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TML Review 2016: 4. Wimbledon, Federer vs Cilic. L’ultimo grande Roger

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Arrivato ai quarti di finale con un tabellone da Challenger i prati di Wimbledon vedono per l’ultima volta in campo Roger Federer per la stagione 2016 (Raonic non esiste), la più travagliata della sua carriera. A Melbourne aveva ben figurato fino alla semifinale quando nei primi 2 set era stato annientato da Djokovic per poi riprendersi nel finale, poi solo brutte figure tra annunci monchi, ritiri e sconfitte inattese soprattutto sull’erba, ma i giardini del SW19 sono casa sua e ancora una volta qui vuole dimostrare al mondo che non è finito.

Dall’altra parte della rete c’è Cilic che ha approfittato del ritiro di Nishikori e fino alla partita con Roger ha ben figurato. La velocità di esecuzione del dritto e un servizio quasi a livello server-bot gli consentono di ottimizzare la resa sull’erba, da sempre ritenuta la migliore superficie per i battitori (termine mutuato dal baseball) leggermente meglio del cemento.

Si parte con Marin al servizio e si capisce fin da subito che sarà il servizio a comandare. Basta una piccola distrazione un break casuale e la partita gira senza che nessuno se lo aspetti. Sampras e Ivanisevic ne sanno qualcosa. Primo turno di servizio croato con tanto di 2 servizi vincenti. Anche Federer ha un’ottima battuta e per non essere da meno del suo avversario piazza 2 ace in apertura e 1-1 che arriva in un lampo. C’è poco da descrivere quando ci sono 2-3 scambi a punto se non il primo in risposta che arriva sul 40-0 Cilic. 40-15 e ancora ace. Dopo 2 game di riscaldamento il primo a rompere gli indugi è Roger che mette in campo il primo passante e la noia dei server dominanti per un attimo scompare. Ancora però è presto per ribaltare la partita e ancora servizi vincenti ed ace sono protagonisti.

Nel 5° gioco arriva il primo passaggio a vuoto, a non mulinare più il servizio come nella prima fase della partita è Cilic che presto si ritrova sotto 15-40, ma si toglie subito dagli impicci sempre grazie alla battuta e così le prime 2 palle break dell’incontro sono svanite. Si torna a Roger che mette ben 3 let consecutivi prima dell’out e una seconda facile da aggredire che concede il punto al croato. Questi si permette una bastonata di dritto vincente che lo porta sul 15-30, ma non arriva nessuna palla break e siamo sul 3 pari.

Cilic con il suo servizio fa il buono e il cattivo tempo. Prima arriva un ace e subito un doppio fallo. Si issa fino al 40-15 prima di subire un ottimo vincente di dritto con David Beckam che applaude Federer. Nessuna palla break e ancora tutto in equilibrio. Roger non vuole concedere nulla e al servizio è un cecchino: i suoi turni di battuta durano pochissimo e fa bene a risparmiare energie perché serviranno più avanti. Ancora parità. Nel 9° gioco il croato concede un solo punto ma è una dei più bei punti dell’anno con la super veronica che è una delle immagini più rappresentative della stagione. Ogni tanto si vede qualche bel colpo come un dropshot da fondocampo di Roger che chiude lo scambio. 5-4 Cilic e subito 5 pari. Nell’11° gioco arriva un challenge sospetto su una prima che ha preso il let. Federer ha torto e si ripete la prima. 4 punti consecutivi croati e per la 2a volta Federer si ritrova a servire per salvare il set. Tutto facile per lui e tra i 4 punti annoveriamo un passante di polso che solo Rogiah sa fare.

