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TML Classic: Semifinali US Open 2011, Djokovic vs Federer, The Return

5° set

Svizzera. Svizzera. Serbia. Serbia…estremo equilibrio. È questo lo schema della partita, che fino a questo momento è stata eccezionale, ma è in questo set che diventa “Classic”.

Federer al servizio. Rispostona di Djokovic, parte lo scambio e Roger mette a rete il rovescio. Segue errore di Nole per il 15 pari. Altro errore e rovescio lungo. Servizio vincente per il 40-15. Il numero 1 del mondo prende 2 palle vicino la rete, però alla 3a crolla. 1 a 0.

2° gioco. Scappa la palla a Djokovic. Rispostina vincente di dritto inside out di Federer. Circoletto rosso e 15 pari. Challenge di Roger per una prima chiamata IN. Ha ragione. Seconda di servizio. Parte uno scambio lungo, ma è lo svizzero a sbagliare per primo. ACE e 40-15. Tentativo ante-litteram di SABR, ma Nole mette il passante. 1 a 1.

Segue un gioco flash con Federer al servizio. Servizio e rovescio inside out a chiudere. Vincente di dritto inside in. E chiusura con 2 servizi vincenti consecutivi. 2 a 1.

Roger sta salendo ed è suo il 1° punto del 4° game. Ottima la sua risposta e il rovescio di Djokovic si spegne a rete. Servizio vincente di Nole e 15 pari. Circoletto rosso: dritto inside in vincente di Federer. Non se ne vedeva da tempo. Segue un altro vincente, questa volta di rovescio, questa volta di Djokovic. 30 pari. Nole si esibisce anche uno smash a chiudere. Altro circoletto rosso, partita spettacolare su tutti i fronti: il numero 1 del mondo piazza una volèe bassissima, Federer ci arriva, ma Nole chiude con una volèe alta. Alta scuola. 2 a 2.

5° gioco e servizio Federer. Servizio vincente e 15-0. Doppio fallo. 15 pari. Servizio e dritto a chiudere. Vincente di dritto inside out di Nole. 30 pari. Servizio e dritto centrale di Djokovic e 40-30. Di poco lungo della tds 1 e siamo 3 a 2.

Siamo in una fase statica della partita. Servizio Nole. Rovescio di Federer a rete. Doppio fallo. 15-15. Servizio vincente e 30-15. Servizio e dritto vincente per chi serve. 40-15. Federer spara vincenti a più non posso, questa volta con il dritto inside in, suo marchio di fabbrica dei tempi migliori. 40-30. Non c’è modo di sfondare. Si chiude con un rovescio lungolinea di Nole, ancora vincente.

7° gioco velocissimo. Nel primo punto è lunga la palla di Nole. Seguono: ACE, servizio vincente, servizio vincente di seconda. 4 a 3.

Fino questo momento grande tennis, ma niente scossoni. Però ne arriva uno che è un terremoto del 10° grado della scala Mercalli. Vincente di dritto di Federer in controbalzo. 0-15. Dritto di Nole a rete. Federer recupera tutto. 0-30. Doppio fallo sanguinosissimo. Nole strappa con il dritto, è lungo. Break a zero. 5 a 3. Roger va a servire per andare in finale.

È nel 9° gioco del 5° che si concentra la storia di questa partita, una delle tante “Sliding doors” del continuo spazio-tempo della pallacorda. Federer deve chiudere, ma parte male. Sbaglia con il rovescio che va lungo. 0-15. ACE. Servizio vincente di seconda e 30-15. Rovescio di Nole a rete e ci sono 2 match point. Arriva qui la risposta del secolo. Nole spara un missile di dritto inside out dopo il servizio del numero 3 del mondo che risulta vincente. Non sa nemmeno lui da dove è uscito quel colpo epico, storico. Va servo l’angolo e chiede un’ovazione che non tarda a venire. C’è un altro match point. Il nastro tradisce Federer e la palla scavalca il campo. Pericolo scampato. Ancora però siamo solo a metà. Il dritto inside-out di Federer è fuori e c’è una palla break. Passa grazie ad un ACE. Però il dritto di Federer continua a infrangersi a rete e c’è una seconda palla break. Doppio fallo fatale. Il contro-break più inatteso di sempre si concretizza sull’Arthur Ashe Stadium. 5 a 4.

Nole deve ricucire il gap e non si lascia pregare. Perde solo il primo punto del 10° game per colpa di un dritto che va a rete. Poi scappa il rovescio a Federer. Servizio vincente e 30-15. Errore di Federer, 40-15. Nole spazza il campo con il dritto e piazza il vincente. Ormai è lui il padrone.

11° gioco e crolla il Re. Il suo dritto è fuori. Secondo punto svizzero con chiusura in smash dopo un rimbalzo. Back di Roger che si spegne a rete e 15-30. Riga di Nole che chiude con il dritto vincente. Ci sono 2 palle break. Ne basta una. Circoletto rosso ad evidenziare il rimontone: violentissimo dritto inside out vincente. 6 a 5 per il numero 1 del mondo.

Djokovic serve per ritornare in finale per la terza volta dopo il 2007 e 2010. Nel primo punto approfitta di un errorre di rovescio di Federer. Sbaglia poi il secondo punto quando dopo aver condotto la manovra mette a rete il dritto. Federer risponde in back con la seconda, ma la palla muore a rete. Angoli proibitivi per Djokovic, Roger può solo toccare. Match point. Servizio vincente e 7 a 5.

Incredibile, ma vero. Djokovic arriva in finale in una partita che l’ha visto per la maggior parte del tempo sotto e salvando 2 match point che rimarranno a lungo nell’immaginario collettivo di chi ha visto l’irreale diventare reale. La perversa storia degli Slam prende la sua piega, una piega che poteva essere diversa, molto diversa.