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Wimbledon 1998 vs Wimbledon 2008: 10 anni, altro tennis altro sport

All’indomani dell’epica finale del 2008 a Wimbledon i giornali si sono sbilanciati e hanno parlato di migliore partita di sempre, migliore della mitica finale del 1980 Borg e McEnroe, e furono gli stessi protagonisti di quella partita ed essere esterrefatti di quello che avevano visto collocando in un gradino più alto la partita tra Federer e Nadal, ma quello che molti non avevano notato e che a distanza di 10 anni sul Centre Court di Church Road era andata in scena una partita che non ha nulla a che fare con l’omologa di 10 prima. La finale del 1998 tra Sampras e Ivanisevic non se la ricorda nessuno, forse qualche nostalgico o al massimo appassionato cui piace essere informato prima di parlare. In questo articolo non si vuole fare un confronto sulla qualità dei 2 match sulla quale non ci sarebbero dubbi, ma piuttosto analizzare come l’evoluzione dei 2 match sia completamente differente. Vogliamo essere più bruschi: se si vuole parlare di Wimbledon bisogna aver visto le 2 partite. La prima, quella del 1998, è il trionfo del serve&volley, più serve che volley con un protagonista assoluto della specialità come Ivanisevic che sparava sempre a tutta. Tutti i set sono piene di discese a rete che procuravano punti, ogni tanto si vede un passante magistrale e molto più frequentemente un passante a rete. Gli scambi lunghi sono utopia. Il tennis Bim Bum Bam all’ennesima potenza. Inutile stare a discutere della finale del 2008 già abbondantemente trattata nel seguente articolo.

Statistiche generiche

Il primo step dell’analisi riguarda le statistiche generiche, ossia quelle disponibili subito dopo la partita e che non richiedono un’elaborazione particolare e che spesso appaiono in grafica dopo la conclusione della partita.

La % di ace di Ivanisevic è impressionante: 18%, ossia nel 18% dei casi in cui ha servito ha fatto ace. E’ altrettanto impressionante la % di doppi falli: 11.2%. Si sa che Goran non serviva mai una seconda, se mai una nuova prima, ecco spiegato questo numero folle. Federer e Nadal si attestano su numeri più umani con Roger al 10.3% nel conto degli ace; e c’era da aspettarselo date le qualità di grande servitore dello svizzero. 1% e 1.4% sono delle percentuali umane per quanto riguarda i doppi falli. Dal canto suo anche Sampras si difende bene e mette il 7.7% di ace e 5.2% di doppi falli. Il suo gioco al servizio non era così lontano dal rivale croato, ma sicuramente era meno esasperato.

Per quanto qualcuno non si ricorda bene Federer mise in campo 98 vincenti, 98. Anche questo numero è esorbitante e sorprende che sia sopra i 72 e 53 di Ivanisevic e Sampras anche se va considerato che nel 1998 si giocarono meno punti. Basta fare una proporzione per capire chi ha fatto meglio. Nel 1998 si giocarono 333 punti, 413 nel 2008. 98/413 = 0.237, 72/333 = 0.216, 53/333 = 0.159. Niente, non gira, Federer ha una maggiore % di vincenti rispetto ai punti giocati.

Stesso discorso vale per gli unforced. 66 per Federer e 41 per Nadal. Numeri altissimi rispetto ai 39 di Goran e appena 17 di Sampras. Ma veniamo alle proporzioni: 66/413 =0.159, 41/413 = 0.099, 39/333 = 0.117, 17/333 = 0.051. I numeri dimostrano che Pete è stato preciso molto più di tutti gli altri, e guardando la partita non ci sono dubbi, alla fine è Ivanisevic che ha fatto il buono e cattivo tempo.

Una statistica che passa spesso sottotraccia è la RPW, la Return Points Winner, in sintesi la % di punti vinti in risposta. Non ci vuole tanto a capire che Ivanisevic non sia un drago in risposta con il suo 27.7% di RPW, molto meglio Sampras con 34.3% che si staglia sopra Federer con 33.5% e Nadal con 32.8%. Grandi numeri di Pete che però approfitta tanto dei doppi falli del suo avversario.

Ci sono tanti numeri che dipendono dalla partita per cui servono a poco per evidenziarne il contrasto. L’ultimo dato significativo resta: 56.7% e 55.5% di prime in campo per i 2 bombardieri degli anni ’90 contro 67.7% e 74.3% di Federer e Nadal. Partita quella del 1998 che non ha visto la perfezione al servizio per i due protagonisti anche se poi compensano con la resa con la prima: 82.2% e 80.2% sono numeri di altri tempi. Sulla media il 73.5% e 69.8% dell’altra. Fa specie il 44.2% di Goran nella resa con la seconda, ed è lì che molto probabilmente il croato ha perso il match.

