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TML Review 2016: 8. Roma, Djokovic vs Nadal. Rafa nun fa’ lo stupido stasera

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C’era grande attesa per il quarto di finale più nobile degli Internazionali d’Italia. Da una parte il numero 1 indiscusso del ranking ATP dall’altra un ritrovato Nadal che aveva vinto a Monte Carlo e Barcellona ma che aveva avuto una piccola battuta d’arresto a Madrid perdendo da Andy Murray. Rafa non vinceva un set contro il serbo dalla finale del Roland Garros del 2014 ma le premesse per una grande partita c’erano tutte. Djokovic non è più lo schiaccia sassi del 2015 e Nadal è ancora pimpante quasi come ai bei tempi sulla terra battuta. La sfida non deluderà le attese.

Il primo a servire è Novak Djokovic e subito si vede un Nadal aggressivo che si prende il primo punto. Poi arriva un secondo punto spettacolare del maiorchino che lo porta sul 15-30, ma Nole non si lascia distrarre e da lì in avanti nessun patema per tenere il servizio. Quando è Nadal a servire non lascia neanche le briciole al suo avversario e se non ci sono ace ci sono dei servizi vincenti che sulla terra battuta non guastano mai. Nole imita il suo rimane rivale e mette in mostra un 3° gioco specchiato rispetto al 2°. La prima fase della partita è piatta, ma già emerge un Nadal che gioca corto e questo potrebbe far presagire ad una vittoria easy per Novak. No, non è così. Nel 5° gioco dopo aver ottenuto il primo punto la certezza granitica dei balcani si scioglie come neve al sole e un drop telefonatissimo chiama a rete Nadal che si procura una palla break subito trasformata. Il primo scossone del match è maiorchino  che sale fino al 3-2 e servizio. Da questo momento in poi si vede un nuovo Nadal: vigoroso, cinico e a tratti spettacolare. Il vincente di rovescio che lo porta sul 30-0 ricorda questi rovesci stile baseball che erano pane quotidiano negli anni d’oro soprattutto il 2008. Solo un doppio fallo ofusca un bel game al servizio, ma conta poco perché siamo già 4-2 per Rafa.

Straordinario è il 7° gioco con ben 16 punti giocati ed è stato il game che probabilmente ha deciso la partita. Djokovic parte male. Dropshot cortissimo e Nadal pronto a fiondarsi a rete come una gazzella. Doppio fallo e siamo già 0-30, facile il punto del 15-30, ma nel successivo Rafa sbaglia di qualche nanometro un vincente che sarebbe stato fondamentale. Sul 40-30 arriva un insolito errore arbitrale. Tutti hanno visto il vincente straordinario di Nadal, ma Djokovic ha dei dubbi chiede l’aiuto di Bernardes che dà il punto a Rafa. L’occhio di falco non ufficiale della televisione italiana conferma che la palla è dentro, nessuna polemica in campo, ma questo poteva benissimo essere un turning point. Si va nell’inferno dei vantaggi, ma lo spagnolo non riesce mai a sfondare: 5 deuce e altrettanti vantaggi Nole, non arriva mai una palla break e Djokovic tiene il servizio. E’ uno huge hold e il serbo lo sa. Lo sa talmente bene che appena è Nadal a servire infila una serie di 3 punti consecutivi che gli danno altrettante palle break. Forse qui ci sono più demeriti spagnoli che meriti serbi, perché per quanto Nole sia profondo con i colpi Nadal scende a rete per farsi passare facile lasciando il corridoio completamente libero. 4 punti consecutivi dettati dalla pura rabbia con tanto di ace ridanno ossigeno a Rafa che ha così la possibilità di andare avanti 5-3, ma come un fulmine a ciel sereno arriva una risposta vincente inside out di Nole (ne abbiamo viste tante, remember 2011) palla break e Nadal che commette un erroraccio gratuito che dà il break al serbo che pareggia i conti.

Piccolissima difficoltà di Nole per mantenere il servizio e un esiziale doppio fallo lo riporta subito sulla terra e sul 15-30, ma il serbo si toglie subito dagli impicci e per chiudere in bellezza imita il suo avversario, anzi sublima un colpo noto a Rafa e si permette di mettere in mostra un vincente di rovescio degno della Major League Baseball. 5-4 Nole. Non si sono più grandi emozioni in questa fase, c’è solo da annotare una rottura delle corde sul 30-15 Nadal da parte del numero 1 del mondo, ma il game era già ampiamente compromesso. Stesso copione per l’11° gioco in cui Nole amministra anche se deve ingoiare il boccone amaro di un passante old style di Rafa. Siamo sul 6-5 e il maiorchino si trova a servire per rimanere nel match, ed è a questo punto che si scatena quella furia che ha fatto lievitare le quotazioni di Djokovic ponendolo tra i grandi. Non vuole lasciare nulla agli avversari soprattutto a quelli che in passato lo avevano bastonato malamente e gli avevano rubato la scena: Federer e Nadal su tutti. Nonostante un confortante 30-0 iniziale lo spagnolo vede arrivare lo tsunami balcanico e, complice anche qualche erroraccio di dritto, arrivano palle break a fiumi. La prima viene salvata con un drop, ce ne saranno altre 3 e alla terza arriva il colpo ferale dopo uno scambio durissimo che Djokovic chiude a rete; punto che è in tutte le classifiche degli hot shot dell’anno. 7-5 e Nadal che ancora una volta non riesce a sfondare nonostante a larghi tratti ha dimostrato che almeno un set poteva benissimo portalo a casa. 44 punti a 42 per il serbo, statistica che dimostra quanto i 2 rivali siano stati vicini.

