TML Review 2016: 9. Australian Open, Verdasco vs Nadal. La disfatta di Melbourne
2° set
Il secondo parziale inizia in sordina. I primi 2 game sono di rodaggio e si chiudono in poco tempo, ma in questo momento di stasi Nando si riscalda il braccio che sarà determinante nel 3° gioco. Sì, perché è il 3° gioco, fatto di 20 punti, ad essere il sunto di quello che il tennis può offrire. Al servizio c’è il madrileno che si porta subito sul 30-0, ma il ‘ndo cojo cojo è suo il leitmotiv. Arrivano vincenti, ma: 1° dritto a rete 40-30, 2° dritto a rete e diuus. Un servizio vincente sembra essere la manna dal cielo, ma non c’è verso: 2 punti Nadal e prima palla break. Annullata. Nadal manovra bene e spinge il suo avversario fuori dal campo. Seconda palla break. Annullata. Altro nastro nadaliano e arriva la terza palla break. I gratuiti sono tanti e quando si tratta di chiudere il game sono il primo piatto del menu del giorno. Nando si procura il punto che potrebbe chiudere questo game infinito con il suo marchio di fabbrica: il dritto in cross, ma un esiziale doppio fallo manda tutto alle ortiche. Ancora avanti Nando con uno smash, ma non chiude, non chiude. Nadal mette in campo una rispostina di dritto, poi attacca la rete, si prende il punto di prepotenza e grida:”Vamos“. Altro punto e arriva il break Nadal. 2-1 e servizio.
La partita sembra girata e quando è al servizio Nadal il tutto sembra confemato. Subito 3 punti con 2 servici vincenti di cui uno con la seconda. Ed ecco che arriva una leggera nadalite. Quando è sicuro di chiudere il game va in bambola, ma meno male che ogni tanto si ricorda di avere il dritto fotonico e così conferma il break. Il maiorchino rifiata un attimo e in risposta non carica la palla e Nando può agevolmente tenere il servizio con 2 ace e un servizio vincente.
Quando mai si era visto un Verdasco così potente in risposta? Il return sul primo servizio Nadal è un vincente di rovescio incrociatissimo. Applausi per lui. Forse il servizio di Nadal è lento? Sì, e la dimostrazione arriva su un’altra risposta vincente quando la seconda non supera i 143 km/h. Loffio Nadal che si salva poi con un ace. Ma ha rischiato parecchio. Sul cemento il rendimento e la velocità del servizio sono essenziali. Sulla terra battuta un po’ meno. Remember.
Andare ai vantaggi ormai è la regola piuttosto che l’eccezione e nonostante un agile 40-15 Verdasco arriva l’ennesima battaglia punto a punto. Nadal piazza un vincente inaspettato e l’avversario si addormenta sul punto successivo. E’ un game carogna che nessuno riesce a chiudere, ma il madrileno risolve tutto con un dritto vincente. Ma che fatica (tris?)!
Nadal sembra in controllo delle operazioni, ma se qualcosa può andare storto allora ci andrà. Un Rafa scandaloso al servizio e un Nando on fire con 3 risposte vincenti, no dico 3 in un game, ottiene il break complice anche un doppio fallo. Ma non è finita. Nel game successivo la catalessi viene presa al balzo da Verdasco che sbaglia tutto e a poco servono i suoi vincenti di dritto. Un grave errore in manovra regala il break Nadal che sarà quello determinante per il set. Nando forza per recuperare ma commette tanti unforced Nadal chiude al secondo set point che entra di diritto negli hot shots del 2016 con un recupero impossibile e chiusura a rete. Doppio circoletto rosso e 1 set pari.
Continua———->