, ma la stagione sul rosso continua. In quel di Roma si rinnova la sfida tra un ottimo Nadal da terra battuta e Nole che copia e incolla la prestazione di Madrid e comincia a fare scricchiolare il regno sul rosso nel mancino di Manacor.
Proviamo a fare un parallelismo col 2015: al posto di Madrid metto Monte Carlo. Torneo vinto alla stragrande: si è visto il vero Rafa solo in 2 game, combattutissimi dove Nole ha dovuto premere un pochino sull’acceleratore ma passato il lampo passato lo spavento e non c’è stata più storia. Forse si potrebbe far credere che il Tommasino ceco lo abbia impesierito in finale per via del punteggio, ma la partita non è stata mai in discussione e Nole a mezzo servizio porta a casa il trofeo senza pietà. Gli Internazionali sono storia di questi giorni. Difficile farsi ingannare dai set persi contro Almagro, Bellucci e Nishikori, quest’ultimo fatto passare per fenomemo sulla terra battuta. Quando c’è da dare gas e premere sull’acceleratore non ce n’è per nessuno. Nole modula quest’anno le sue prestazioni in base all’avversario che ha davanti ed è sempre in controllo totale della situazione e non c’è nessuno che gli possa dare filo da torcere.
Nole del 2015 è straordinario, ma negli sport agonistici si riesce a conquistare il trofeo mescolando 2 componenti: la tua forza e la forza degli avversari, quando la differenza delle due componenti è positiva il trofeo è tuo, quando è negativa, no. Quest’anno la differenza è talmente netta che Nole può permettersi il lusso di giocare come gli pare e piace e non si vede nessuno all’orizzonte in grado di colmare il gap. Nadal sul rosso non fa più paura a nessuno, Federer a 33 anni e mezzo fa quello che può e lo sappiamo, Murray potrebbe essere un cattivo cliente all’All England, ma non credo che abbia le capacità di alzare di tanto il suo livello sui prati londinesi. Nole sta gestendo al meglio le sue forze anche esagerando, ma se il suo obiettivo è il RG e il GS di conseguenza fa bene a non scialacquare energie in tornei che non aggiungono più di tanto al suo dominio nel tennis di oggi, vedasi Madrid che avrebbe potuto benissimo vincere, ma ha preferito risparmiare un po’ di energie per l’obiettivo supremo. L’unico ostacolo che può fermare Nole è la mala suerte o incontrare il ciliciano di turno che ti tira fuori la prestazione della vita e vince il torneo, o una soderlighiana batosta che nessuno può preventivare, ma non credo che questo possa accadere. Memore degli sbagli fatti nel 2011 quando ad un certo punto della stagione ha finito la benzina, Nole sta cercando di affinare la sua verve con un labor limae invidiabile e fino ad oggi non c’è nulla da eccepire. Quest’anno Federer sarà dall’altra parte del tabellone quindi si possono incontrare in una ipotetica finale, ma mi pare difficile preventivare un Roger in finale sullo Chathier e Nadal non è certo il Nadal del 2011, sì deficitario di titoli sulla terra battuta, ma infinitamente più in condizione di oggi. Ed è altresì difficle non notare il gap anche con la stagione scorsa dove non aveva certo brillato, ma almeno un M1000, seppur non meritato, l’aveva portato a casa e da gennaio fino a questi giorni in determinate circostanze aveva tirato fuori prestazioni niente male. Il RG quest’anno Nole lo può solo perdere lui e basta.