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Novak Djokovic, un numero 1 poco amato?

NEW YORK, NY - SEPTEMBER 12:  Novak Djokovic of Serbia celebrates with the trophy after he defeated Rafael Nadal of Spain during the Men's Final on Day Fifteen of the 2011 US Open at the USTA Billie Jean King National Tennis Center on September 12, 2011 in the Flushing neighborhood of the Queens borough of New York City.  (Photo by Matthew Stockman/Getty Images)

Nonostante Novak Djokovic sia indiscutibilemente il numero 1 del mondo non gode la stessa stima e tifo da parte del pubblico che preferisce schierarsi dalla parte di Nadal e soprattutto di Roger ma il discorso del pubblico a favore e non a favore non deve destare così tanto scandalo. Innanzitutto bisogna considerare che la passione dei tifosi e del pubblico in generale non è direttamente proporzionale ai risultati raggiunti e la storia dello sport è piena di questi esempi: basta considerare la Formula 1 dove Michael Schumacher ha vinto 7 titoli (record assoluto) e Ayrton Senna “solo” 3. Senna è stato molto più amato di Schiumi, nonostante i risultati per quello che sapeva trasmettere in termini di emozioni e pathos, cosa che era estranea al tedesco. Possiamo aggiungere anche l’NBA e considerare Bill Russell che ha vinto 11 titoli (record assoluto), la sua aura non può essere mai paragonata a quella di Wilt Chamberlain che ha vinto solo 2 titoli ma che è considerato una leggenda, un mito che prevarica la dimensione strettamente sportiva, per non parlare di Michael Jordan (6 titoli) che rimane un’icona, se non l’icona stessa del basket. Bisogna considerare anche un altro dato che è quello dell’evoluzione delle carriere dei top player e dei relativi tifosi. Ad oggi il 95% del pubblco tennistico è schierato a favore di Federer, Nadal e Nole, ma ci sono delle differenze molto importanti. Federer è esploso nel 2003 ed è stato tifato già da allora se non prima sia per il modo di giocare, con una tecnica più unica che rara, sia per i risultati che ha raggiunto in seguito. Molti suoi sostenitori sono dei samprasiani della prima ora che, dopo la famosa partita a Wimbledon 2001, hanno idealmente postato la loro fede tennistica da Pistol Pete a Federer. Successivamente esplode il fenomeno Nadal che fin da giovanissimo fa vedere di che pasta è fatto e si contrappone allo strapotere imbarazzante e per certi versi un po’ soffocante dello svizzero. I primi veri “tifosi” di Rafa si materializzano verosimilmente intorno al 2005 con la sua splendida annata sulla terra battuta e la relativa vittoria al Roland Garros. I tifosi di Nole sono arrivati parecchio tempo dopo e sono diventati tali solo a partire dal 2011, perchè prima Djokovic era stato un onesto 3° top player, mai all’altezza dei 2 che gli stavano davanti. Ovviamente si registrano anche tifosi della prima ora del 2007 o giù di lì, ma sono solo l’eccezione piuttosto che la regola. Quindi che cosa succede? Succede che la maggior parte del pubblico tennistico è schierato per buona parte con Roger, un’altra grossa percentuale con Rafa e solo il rimanente è schierato dalla parte di Nole che inevitabilmente, data la sua esplosione tardiva e avvenuta in un’epoca in cui Roger e Rafa andavano per la maggiore, si trova in minoranza assoluta. Un’altra anomalia statistica, se così la possiamo chiamare, è la longevità di Federer. La maggior parte dei tennisti si è ritirata intorno ai 29-30, invece Roger continua imperterrito a giocare a 34 anni e ad essere numero 2 del mondo. I suoi tifosi, che nel frattempo sono aumentati, sono assolutamente orgogliosi del loro beniamino e non cambiano la loro fede tennistica. Se invece Federer si fosse ritirato qualche anno fa, com’era nella norma, ci sarebbbe stato un riciclo naturale di fan che magari avrebbe focalizzato le nuove leve, oppure sarebbero rimasti neutrali, cosa che non c’è stata assolutamente. Idem vale per Nadal che ancora resiste, non si sa per quanto, ma comunque c’è. Con i risultati di oggi Nole acquista sempre più consensi, ma fintanto che Federer sarà nel circuito, la sua truppa di fan sarà sempre in minoranza e non so se al ritiro di Roger ci sarà quest’affetto tanto auspicato. Nole può vincere tutti i titoli che vuole, superare tutti i record della storia, ma rimane sempre dietro come stima e affetto del pubblico così come altri grandi del passato. La stima e il rispetto del pubblico nascono spontaneamente e non ci si deve incaponire se questi non arrivano automaticamente. Come si dice, al cuor non si comanda, se i fan sono schierati dalla parte di Federer nonostante sia nettamente inferiore al serbo in questo momento, non lo si può biasimare.