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The GOAT Theory: 1938, Aspettando Budge

 

1938

A metà dicembre 1937 Tilden e Cochet con Ramillon e Burke arrivano in India per un tour di 6 settimane in tutta l’Asia. È un continente molto variopinto e vastissimo quello asiatico. Ci sono campi in tutte le superfici e alcuni un po’ raffazzonati, addirittura alcuni non avevano le dimensioni regolari. Gli appuntamenti sono 29 e gli spettatori totali di questo tour 60.000. Si apre a Madras (India) e lo scrive lo stesso Tilden “corrispondente” per il “Times of India”. Poi si va a Calcutta con 3.5000 spettatori. La maggior parte degli H2H erano organizzati come team matches: USA vs Francia. Le altre tappe sono: Ceylon (Sri Lanka), Kuala Lumpur, Singapore e Java. La capitale malese si rivela pronta per il grande tennis e il suo campo in erba dicono essere perfetto. Si chiude a fine marzo. Tilden e Cochet vanno in Europa.

Il Tour più importante è quello tra Perry e Vines che si gioca in Nord-America. Il vincitore di questo tour avrebbe sfidato Budge per la corona di campione del mondo nel 1939. Di supporto a questo tour ci sono Berkeley Bell e Walter Senior.

Si apre a Los Angeles l’11 gennaio al Pan-Pacific Auditorium. La superficie utilizzata è il canvas covered wood floor. Vince Vines in 5 set. Gli spostamenti sono faticosi perché si viaggia prevalentemente in macchina. C’era un po’ di attrito tra i 2 giocatori. Perry dice che non avrebbe mai voluto essere un professionista e Vines che preferisce il golf al tennis e per questo vuole giocare lo U.S. Amateur Championships. Per lui, afferma, sarà il penultimo anno. In caso di vittoria di Budge nelle World Series del 1939 avrebbe abbandonato per sempre il tennis professionistico. Si chiude a Chicago il 30 maggio. Lo score finale è: 49-35 Vines che è “unofficial world champion”. La sfida complementare tra Senior e Bell si chiude con un 25-12-19 (19 sono i pareggi).

Vines ritorna in California per giocare a golf. Ci sono nuovi professionisti ma di poco conto quali: Richard Skeen e John Faunce. Si gioca il North & South Pro contestualmente al torneo amateur. Karen Kozeluh batte il fratello Jan e prende $200 come primo premio.

Si giocano anche gli U.S. Open a Greenbrier, con la stessa formula dell’anno precedente e $2000 di montepremi totale. La superficie è un artificial green-colored clay detta Har-Tru, la famosa terra verde. Il torneo se l’aggiudica Bruce Barnes che batte in finale Karel Kozeluh. Però si evidenziano i problemi di organizzazione e gli attriti tra Perry e Vines con la PLTA. Il prize money è troppo basso. Nel golf i tornei Open sono molto più redditizi. Questo è un annoso problema che durerà ancora per tanti anni.

Torna ad essere giocato lo US Pro che l’anno precedente era stato inglobato dallo US Open. Si gioca a Chicago. Ci sono $3.000 di montepremi per il singolare e $1.800 per il doppio. Ci sono: Perry, Bell e Senior. 12 partecipanti in tutto. Mancano Vines, impegnato con il golf e Kozeluh. È il primo torneo “canonico” che gioca Perry da professionista. Si gioca indoor sul canvas-covered indoor della Chicago Arena. Perry vince il torneo e i $450 di primo premio.

Dopo lo US Pro c’è un tour nella Gran Bretagna che coinvolge anche l’Irlanda. È proprio in questa Nazione nata da poco che si apre il tour. C’è un round robin a 4 Dublino sullo storico Fitzwilliam Club. La tappa successiva è Glasgow: un altro round robin in cui vince Nusslein. C’è sempre un grande torneo a Southport, come ogni anno. In questa tornata c’è un round robin che dura 8 giorni. È il 5° anno che la città inglese a Nord di Liverpool ospita questo evento tra i migliori del circuito pro.

Per quest’anno saltano Wembley (grave mancanza), Scheveningen e la Bonnardel Cup. Dan Maskell vince la solita coppetta al British Pro.

C’è il French Pro che si gioca al Garros. Lo vince ancora Nusslein che fa collezione di “Major pur non essendo più il protagonista dei tour americani. In finale batte Tilden. Hans si aggiudica anche il German Pro dove però manca Tilden. Si continua a girare per l’Europa. A Bruxelles c’è anche Vinnie Richards, ma è sempre Nusslein a trionfare. Stesso format e stesso risultato per il round robin di Copenaghen.

La stagione europea si chiude per colpa di un incidente occorso a Richards. Per questo motivo viene cancellato un 8 players che si sarebbe dovuto disputare allo Sporting Club di Paris.

Affascinante è l’ultimo scorcio di stagione quando a novembre Perry e Vines vanno nei Caraibi e in Sud America. Si apre a Curacao, poi a Caracas. Il 29 novembre si gioca a L’Avana. Tra gli spettatori ci sono il colonnello Fulgencio Batista e l’ambasciatore americano. Di fatto in questo periodo Cuba è uno stato satellite degli USA. La sfida tra i 2 campioni serve a inaugurare lo Sports Palace.

Per quanto riguarda il ranking di fine anno. Vines, Perry e Nusslein possono essere collocati sullo stesso piano, almeno per quanto riguarda i pro. Budge però con il suo Grande Slam si staglia sopra tutti. È vero però che Don completa il magico poker con i migliori tra i pro e approfittando dall’arresto di Von Cramm, scansato in Australia perché aveva perso in semifinale. Il tedesco era stato l’unico a batterlo 2 volte. Tolto di mezzo i migliori, ed essendo lui stesso il più forte con distacco era riuscito nell’impresa che rimarrà storica.

Budge firma con Harris un contratto da $75.000. Il tennis amatoriale perde un altro pezzo importante. C’è chi parla di tennnis Open. Le Federazioni nazionali si oppongono ancora ed è solo la USTLA ad essere più morbida. Nonostante il chiaro sbilanciamento che porterà il passaggio di Bugde, il tennis amatoriale non affonda. Con Bobby Riggs destinato a rimpiazzare Don e con Kramer e Hunt enfants prodige, il tennis dilettantistico può trovare nuova linfa, alimentando però ancora una volta la diatriba pro-amateur.