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Olimpiadi 2016: Analisi tabellone. Djokovic pesca Nadal, Murray facile (sulla carta)

Rio 2016 - Logo definitivo

Per la 16a volta nella storia il tennis farà parte dei Giochi Olimpici. Presente fin dalla primissima edizione del 1896 il tennis fu costretto ad abbandonare i  5 cerchi dopo la nascita del professionismo nel 1926. Quelle del 1924, a Parigi, furono le ultime Olimpiadi a vedere il tennis prima del lungo esilio durato fino al 1984. A dire la verità anche nel 1968 a Città del Messico e nel 1984 a Los Angeles si erano giocati dei tornei ma erano solo esibizioni e/o tornei dimostrativi. Il tennis tornerà tra gli sport olimpici nel 1988 e da allora, tra alti e bassi, è diventato un appuntamento sempre più irrinunciabile per molti tennisti anche se non mancano le defezioni, per un motivo o per un altro.

Il grande assente a Rio sarà Roger Federer. A Londra lo avevano preso in giro circa la sua presenza ai Giochi di quest’anno, ma Roger, fermo nelle sue convinzioni, aveva prolungato la carriera anche e soprattutto per questo appuntamento. Tutto sembrava pronto per rivederlo nella scalata all’oro fallita nella capitale britannica, ma raggiunto nel doppio (ecco perché possiamo considerare lo svizzero “campione olimpico” anche se non ha vinto mai singolare). Un fulmine a ciel sereno ha sconvolto tutti, addetti e non, perché Roger non ci sarà. Ha annunciato la fine prematura della stagione appena prima di Toronto e così sfuma il sogno di mettersi l’oro al collo, unico grande premio che manca alla sua bacheca. Come se non bastasse, anche un altro svizzero è stato costretto al forfait: Stan Wawrinka (anche lui campione olimpico insieme a Federer) è stato costretto al ritiro pochi giorni prima della manifestazione per un problema alla schiena. Tra gli altri che non ci saranno: Raonic che ha inventato la scusa del virus Zika, così come Tomas Berdych. Un po’ arrogante è stata la scelta di Thiem che ha preferito non partecipare a prescindere, ma è stato punito dalla giustizia a 5 cerchi e non sarà presente neanche a Los Cabalos torneo che si gioca in contemporanea con Rio. Ad rimpinguare l’elenco degli assenti ci sono: Gasquet, infortunio alla schiena, Isner, scelta di programmazione, Kyrgios, problemi con la federazione australiana, Tomic, come Kyrgios più scelte di programmazione, Zverev, affaticamento, Karlovic, Anderson, Querrey e Klizan.

Nonostante queste defezioni ha fatto piacere la scelta di Rafael Nadal di partecipare a tutt’e 3 le specialità del tennis, essendo stato in dubbio fino all’ultimo istante. Rafa non si vede dal Roland Garros e non ci si aspetta nulla da lui, anzi è stato lui stesso a ribadire che partecipa a questo evento solo perché sono le Olimpiadi altrimenti avrebbe rinunciato sicuramente. Fare il portabandiera per la Spagna è troppo importante per lui e questo è l’ultimo treno. Avanti così.

Quarto di finale Djokovic-Tsonga

Il sorteggio svoltosi ieri ha dato il suo responso. Nadal è finito….dalla parte di Djokovic e Nishikori in quella di Murray. Il serbo non è stato particolarmente fortunato perché al primo turno ha beccato un insidioso Juan Martin Del Potro, medaglia di bronzo a Londra, che gioca con un protected ranking. Difficile stabilire le condizioni di DelPo, non ci dovrebbero essere problemi per il numero 1 del mondo, ma era meglio evitare. Molto più semplice sulla carta è il secondo turno in cui ci sarà uno tra Sousa e Haase. Noi scegliamo Haase. Terzo turno difficile da pronosticare con Jackie Sock a fare da apripista, con Thompson e Edmund possibili sorprese. Sembra spacciato Daniel. Nell’altra sezione del tabellone Jo ha pescato bene con Jaziri che non dovrebbe impensierirlo nel primo turno, così come o Muller o Janowicz, tornato alle competizioni dopo 2 ere geologiche (altre lui è un PR). Lorenzi si gode il suo sogno olimpico da numero 1 italiano ma dovrebbe uscire subito per far posto a Lu o nella migliore delle ipotesi ad AGUT.

Quarto di finale Nadal-Goffin

Nadallo, grazie al sorteggio che non prevede derby nei primi turni, ha un tabellone di lusso, se non fosse altro che sarà difficile vederlo contro chiunque abbia una racchetta all’Olympic Tennis Center di  Barra da Tijuca. Già Delbonis potrebbe estrometterlo al primo, se dovesse passare ci sarà o Seppi o Marchenko battuto quest’anno a Doha, ma era un altro Nadal. Simon capeggia un grupo di decaparecidos con Coric, Sugita e Baker. Tanta roba. Non è andata tanto bene a Goffin che ha pescato Sam Groth al primo turno, che con la sua potenza potrebbe distruggerlo, ma si gioca a tennis e i valori sono livellati a favore del belga. Al secondo turno ci sono o Sela o Zum Zum. Impossibile dirlo. Nel terzo turno arriverà Cuevas che nel primo turno ha Basilashvili. Interessante sarà il derby carioca-teutonico Bellucci-Brown.

Quarto di finale Murray-Ferrer

La fortuna questa volta, così come era stata a Roma, premia il detentore del titolo (anche se qui questa arcaica espressione suona malissimo) Andy Murray portabandiera della Gran Bretagna. Troicki al primo turno non può rappresentare un ostacolo serio benché meno o Monaco o Q-Basic. Il terzo turno è direttamente sponsorizzato dalla Neuro e abbiamo nell’ordine: Paire, Rosol e Fognini e il triceratopo Burgos. Indovinare chi andrà avanti è molto, ma molto complicato. Ferru si ritrova per caso la tds 7 e un tabellone abbordabilissimo. Primo turno contro Istomin e secondo contro Struff o Donskoy. Finiti qui per caso ci sono: Kokkinakis, al rientro da un’operazione alla spalla, Il GOAT delle Barbados Darian King, Elias e Johnson, Forse passerà l’americano, forse….

Quarto di finale Nishikori-Monfils

Anche Sushi sembra avere un tabellone facili, ma i tennisti che ha nel suo spicchio possono essere delle carogne. Già Ramos non è un ostacolo facile per essere un primo turno. Facile il secondo invece o contro Millman e Berankis. Affascinante la sfida Pella-Kohlschreiber se fossimo su terra battuta o erba, ma siamo sul cemento. Mannaggia. Sarà molto probabilmente Philipp a sfidare il giapponese, con l’incognita, molto incognita Kudla e Martin.

Dimitrov per varie ragioni: sentimentali, mentali, cazzimistiche non è testa di serie per cui si trova in un mucchio selvaggio insieme a Cilic che lo sfiderà nel primo turno. Il vincente della sfida andrà avanti perché né Albot, né Gabashvili sono avversari seri. Sicuro all’86.53% il terzo turno dell‘ottimo in questo periodo della stagione Gael Monfils che non dovrebbe avere problemi contro Nothing is Pospisil o Dutra o Fabbiano. Brasiliano uno, italiano l’altro.

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