Dirimente è il tiebreak dove all’improvviso il 17 volte campione Slam ha un black out. Un Cilic spietato al servizio e 2 minibreak lanciano il croato sul 5-0. L’idea generale è che se lo scambio si prolunga il punto è all’80% a scacchi bianchi e rossi, ed ecco che Marin ne approfitta per andare avanti. C’è anche un minibreak svizzero, ma ormai i buoi sono scappati. 7 punti a 4 per Cilic che chiude al 3° set point e strappando un altro servizio. In questa prima frazione evidenziamo una service domination del 75,68%, ossia per 3/4 della gara ha vinto chi serviva. Siamo nel primo parziale e questa percentuale è destinata a decrescere come il rendimento dei pitcher partenti nel baseball che fanno posto ai rilievi, ma qui rilievi non ce ne sono e per ore e ore è sempre lo stesso braccio a dover servire.

Come se nulla fosse successo il secondo set mette in mostra lo stesso copione del primo, ossia: servizio, servizio e ancora servizio. Ma il canovaccio della partita cambierà presto. Si parte con Roger alla battuta che prima mette in mostra il suo serve&volley, poi un servizio vincente e chiude il game venendo a rete. Cilic continua ancora a macinare anche se ogni tanto qualche rotella si inceppa e arriva il doppio fallo frutto anche di un atteggiamento propositivo e aggressivo che portano al limite. Ace, doppio fallo e servizio vincente arrivano in sequenza e 1-1 presto servito. Nel 3° gioco c’è il primo momento no di Roger. Una badilata di dritto che arriva da Sirio lo stordisce, poi 0-30 e piccola ripresa con un vincente di rovescio ed un ace con tanto di challenge di Marin che gli dà torto. Palla break croata e rispostina che lascia sul posto lo svizzero. 2-1 e servizio croato.

Cilic sente leggermente la pressione per essere un set e un break avanti e commette 2 doppi falli consecutivi, ma la sua 2a è un’altra prima quindi ci sta nell’economia della gara (d’altronde il suo coach è Goran Ivanisevic…). Arrivano 3 punti per il croato che riportano tutto alla normalità, ma ancora un volta il servizio troppo forzato è causa di guai e arriva la palla break svizzera. Roger non concretizza e 2 servizi vincenti confermano il break Cilic che sale 3-1.

Non c’è tempo da perdere. Un break subito sull’erba contro un braccio caldo è frustrante, questo innesca il turbo di Federer che non vuole concedere nulla sul proprio servizio e vuole azzannare l’altro sul suo di servizio, ma la tattica rogeriana non paga. Bravo lui a tenere la battuta, ma bravissimo Cilic a non concedere nessuno spiraglio con un game flash con tanto di 3 ace. Ancora servizio Federer e ancora si gioca poco. Ok 2 punti di Marin ma le palle break si vedono con il binocolo. Ancora Marin al servizio e ancora gioco a zero che non fa giocare il suo avversario. Roger deve assolutamente tenere la battuta e fino a qui non ci sono problemi. Un punto concesso e ottima difesa della rete. Cilic ha la possibilità di chiudere e lo fa con autorità approfittando anche di un gravissimo errore a rete di Roger sul 15-0. 2 set a 0 per il croato con la service domination che cala inesorabilmente al 70,18%, ma comunque rimane alto.

Federer si trova nel baratro, ma non è la prima volta che si trova a dover recuperare da 2 set sotto e diversi casi c’è riuscito:

  1. RG2001 (2T) vs Sargis Sargsian 4-6 3-6 6-2 6-4 9-7
  2. Miami (F) vs Rafael Nadal 2-6 6-7(4) 7-6(5) 6-3 6-1
  3. AO2009 (4T) vs Tomas Berdych 4-6 6-7(4) 6-4 6-4 6-2
  4. RG2009 (4T) vs Tommy Haas 6-7(4) 5-7 6-4 6-0 6-2
  5. W2010 (1T) vs Alejandro Falla 5-7 4-6 6-4 7-6(1) 6-0
  6. RG2012 (QF) vs Juan Martin Del Potro 3-6 6-7(4) 6-2 6-0 6-3
  7. W2012 (3T) vs Julien Benneteau 4-6 6-7(3) 6-2 7-6(6) 6-1
  8. UO2014 (QF) vs Gael Monfils 4-6 3-6 6-4 7-5 6-2

