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Stagione 2015: 10 match da ricordare

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Si chiude (finalmente?) un’altra stagione tennistica. Si entra ufficialmente in “off season” ed a noi appassionati non rimane che, come di consueto, sfogliare l’album dei ricordi.

Quest’articolo si propone di offrirvi una selezione, in ordine casuale, di 10 tra i più significativi match del 2015. Attenzione: non sto parlando necessariamente di match “migliori”, ma di match che, per un motivo o per l’altro, hanno saputo dare qualcosa a questo 2015 sportivo. (Per la mitica Top Ten dovrete aspettare).

Come ogni selezione, essa non può essere completa, per cui ci saranno sicuramente varie dimenticanze e discordanze, nonché match tralasciati, non visti e sottovalutati. E meno male, no? Altrimenti di che parleremmo?

Andreas Seppi b. Roger Federer 6-4, 7-6(5), 4-6, 7-6(5).

Australian Open, terzo turno.

Escludendo questo sito, il match di cui andiamo a parlare, con tutta probabilità, non sarà segnalato da nessuno. Tuttavia, mi piace dare il giusto risalto all’impresa del nostro Andreas, che in quel di Melbourne ha disputato una partita eccellente contro Sua Maestà Roger Federer, mettendo in mostra un’ottima condizione atletica ed una gran solidità da fondo con entrambi i fondamentali.

Prima di questo terzo turno, Federer veniva da 11 semifinali consecutive agli Australian Open ed aveva vinto tutti i 10 precedenti con Seppi. Nessuno, bookmakers compresi, poteva aspettarsi un esito simile.

A parere di chi scrive, si è trattato di uno dei migliori match della carriera di Seppi, perché raramente (mai?) lo si era visto giocare con una tale costanza di rendimento nell’arco di tutti e 4 i set. E che match point!

 

Leonardo Mayer b. Joao Souza 7-6(4), 7-6(5), 5-7, 5-7, 15-13.

Coppa Davis, Gruppo Mondiale, primo turno.

Il match dei record. 6 ore e 42 minuti sono servite a Leonardo Mayer per avere la meglio su Joao Souza, stabilendo così il nuovo record di durata relativo ai match di singolare in Coppa Davis (record che probabilmente sarà mantenuto a lungo, data l’introduzione del tie break al quinto set anche nei match di Davis, a partire dall’edizione 2016) e regalando il temporaneo 2-2 ai padroni di casa nel derby sudamericano col Brasile (l’Argentina, grazie alla vittoria di Delbonis su Bellucci nel match decisivo, avrebbe in seguito passato il turno).

Ce l’ha messa tutta, il buon Leo, a tenere fede alla sua fama di perdente; dapprima consentendo all’avversario di recuperare uno svantaggio di due set, successivamente sprecando una serie di match point nel parziale decisivo. All’ennesimo tentativo, grazie ad una risposta vincente di dritto, ha infine potuto esultare insieme a tutta la sua squadra. Chiude in lacrime, come a Shanghai nel 2014, ma stavolta esse hanno tutto un altro sapore.

Siamo onesti: quanti di voi hanno visto questo match? E quanti di voi avrebbero voglia di vederlo per intero? Io ritengo che un condensato di 3 minuti possa andare già più che bene. Buona visione.

 

Ivo Karlovic b. Tomas Berdych 7-5, 6-7(8), 6-3.

Gerry Weber Open, quarti di finale.

Altro match da segnalare per un record, ma di tutt’altro genere rispetto al precedente Mayer-Souza: con i suoi 45 colpi, Ivo Karlovic stabilisce il nuovo primato di ace realizzati in un singolo match giocato 2 set su 3. Il sorriso sardonico di Berdych, al momento della stretta di mano, la dice lunga.

