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Pazza idea: Federer di nuovo numero 1 del mondo

Ormai è nell’aria, lo era già dopo la vittoria di Indian Wells, ma dopo Miami non ci sono dubbi che tutti pensano se Federer possa ridiventare numero 1 del mondo. Purtroppo per lui per arrivare di nuovo in vetta servono i numeri, non servono gli “oooohhh” altrimenti già lo sarebbe per distacco. “Federer è il vero numero 1!”.

Innanzitutto partiamo da un dato certo: la tripletta Australian Open, Indian Wells, Miami, e ci chiediamo: è mai successo che qualche tennista dopo questo record non arrivasse alla vetta della classifica o in alternativa che lo fosse già? La risposta è sì. Nel 2001 Andre Agassi mise a segno uno straordinario inizio di stagione con annessa tripletta, ma dopo Miami si perse completamente. Lo scettro cambiò diverse volte di mano: da Safin a Kuerten, poi di nuovo Marat, ancora Kuerten e infine a novembre 2001 Hewitt definitivamente fino all’aprile 2003. In tutte le altre occasioni in cui la tripletta fosse importante, dal 1990 in poi, il record-man è sempre stato numero 1 o lo sarebbe diventato.

Sampras è il primo della lista. Nel 1994 fece tripletta ma era già abbondantemente numero 1 del mondo. Nel 2006 ci fu la replica di Federer, anche lui nella stessa posizione di Pete: numero 1 con margine già durante quei tornei. Nel 2011 ci fu il grande exploit di Djokovic. Tripletta e poi numero 1 dopo la finale Wimbledon in quell’anno. Il serbo avrebbe replicato anche nel 2015 e nel 2016 quando era in vetta.

Quindi a conti fatti su 7 triplette solo una è stata nefasta ai fini del ranking. Ma stiamo parlando di Agassi del 2001, non certo di un Federer. Fa impressione il rollino di marcia di Andre sulla terra battuta europea e poi in America con eliminazioni sempre prima del terzo turno riscattati solo dal quarto di finale epico contro Sampras a New York, ma non è bastato.

Continuiamo ancora con le certezze, ossia i ranking breakdowns di ogni tennista che si trova davanti a Rogé per capire quando matematicamente potrebbe essere numero 1 e di conseguenza quando non lo può essere.:

*Federer ad oggi ha 5305 punti di cui la maggior parte fatti in questa prima parte di stagione, in resto deriva da:

Monte Carlo + Roma + Stoccarda + Halle + Wimbledon

180 + 90 + 90 + 180 + 720 = 1260

*Andy Murray ha 11960 punti di cui:

Monte Carlo + Madrid + Roma + RG + Queen’s + Wimbledon

360 + 600 + 1000 + 1200 + 500 + 2000 = 5660

*Novak Djokovic ha 7915 punti di cui:

Monte Carlo + Madrid + Roma + RG + Wimbledon

10 + 1000 + 600 + 2000 + 90 = 3700

*Stan Wawrinka ha 5785 punti di cui:

Monte Carlo + Madrid + Roma + Ginevra + RG + Wimbledon

180 + 10 + 90 + 250 + 720 + 45 = 1295

I punti netti da qui al post Wimbledon sono:

  1. Murray = 6300
  2. Wawrinka = 4490
  3. Djokovic = 4215
  4. Federer = 4045

Nonostante i tanti punti da difendere Murray rimane abbondantemente favorito per rimane numero 1 almeno dopo Wimbledon. Considerando la notizia ormai quasi certa che Federer non parteciperà a nessun Masters 1000 sulla terra battuta tutti gli altri possono dormire sonni tranquilli visto che inevitabilmente vedranno incrementato il vantaggio su Roger che perderà i punti di Monte Carlo e Roma.

In questo spicchio di stagione quello che potrebbe fare il colpaccio è Stan che è notoriamente forte su terra battuta. Ma deve impegnarsi parecchio  e fare 1810 punti in più di Murray che perderà sicuramente i 360 di Monte Carlo, ma che tornerà quasi sicuramente a Madrid.

Abbia parlato di pazza idea, allora meglio essere coerenti. Impazziamo. Federer vince a Wimbledon, Halle e Stoccarda, mette a  segno così 2750 punti. Bastano per diventare numero 1? Sì, sono 6795 punti complessivi e potrebbero bastare per la matematica, ma Murray dovrebbe proprio morire sul campo, così come Djokovic e Wawrinka. In fondo ad Andy basterebbero 495 punti per stare sopra. Pochissimi.

I calcoli purtroppo condannano Roger. Dispiace per Andy, ma è destinato a rimanere in vetta da qui fino a luglio. Ma rilanciamo con la pazzia e vediamo in quale punto della stagione Federer inizia ad aver un saldo positivo nel ranking rispetto ai suoi diretti concorrenti. Rimettiamo la musicassetta da dove l’avevamo lasciata e premiamo play.

* Federer non difende nulla da dopo Wimbledon, quindi 0. Siamo sempre a 4045.

* Andy Murray difende:

Cincinnati + UO + Pechino + Vienna + Shanghai + Bercy + Masters

600 + 360 + 500 + 500 + 1000 + 1000 + 1500 = 5460

*Novak Djokovic difende:

Canada + UO + Shanghai + Bercy + Masters

1000 + 1200 + 360 + 180 + 1000 = 3740

*Stan Wawrinka difende:

Canada + Cincinnati + UO + St. Petersburg + Shanghai + Basel + Masters

360 + 90 + 2000 + 150 + 90 + 90 + 200 = 2980

Come era facile aspettarsi è Andy quello che difende più punti. Piazzando a 4045 un ipotetico par di golfistica memoria notiamo che lo scozzese, partendo da un 6300 punti post Wimbledon, andrebbe sotto già a Shanghai con 3340 ancora in cassa. Nole partendo da 4215 andrebbe già subito sotto dopo il Canada. Wawrinka con 4490 sarebbe sotto al par dopo Cincinnati.

Dopo tutta questa valanga di numeri possiamo concludere che è veramente una pazza idea che Federer ritorni numero 1, ma non così impossibile. Se lo farà lo farà per gli UO presumibilmente, prima è quasi impossibile, anche con una vittoria clamorosa a Wimbledon e uscita prematura di tutti i suoi diretti rivali. Ma ricordiamo che dopo i Championships non difende nulla e tutto quello che conquista è guadagnato, ci sono tantissimi punti da conquistare e forse il cambio della guardia potrebbe arrivare proprio al Masters come successo l’anno scorso e non è da escludere che Andy perda lo scettro nel corso della stagione per darlo momentaneamente ad un Djokovic redivivo o uno Stan che prova una certa costanza di risultati.