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TML Review 2016: 9. Australian Open, Verdasco vs Nadal. La disfatta di Melbourne

5° set

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La pura formalità si è trasformata in una battaglia di forza e nervi. Nel 5° set le probabilità di vittoria sono 50 e 50 e solo alcuni, pochissimi, avevano preventivato una partita del genere. La vittoria di Nando significherebbe poco, ma la sconfitta al primo turno di uno Slam per Nadal sarebbe la prima in carriera. Ed è su questi assiomi che inizia il quinto parziale che si apre con un break Nadal. La rete sembra deformata e viene controllata. Tutto ok. Vincente di rovescio di Nadal. Boom. Doppio fallo Nando e prima palla break. Annullata. Alla seconda Rafa non perdona e si porta subito avanti. Il servizio successivo va ai vantaggi, Verdasco ottiene i punti più belli e Rafa quelli più importanti. Solita storia. Servizio e dritto maiorchino e break confermato. Abbiamo visto i vincenti di Nando, gli errori non forzati e che cosa manca? L’ace. Bene, siamo presto accontentati. Primo ace in apertura (il 14° della partita). Pasticcio e un’altra palla break da fronteggiare. Ace, ace, ace. Olè. Servizio tenuto e inutile challenge di Nadal. Natale è passato da un pezzo ma Nadal, per non venir meno al suo cognome, inizia a fare regali. La seconda ritorna loffia e fioccano risposte vincenti. Saranno ben 3 nel game, l’ultima un po’ fortunosa. Nando si scusa ma ha ottenuto il controbreak.

La violenza ritorna protagonista e l’inerzia della partita cambia. Un gioco en blanco per Nando fa crollare le certezze maiorchine. I colpi violenti fanno male e presto arriva il break Verdasco che ammazza di vincenti l’avversario. E’ un KO tecnico perché Nadal esce dal match. Fernando mette a segno ace a grappoli, Rafa non spinge più e una rispostina vincente di dritto dà break, set e partita al madrileno.

Ancora una volta Nadal esce malamente da uno Slam, lo fa dopo una partita molto appassionante, ma lo spettacolo è nulla se poi non vinci. L’annata è appena iniziata e già si parla di ipotesi inverosimili. Il Nadal deluxe non c’è più, ma questo si era visto nel 2015 e il 2016 sarà sulla stessa falsa riga. Ma l’amata terra rossa lo ha redento da una condizione che non gli appartiene e il 9° Monte Carlo ha salvato una stagione sotto la sufficienza.

 

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