Istruzioni per l’uso: prima di guardare questo video, infilate un paio di cuffie e collegatele al vostro computer; dopodiché, chiudete gli occhi e fatelo partire, lasciando andare la vostra immaginazione al dolce e violento suono di questo ritmo irregolare.

https://www.youtube.com/watch?v=Z3z5XnUDYqg

Richard Gasquet b. Stan Wawrinka 6-4, 4-6, 3-6, 6-4, 11-9.

Torneo di Wimbledon, quarti di finale.

Un Gasquet ispirato ed in gran condizione fisica sconfigge il campione in carica del Roland Garros in un’intensa battaglia in 5 set, durata quasi 3 ore e mezza, tra i due migliori rovesci ad una mano del circuito.

Il francese serve una prima volta per il match sul 5-3 al quinto, ma subisce l’immediato controbreak; a questo punto, in molti si aspettano un classico tracollo del Riccardo “Cuor di Telone”, ma oggi no, oggi è la sua giornata. Chiude al ventesimo game ed esplode in tutta la sua gioia.

Continua, dunque, la singolare striscia di imbattibilità di Gasquet nei quarti di finale Slam (3 vittorie su 3. Curiosamente, peraltro, tutte queste vittorie sono arrivate dopo battaglie di 5 set). La striscia sarà poi interrotta da Roger Federer agli US Open, ma questa è un’altra storia.

https://www.youtube.com/watch?v=TB2PZninOHk

Roger Federer b. Andy Murray 7-5, 7-5, 6-4.

Torneo di Wimbledon, semifinale.

È raro vedere incontri così apparentemente poco combattuti citati tra i match dell’anno. Tuttavia, chi ha avuto la fortuna di assistere a questo match, sa bene che c’è voluto un Federer sontuoso ed in una condizione atletica stratosferica per avere la meglio in 3 set su questa ottima versione di Andy Murray.

Murray vince il sorteggio e sceglie di rispondere. Scelta che, col senno di poi, si rivela infelice, dato che tutti i set saranno decisi da un break nell’ultimo game.

Una palla break nel game d’apertura del match: questo concede Federer nei suoi turni di servizio. Nient’altro nelle restanti due ore di gioco.

Da segnalare il decimo game del secondo set, che probabilmente sarà ricordato come uno dei game più belli in assoluto degli ultimi anni, in cui Murray riesce ad annullare ben 5 palle break (di cui 3 consecutive) ed infine a portarsi sul 5-5. Ma è tutto inutile, il Federer di oggi non fa sconti: il break decisivo arriverà nel dodicesimo game.

https://www.youtube.com/watch?v=y5ugiajIz2Y

Stan Wawrinka b. Novak Djokovic 4-6, 6-4, 6-3, 6-4.

Roland Garrso, finale.

In una classifica sui match più significativi dell’anno che si rispetti, non può certo mancare questa finale. Stan Wawrinka, ispiratissimo in tutto il torneo, demolisce a suon di vincenti (saranno 60, alla fine) da ogni parte del campo il sogno di Novak Djokovic di conquistare il Roland Garros e di completare così il Career Grand Slam.

Il serbo può forse rimproverarsi alcune scelte tattiche non ineccepibili, come qualche dropshot sciagurato ed un serve&volley di troppo nel suo ultimo game al servizio, ma poco altro in realtà: quando Wawrinka incappa in giornate come questa, sa essere pura devastazione, ed il n. 1 del mondo lo sa bene.

Secondo Slam per Stan The Man ed appuntamento con la Coppa dei Moschettieri rinviato per l’ennesima volta, per Novak Djokovic. Ma, tutto sommato, se pure dovesse rinunciarvi per sempre in cambio di altre due o tre stagioni come questa, non gli andrebbe così male. O no?

https://www.youtube.com/watch?v=FctjwItbiY4

Novak Djokovic b. Roger Federer 6-3, 6-7(5), 6-2.

BNP Paribas Open, finale.

Un Djokovic versione “monstre” doma in 3 set un Roger Federer che solo col gran cuore era riuscito a portare questo match al terzo set.