Nonostante il serbo abbia vinto il primo parziale il suo approccio al secondo non è dei migliori. Un Nadal ritrovato riesce subito ad aprirsi una breccia nell’ansia serba e riesce a brekkare alla seconda occasione. Nole esplode la sua rabbia rompendo una racchetta e dà un colpo alla panchina. Bordata di fischi per lui. Nessun problema per Rafa nel suo turno di battuta con l’avversario che sembra aver mollato che concede anche un ace. Il black out serbo dura solo 2 game perché nel successivo riprende la sua marcia e ad avere problemi questa volta è il maiorchino che chiede l’MTO per problemi al piede sinistro. I problemi non sono del tutto risolti e Nole arriva facile allo 0-30 con un vincente lungolinea. Il serbo non sfonda, anzi stecca una palla e dà ossigeno al suo avversario. Rafa non chiude alla prima occasione perché dall’altra parte della rete c’è una difesa incredibile ma mantiene il break e siamo sul 3-1. Djokovic va di fretta e dopo un servizio vincente nervosamente dice:”Dai!” al raccattapalle. C’è tempo per un passantone spagnolo ma un altro servizio vincente di Nole non perdona. Anche Rafa non è da meno quando è lui a battere: manovra bene lo scambio e spinge fuori dal campo il suo avversario. Quando si tratta di usare il fioretto lo fa bene ed ecco una splendida demi-volèe sul 30-15. 7° e 8° gioco sono interlocutori e chi è alla risposta riesce solo a fare un punto anche se quello di Rafa è una risposta vincente. C’è maggiore pathos nel 9° ma 2 risposte consecutive che si infrangono a rete di Rafa allungano il set e lo spagnolo deve chiudere il parziale con il proprio servizio.

Fino a qui è una partita come tante altre, non meriterebbe di stare nella top 10, ma nel 10° si eleva a tal punto da far diventare questo match uno dei migliori tra i 2 rivali. Si parte con un gratuito di Nole, poi ottimo dropshot in chiusura in lob sempre del serbo. Gratuito di Nadal. Servizio vincente al corpo e altro punto che porta Nadal sul set point. E qui comincia l’altalena. Primo set point che se ne va per un errore non forzato. Djokovic viene buttato fuori dal campo e il suo lob è out. 2° set point. Il numero 1 recupera tutto ma Rafa commette un errore gravissimo a rete, ancora parità. Servizio vincente e 3° set point. Nole indovina uno smash, addirittura 2 consecutivi. Parità. Djokovic commette un altro gratuito su una seconda e 4a palla del set. Lo scambio si allunga e muore con uno slice maldestro di Nadal che finisce sulla rete. Si scambia ancora e la palla del serbo va in corridoio. 5° set point. Lo spagnolo manda lunga la palla, poi stecca maledettamente con il telaio (con tanto di imprecazione) e una difesa superba del serbo manda in tilt il computer maiorchino che spedisce la palla a rete. Break Nole. 5 pari e partita che gira.

Nadal accusa il colpo anche se è lui a mettere a segno i primi 2 punti sul punto di battuta di Nole ma questi si riprende alla grande e si prende il lusso anche di vincere uno scambio disumano sul 30 pari piazzando anche il vincente. Anche Nadal non concede più nulla e si sa al tiebreak.

Il primo a rompere gli indugi è Nole che si porta sul 3-1, Rafa rimedia con un punto hot: una volèe di polso. Applausi, ma dopo il suo servizio lo tradisce. 2 minibreak e lo smash che lo tradisce, poi mette in campo tutta la sua grinta per riprendersi almeno un minibreak, ma basta solo per uno, perché concede altri 2 punti sul suo servizio. 7 punti a 4 per Nole che ancora una volta batte Nadal e ancora una volta non concede set. E’ l’ultima grande prova dell’anno per il maiorchino, al Roland Garros pur avendo iniziato bene si infortuna al polso e la sua stagione non vede più nessun acuto di rilievo, anzi ci saranno tante amare sorprese per lui.

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