Ricomincio da 3. Recitava un film comico italiano. E nel set numero 3 si ricomincia a bombardare. La descrizione dei primi game è superflua l’unico dato che si può registrare è il numero di ace e i servizi vincenti. Parte Federer: 2 servizi vincenti e un serve&volley, Cilic: 3 servizi vincenti e un ace, Federer: 2 ace e un servizio vincente. 3 game che vanno via veloci. Il primo ad avere un po’ di pathos è il 4° con Cilic che si complica un po’ la vita e dove finalmente arriva una risposta degna di questo nome, anzi ne arrivano 2 per la precizione. Marin si complica la vita ma ben presto esce dal buco con il solito ace e per ora siamo 2 a 2.

Ancora Federer preciso al servizio e 5° game che scorre velocemente. Roger oltre al servizio mette in mostra un’ottima copertura della rete che costringe Cilic a sbagliare e sarà questo uno dei temi chiave dell’incontro. Anche il croato è un bombardiere in stato di grazia che però quando concede qualcosa dà modo a Federer di esprimere tutta la sua classe che si concretizza in un flick-wrist di rovescio d’annata. Siamo sul 3 pari e improvvisamente, quando nessuno se lo aspettava, arriva l’incubo. Roger butta l’impossibile e dopo aver subito un passantone fulminante è sotto 0-40. 3 palle break che pesano come macigni. Di rifa o di Rafa riesce a cavarsela e si incinta perentoriamente:”Komm jetzt!”. Fiuuu. Paura scampata e parzialone di 5 punti consecutivi che rianimano una partita in stato quasi agonico. Cilic accusa il colpo e dopo aver perso i primi 2 punti del suo servizio ne mette 3 di fila, ma non bastano, ne servono 4, e il 4° non arriva. Federer spreca malamente un challenge sul 15-30, ma Cilic ci mette nel suo e sulla palla break commette IL doppio fallo più grave del mondo. Break e 5-3 Federer. Applausi dal Centre Court. Ace, servizio vincente e un altro servizio vincente chiudono il set confezionato e impacchettato con un vincente di rovescio in controbalzo. 2 a 1 Cilic e Federer e milioni di fans che ci credono. Questa volta il servizio ha inciso per il 68,52% ancora in calo rispetto al primo e secondo set.

Quasi a volerlo farlo di proposito o solo perché è una conseguenza del tipo di gioco espresso in campo e primi game nel 4° parziale sono solo servizio o quasi. Questa volta però parte CIlic che concede solo 2 punti e mette in campo un servizio vincente. Poi spetta a Federer: server&volley, servizio vincente, serve&volley, servizio vincente. Eccallà. Ancora Cilic: 2 servizi vincenti. Sembra di essere tornati negli anni ’90 (concedetemi questa licenza poetica). Ma ancora una volta è Federer ad avere il primo passaggio a vuoto del parziale e si trova a dover fronteggiare 2 palle break, ma il suo servizio oggi funziona alla meraviglia e addirittura si permette un servizio vincente di 2a. Poi 3 punti consecutivi e il 4° chiude il game con un ace. Il rendimento al servizio cala bruscamente per entrambi ed anche Cilic ha il braccio pieno di acido lattico. Primo punto per lui, ma il secondo è un passante di rovescio in corsa di Roger che ancora una volta ci spiega perché lui è il giocatore più amato oggi. Come se non bastasse arriva un missile di rovescio di marca elvetica e siamo sul 15-40. “I have a chance, BOOM, I have another chance, BOOM“. Parole profetiche che si ripetono anche oggi. 3 ace di fila e un servizio vincente cancellano le 2 palle break e ancora il set è tutto da assegnare.