A parere di chi scrive, questo è stato il match più emozionante giocato tra i due nel 2015. Nel suo inaspettato e quasi sorprendente prolungarsi fino al set decisivo, ha ricordato un po’ le stesse dinamiche della finale di Wimbledon del 2014. Purtroppo per Federer, e per i suoi tifosi, anche l’esito finale è stato lo stesso.

https://www.youtube.com/watch?v=0W1moZOL8DA

Kevin Anderson b. Andy Murray 7-6(5), 6-3, 6-7(2), 7-6(0).

US Open, quarto turno.

Per la prima volta nella sua carriera, all’ottavo tentativo, Kevin Anderson vince un match di quarto turno in uno Slam, accedendo così ai quarti di finale. E lo fa sfoderando una prestazione superba, solidissimo al servizio e nei colpi da fondo, contro un buon Andy Murray costretto ad accettare la superiorità dell’avversario, quest’oggi. Il tabellino ci dice che a fine i match i vincenti di Anderson saranno 81 (25 ace), a fronte di 57 errori.

Dopo aver portato Djokovic al quinto set a Wimbledon, il sudafricano conferma così il suo ottimo momento di forma. A fine torneo, sarà n. 12 del mondo, suo best ranking (migliorato ulteriormente un mesetto dopo, grazie ad una brevissima sortita tra i top ten).

https://www.youtube.com/watch?v=YzmQiN1ej00

Fabio Fognini b. Rafael Nadal 3-6, 4-6, 6-4, 6-3, 6-4.

US Open, terzo turno.

Non potevamo certo tralasciare la seconda grande sorpresa italica dell’anno. Sempre in un terzo turno, sempre in uno Slam su cemento.

Per la prima volta in carriera, Rafael Nadal perde un match in uno Slam dopo essere stato in vantaggio per 2 set a 0 (conduceva anche 3-1 nel terzo). L’espressione tremendamente abbattuta del maiorchino, al rientro negli spogliatoi, la dice lunga su quanto faccia male subire una sconfitta del genere, probabilmente la più amara dell’anno.

Ottima partita da parte di entrambi, ad esclusione di un non esaltante rendimento al servizio, da una parte e dall’altra; grandissima battaglia, ricca di spettacolari scambi da fondo, accelerazioni e buone discese a rete. I 70 vincenti (con soli 2 ace) tirati da Fognini rendono bene l’idea dell’enorme qualità della prestazione del ligure. L’ultimo ed ormai celebre game in risposta giocato da Fabio, sul 4-4 nel quinto set, è un autentico capolavoro, da vedere e rivedere in tutte le salse.

Ancora per la prima volta, ma stavolta “solo” dal 2005 in poi, Rafel Nadal chiude l’anno senza almeno uno Slam all’attivo. Saprà rifarsi nel 2016?

Andy Murray b. David Goffin 6-3, 7-5, 6-3.

Coppa Davis, Gruppo Mondiale, finale.

Giusto chiudere questa rassegna con un match, l’ultimo dell’anno, che sarà ricordato più per la sua valenza storica che per la sua qualità intrinseca (nonostante, quest’ultima, sia stata più alta rispetto alle aspettative della vigilia).

79 anni dopo l’ultima volta, la Gran Bretagna, guidata dal suo fuoriclasse scozzese (Sir?) Andrew Barron Murray, conquista la decima Coppa Davis della sua storia.

Nel corso di quest’edizione, Murray ha disputato 11 match (8 di singolare e 3 di doppio), vincendoli tutti. Nessuno potrà mai negare che il protagonista assoluto della Coppa Davis 2015 sia stato proprio lo scozzese. E chissà che l’aver chiuso la stagione con la conquista della tanto agognata “insalatiera” non possa essere di buon auspicio per il suo 2016.

https://www.youtube.com/watch?v=UTzt5mxPBZM

..di Claudio Albergo.