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The GOAT Theory: Sistema ranking 1979-1983

In questo articolo si era parlato di ranking ATP per i primi anni di vita (1973-1978). L’indagine si era conclusa al 1978 perché si voleva dimostrare che in quel periodo gli Slam non fossero così distanti dai tornei della categoria inferiore. Riallacciandoci a quel filone e continuiamo la spiegazione sull’evoluzione del ranking ATP per capire perché era così complicato.

Fino al 1978 le categorie era poche e si distinguevano solo per il prize money tranne la Triple Crown che era un mondo a sé. Dal 1979 cambia totalmente il modo di concepire il ranking e viene introdotto il concetto di star o stella. In pratica ogni parametro del torneo diventa fondamentale per determinarne la difficoltà e quindi i punti ATP e ad ogni scatto di qualità corrispondeva una stella in più nella propria classificazione. Le stars del 1979 venivano assegnate seguendo questo criterio: 1 stella per ogni incremento del montepremi di $25.000. 0 stelle bonus per i tabelloni con 32 partecipanti, 1 per i draw a 48, 2 per 64/96, 3 per i 128 usati solo negli Slam. Inoltre si poteva acquisire un ulteriore bonus in base al field, ossia in base alla somma o meglio all’inverso della somma del ranking dei partecipanti. Se la somma dei ranking era superiore a 1550 non c’era bonus, se era compresa tra 850 e 1550 c’era 1 stella di bonus, 2 nel caso 450-850, 3 per il caso inferiore a 450. A tutto questo si aggiungeva la clausola che tutti i tornei con un montepremi sotto i $50.000 non potevano acquisire più di 1.5 stelle di bonus. Detta così sembra semplice, ma in realtà non lo è affatto. Perché allora non c’era Internet ed era difficile fare calcoli su qualcosa che si conosceva a malapena. Ecco perché Tommasi era solito parlare di “classifica del computer“, neanche i migliori addetti ai lavori erano così ferrati, anche se stiamo parlando di calcoli semplici. Una volta determinate le stelle di un torneo si associava ad ognuno di essi una tabella con i corrispettivi punti ATP. Da non dimenticare che il minimo numero di tornei giocati per essere inserito nel ranking era 12. La tabella dei punti era la seguente.

Come è facile intuire non esistevano così tante categorie, si può tranquillamente dire che il numero di categorie fosse superiore a quello dei tornei stessi che è un po’ un paradosso, di solito capita il contrario, però queste sono delle categorie fittizie che passano solo per poter classificare un torneo e non il viceversa, ossia prendere la categoria e poi assegnare ad esso un torneo come avviene oggi in cui c’è per esempio la categoria 250 e tutti i tornei, se vogliono esistere, o fanno parte di queste categorie oppure non esistono. Non esistono 260, 270, 310 solo perché magari un torneo è più importante all’interno della stessa categoria. E’ un dettaglio che molti trascurano, ma è fondamentale nella GOAT Theory.

Proviamo a fare qualche esempio di categorizzazione dei tornei: strano a dirsi, quello con il montepremi maggiore era il Roland Garros con $375.000 di prize money. 350/25 = 14 stelle bonus per il torneo. La dimensione del draw è 128, quindi altre 3 stelle, più altre 3 per il draw difficulty, questo perché la somma del ranking top 20 partecipanti era 251, sotto i 450, massimo bonus. Il totale delle stelle arriva così a 1 + 14 + 3 + 3 =21. Benissimo, lo Slam parigino era un 21 stars che con i suoi 220 punti assegnati al vincitore stava sopra tutti. Chiaramente il procedimento si itera per tutti i tornei. Vediamo Wimbledon. $300.000 di montepremi, 12 stelle, tabellone a 128, draw difficulty 241->3 stelle. Somma = 18 stelle. Questo tipo di calcolo fa sì che ci siano delle differenze anche tra tornei molto vicini quali possono essere quelli dello Slam, a parte gli Australian Open che si sa che in questo periodo sono bistrattati, ma non più di tanto. Calcolando le stars dello Slam aussie viene fuori un 17 stars, perché ha un grande prize money di $350.000, superiore a Wimbledon e US Open fermi a $300.00 ma perde nel draw size che è un 64 invece di 128 e del draw difficulty = 1091 che gli fa guadagnare solo una stella bonus in questo slot. Iterando tutti i calcoli per tutti i tornei dell’anno si ha questa tabella.

Come è possibile constatare ci sono delle categorie vuote, come quella delle 19-20 stars, delle 16, che ricordiamo essere solo delle categorie fittizie. I punti di ogni giocatore erano calcolati in base al turno in cui uscivano associando quel turno al torneo e poi alla tabella e in più si aggiungevano dei bonus supplementari dati dalle vittorie su particolari tennisti aventi un determinato ranking. La cifra totale alla fine veniva divisa per il numero di tornei giocati, in sostanza il ranking non era un best fo 14 o 18, ma una semplice media aritmetica.

Lo schema bonus per il 1979 è il seguente.

Ranking 1980

Nel 1980 si mantiene lo stesso sistema del 1980, ma essendo un aumento complessivo medio dei montepremi si ha l’esigenza di adeguarsi adottando un altro tipo di tabelle che includevano un’ulteriore categoria superiore a quella massima del 1979 corrispondente a 21 stelle. I $400.000 di montepremi del Roland Garros fanno sfondare quota 21 stelle e si arriva 22 (ancora una volta lo Slam parigino si staglia al di sopra di tutti). La tabella da usare per questo anno è la seguente:

Rifacendo di nuovo i calcoli con il metodo delle stars del 1979 si ha il seguente quadro per il 1980.

1981

Per fortuna nel 1981 non si ha l’esigenza di creare una nuova table di riferimento, quindi stesso sistema applica alle variazioni di montepremi e tabelloni di quell’anno.

1982

Con il ritorno in auge del WCT i prize money lievitano, il sistema rimane lo stesso del 1979 di conseguenza nasce l’esigenza di introdurre nuove categorie corrispondenti ad un numero sempre più elevato di stars. Gli US Open mettono in palio un prize money esorbitante per i tempi, $600.000 e il massimo delle stelle sale a 30 per lo Slam americano. La nuova tabella è la seguente:

I tornei del 1982 così vengono catalogati in questo modo.

1983

Altro balzo in avanti dei prize money soprattutto degli US Open che salgono a $850.000. Si ripropone lo stesso problema e come al solito si adotta la stessa soluzione: aumento delle categorie corrispondenti alle stelle massime arrivate a quota 40.

Tutti i tornei incasellati sono: