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TML Classic: Finale US Open 2009, Del Potro vs Federer, Corazon Espinado

2° set

Del Potro è demotivato, la superiorità di chi sta dall’altra parte della rete è schiacciante e il primo game del secondo set è emblematico da questo punto di vista. Primo punto che si chiude con un dritto fuori, 0-15, perde anche il 2° e siamo sullo 0-30, doppio fallo esiziale e 0-40. 3 palle break, la prima viene sprecata da Federer che manda fuori un tentativo di recupero di rovescio. Doppio fallo fatale e break in apertura. Roger è avanti di un set e un break.

Bisogna confermare il break e il numero 1 del mondo non si lascia pregare e macina punti su punti. Prima viene a rete a chiudere lo scambio, poi approfitta di un tentativo di accelerazione di dritto di Del Potro per poi mettere in mostra il suo serve&volley e portarsi sul 40-0. Doppio fallo ininfluente, e ancora chiusura a rete per il facile 2-0.

Ogni volta che subisce un break Juanito poi nel turno successivo fa bene, anche se sarebbe più corretto dire che il suo avversario lascia correre. Un break sul cemento pesa e non è così salutare breakkare 2-3 volte a set, a parte qualche eccezione, come la finale del 2004, ma quella è un’altra storia. Il primo punto del 3° gioco si chiude con un rovescio fuori di Federer dopo un dritto di Del Po. C’è anche spazio per un vincente inside out svizzero, ma è solo un punto in un game segnato. C’è anche un ace di mezzo e il tutto si conclude con la tds numero 6 che chiude a rete con la numero 1 che tenta il colpettivo. 2-1.

Siamo nel 4° gioco e finalmente il muro elvetico comincia a scricchiolare. Sul primo punto Federer gigioneggia un po’ a rete e si fa passare con il dritto, vince il punto successivo e si va sul 15 pari. La successiva volèe di Roger è fuori così come il suo dritto inside out. 15-40 e prime 2 palle break di marca argentina. La prima non viene convertita perché Del Po non riesce a sfondare e manda a rete il suo colpo. C’è un altro errore: dritto lungo e parità. 3° errore consecutivo di dritto e vantaggio interno. Federer si presenta a rete con il rovescio ma è da qui che il suo avversario inizia ad alzare i giri del motore, solo che nessuno dei presenti sa fino a che punto arrivi la cilindrata del gigante di Tandil. C’è un ace, Juan Martin si lamenta perché non era pronto a ricevere. Piccolo battibecco e si rigioca il punto che va all’argentino. Terza palla break del game. Federer non lascia passare lo straniero e annulla con un vincente di dritto in lungolinea. Il punto successivo è elvetico per colpa di Del Po che spara a rete il rovescio. Federer non chiude, anzi mette un doppio fallo, chiama il challenge, ma la palla è fuori. Si vede che Martino si sta arrabbiando come Rocky contro Clubber Lang, ma per il momento non è concreto, spara fuori il dritto e il game si chiude con un servizio vincente. 3 a 1.

Anche il 5° gioco è tribolato, e non potrebbe essere altrimenti, perché una partita senza giochi tribolati è solo un’esibizione di scarsa qualità. 15-0. Dritto a rete di Del Po e 15 pari. Ace a 124 mph e 30-15.  C’è un servizio vincente e 40-15. Il game sembra andare verso l’epilogo più scontato, ma non lo è per nulla. Prima la tds numero 6 manda un rovescio a rete, poi spara un’altra stecca in cielo e si va ai vantaggi. C’è un ace argentino, ma è evanescente, il challenge dà ragione a Federer che rigioca e vince il punto. Per il momento il gigante si salva con un dritto vincente tirato da dentro al campo, ma arriva subito una seconda palla break perché il dritto albiceleste è troppo potente e, si sa, la potenza è nulla senza il controllo. Federer usa bene la sua propensione alla rete e non si lascia scalfire dalla violenza dei colpi dell’avversario. Siamo sul vantaggio intero, ma ancora si continua. Vincente down the line di Federer e ancora parità (4). Lo svizzero non sfonda. Del Po entra in campo e piazza il dritto fotonico inside out. Stecca del numero 1 del mondo e siamo su 3-2.

Dopo 2 game combattutissimi ne arriva qualcuno molto easy. E’ Federer a servire. In principio si lascia sfuggire il primo punto con Del Potro che entra in campo e piazza il vincente di dritto lungolinea. L’argentino si fa ingolosire e spara a rete il dritto. La sua sfoga è talmente alta che arriva l’ennesimo (il 3°) homerun, ma non siamo allo Yankees Stadium. Servizio vincente ed ace chiudono il 6° gioco e siamo sul 4-2 Svizzera.

Anche il 7° gioco è veloce. Del Potro entra in campo e Federer non arriva sulla palla. Servizio vincente e ancora dritto che quasi spezza la racchetta di Roger. E’ uno dei primi bombardamenti che, ancora non lo sa nessuno, saranno la chiave del match. Juanito regala il punto del 40-15 con un rovescio a rete così come quello del 40-30 frutto di un doppio fallo. Sono piccoli errori che non spostato l’ago della bilancia. La chiusura con l’ace è provvidenziale e siamo sul 4-3.

L’8° gioco è molto lungo, ma non si arriva mai a palla break. Federer parte male con il suo dritto centrale. Rimedia con un ace, poi servizio e dritto e un servizio vincente. Ma non chiude subito. Prima c’è una stecca, però poi è Del Po a prendere l’iniziativa entrando in campo per prendersi il punto chiudendo con un dritto in cross. Siamo sulla parità e arriva una pregevole stop-volley tutta di marca elvetica. Del Potro si rifà subito sotto, diventa aggressivo e costringe all’errore l’avversario. Federer si salva ancora, ma non chiude, anzi piazza il doppio fallo e siamo ancora sul deuce. Non ci sono più emozioni in questo game e 2 errori argentini consegnano il 5-3 a Federer.

Juanito non trema quando si tratta di andare a servire per salvare il set. Praticamente non si gioca. Prima fuori il dritto di Federer. Servizio vincente. L’argentino scende a rete a chiudere il punto dopo un drop di salvataggio elvetico. Servizio vincente e 5-4.

Federer va a servire per il set ed è qui che cambia il set, il match, la storia. Il primo punto è svizzero: Del Po entra in campo ma spara a rete un dritto facile, servizio vincente di 2a e 30-0. Fino a qui sembra una di quelle partite in cui non c’è storia. Una non-partita con il campione che porta a casa facile il suo ennesimo Slam ma qui va gridato con forza:”…e qui gira..!“. 30-15. Fuori il contro-lob di Federer e 30 pari. Vincentissimo lungolinea di Del Potro da circoletto rosso. Federer si arrabbia, dopo che la palla era stata chiamata inizialmente out ma il challenge aveva corretto la chiamata errata. Altro vincentissimo lungolinea di Del Potro, altro circoletto rosso e break escatologico. 5 pari e storia del tennis che si riapre.

Da qui in avanti c’è un’altra partita, un altro Del Potro, un’altra melodia. Federer è schiantato sul fondo campo e piovono bombe da tutte le parti. Vincente di dritto inside out. Booom. Servizio vincente. Nastro svizzero e palla fuori subito seguito da un ace. 6-5 argentino.

Federer parte male nel 12° gioco. Doppio fallo. Si riprende subito e piazza un ottimo smash da fondocampo. Il suo dritto in controbalzo è fuori e siamo sul 15-30. Ma non c’è il break dirimente. C’è spazio per un challenge di Federer su una prima nettamente fuori, che però viene seguita da una seconda che gli porta il punto a casa. L’accelerazione di Del Potro da dentro al campo è di poco fuori e si va al tiebreak.

Per i primi 6 punti tutto scorre liscio. A servire per primo è la tds numero 6 che pizzica la riga con il dritto con un semi-lob. Poi c’è un errore dell’argentino e un altro a seguire con challenge che smentisce ancora la chiamata del giudice di linea. Si ripete il punto che va a Federer che chiude a rete. 2-1. Roger non è preciso e regala i successivi 2 punti con un dritto fuori e un back a rete. Anche Juan Martin spara a rete – saranno tantissimi i dritti a rete in questa partita e poi spiegheremo perché – Il primo mini break arriva per colpa di una stecca di Federer che sarà fatale. Del Po va a servire sul 4-3. Il 5-3 arriva con un dritto vincente di pura violenza e il 6-4 con un servizio e rovescio vincente. Siamo a set point. Il numero 1 del mondo prima si salva per colpa di uno smash mandato fuori dall’avversario e poi con un servizio vincente, ma alla terza occasione arriva il dritto inside out vincente. 7 punti a 5 nel tiebreak, 51 punti a 48. Un set pari e partita che si infiamma.


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