Battuta che ancora la fa da protagonista e 4 giochi che scorrono via lisci. Federer mette anche un ace di seconda e disegna il campo in maniera deliziosa come solo lui sa fare. Si arriva velocemente al 5-4 Cilic che ha la possibilità di chiudere la partita sul servizio Federer. Roger inizia male e perde il primo punto con una risposta sulla riga di Marin. Poi 2 punti per lui, il secondo dei quali è un ace, ma 30 pari che arriva con uno spin pazzesco che il croato dà al rovescio in back. Altro punto Cilic e primo match point per lui. Federer sbaglia la prima, ma si salva miracolosamente con un servizio vincente di seconda, poi ne mette in campo un altro, questa volta con la prima e chiude un game difficilissimo. Roger è ancora vivo!

Roger è talmente vivo che è ancora in grado di fare magie (come se non fossimo abituati). La risposta in back tagliato che quasi torna indietro ci permette di ammirare un Roger old style, ma è ancora poco efficace e nonostante poi recuperi l’impossibile il punto è sempre per Cilic. Questi, da grande battitore, si improvvisa grande ri-battitore e si arriva così al 2° match point sempre un servizio Roger. Questa volta il pericolo passa più velocemente e 2 ace cancellano ancora una volta una vittoria che ormai sembrava sicura e si va così al tiebreak.

Un tiebreak con i fiocchi dove si vede di tutto. Il primo a ottenere il minibreak è Cilic che però lo restituisce subito, poi il croato ne concede un altro, frutto di un ottimo challenge chiamato da Federer su una palla giudicata “out” che poi il falco rivela essere “in”. 6-4 Federer e primo set point per lui, Marin annulla, 3 punti consecutivi e 3° match point. Servizio vincente Federer e ancora una volta si salva. Altro punto ottenuto con una chiusura a rete e set point per Federer. Un esiziale doppio fallo Cilic consegna ancora una palla del set per Roger che non concretizza. 9-9. Ma qui arrivano finalmente i 2 punti che quasi tutto il Centre Court aspettava e si va al quinto. Qui la service domination è del 68,82%, in leggero aumento rispetto al set precedente, questo frutto di almeno 7 game con risposta pressoché nulla.

Federer risente dello sforzo profuso per vincere un set che per ben 3 volte ha dovuto prendere per i capelli. Stranamente il suo primo turno di servizio del 5° set va ai vantaggi, ma non si arriva mai a palla break. Cilic è spietato e mette a referto 4 servizi vincenti su 5 battute. Roger resetta il radar e va spedito: ace e drop con taglio a chiudere il punto e il game. Ancora servizio dominante ed è chiaro che i 2 stanno rifiatando per giocarsi tutto nell’endgame di scacchistica memoria. Ancora gioco bianco per Federer con ace di seconda. 3-2 e palla che passa a Cilic. Primo punto per Roger, poi Marin va a prendersi il punto a rete, ma deve subire un rovescio in allungo del campione svizzero. 30-30 e Cilic che si perde e concede una palla break. Si salva ancora con il servizio e il serve&volley. 3 pari. Granitico Rogiah al servizio concede solo 2 punti frutto di una rispostina ingiocabile e un falco a metà (cit.): palla chiamata out, challenge di Cilic, è in e ripetizione del punto.

E’ nell’8° gioco che “si strozza il cane” (mamma mia, quant’è brutta la traduzione di un proverbio siciliano così incisivo). 2 punti facili di Cilic presagiscono ad un turno agevole. No. Vincente lungolinea passante di rovescio. BANG. Passante di Federer. BOOM. Cilic si salva, ma arriva un drittone incrociato vincente. SPLASH. Cilic sbaglia, challenge inutile, palla nettamente fuori e break. Federer va a servire per il match, chiude con autorevolezza con tanto di ace. Arriva in semifinale, ma questo è l’ultimo grande Federer. Chissà se ci sarà ancora modo di ammirare un Roger così spettacolare anche nelle difficoltà.

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