Serve Basics

Procediamo con statistiche un po’ più avanzate. Studiamo come sono stati vinti i punti con il servizio. Già ribadito in precedenza: poco importa sia la resa con la prima che quella con la seconda. Diventano più consistenti le % ace che ci dicono come Ivanisevic abbia messo 32 ace tutti con la prima, Sampras solo 12 di cui 1 con la seconda. Federer ha fatto registrare 20 ace, 0 con la seconda. Bene Nadal con un 5 ace di cui 1 con la seconda. Notiamo come Ivanisevic e Nadal però abbiamo giocato più punti al servizio rispetto ai loro avversari.

Sia il servizio di Sampras che quello di Ivanisevic hanno prodotto 0 unreturned a differenza di Federer che ha vinto 18 punti con un servizio vincente e Nadal 15. Le % di resa al servizio per i 2 bombardieri degli anni ’90 si spostano sugli errori forzati: sul servizio di Goran ben il 29% dei punti sono finiti con un forced, superiore Sampras con un 37%. Molto più diluite le % di Federer con 14 e Nadal al 17%. Differenza sostanziale al servizio. Lo dimostra anche l’ultimo parametro, ossia i punti che sono stati vinti dal battitore prima dei 3 scambi. Ivanisevic e Sampras vanno sul 53%, molto inferiori il 46% di Federer e il 31% di Nadal. Non sorprende per niente questo risultato. Si sa che quello era tennis Bim Bum Bam, e che Federer e Nadal scambiano molto da fondo soprattutto il secondo, ma il primo non scherza. La sua propensione per la rete era stata preponderante nei primi anni di carriera, diciamo attorno al 2003-2004, poi dal 2005 in poi Roger si è trasformato in un baseliner come tanti altri. Ma questo è un altra storia.

Serve influence

E qui gira. Il dato più significativo riguarda la serve influence ossia dopo quanti colpi si vince il punto al servizio. Si nota subito una sostanziale differenza. Ivanisevic vince i suoi punti al servizio con più di un colpo all’88.2%. Dopo 2 il suo rendimento crolla al 52.6% per poi risalire al 66.7% con + di 3 colpi. Si noti come dopo solo 6 colpi Goran non vince più un punto. Sampras ha delle % molto simili ma distribuite meglio. Ma anche lui dopo gli 8 colpi non vince punti con il servizio o sarebbe meglio dire: non ci sono scambi più lunghi di 8 colpi, argomento che verrà approfondito nel paragrafo successivo.

Federer e Nadal giocano un tennis molto più lento e che lascia tanto spazio agli scambi lunghi. Le % dei tennisti sono molto più diluite. Ci sono tanti scambi che vanno sopra gli 8, i 9 e i 10 colpi. Sopra i 10 colpi vengono vinti da Federer con la prima al 44.4% così come con la seconda. Nadal ha una % di realizzazione più alta: 57.1% con la prima e 66.7% con la seconda, e non c’è da stupirsi, chi ha visto la partita sa che quando lo scambio è andato per le lunghe Rafa ha vinto più punti rispetto al suo avversario.

Rally Length

Se la serve influence aveva posto l’accento su come si erano sviluppati i punti vinti al servizio maggiormente significativo è la lunghezza degli scambi tout court. E’ questo di gran lunga il parametro che differenzia i 2 tipi di tennis che non lesiniamo di chiamare 2 sport diversi. Dei 333 punti giocati nel 1998 ben 244 sono stati dall’1 ai 3 colpi. 85% stop. Quelli da 4 a 6 solo il 14% e si sono giocati solo 2 punti con +di 9 scambi. Numeri completamente diversi per la finale del 2008. Gli scambi tra 1 e 3 colpi sono “solo” il 58%. Più diluiti gli altri punti con un buon 21% tra 4 e 6, 11% tra 7 e 9, e un 8% sopra i 10 colpi che nella finale del 1998 non si sono visti. Gli altri numeri dipendono molto dai singoli tennisti per cui non fanno la differenza tra i 2 stili di giuoco, ma fanno specie gli 0 unforced per Ivanisevic e Sampras negli scambi sopra i 3 colpi. Numeri più umani per Nadal e Federer.

Net

Un’altra differenza sostanziale arriva dal giuoco a rete che si può distinguere in 2 tronconi: punti a rete e serve &volley, in entrambi c’è una netta differenza tra le 2 partite.

Net points

Innanzitutto cominciamo a definire le sigle:

  1. Wnr at net = Vincente a rete
  2. IndFvc at net = Forzato indotto da colpo a rete
  3. UFE at net = Non forzato a rete
  4. Passed at net = Passato a rete
  5. PsgSht indFcd = Forzato a seguito di un passante

Salta subito agli occhi la distinzione tra net points e net approaches. Sembrerebbero la stessa cosa, e se si guarda la partita del 1998 non ci sono dubbi, discorso diverso per il 2008: i punti a rete che non richiedono un colpo di approccio a rete sono molto più numerosi. In sostanza Sampras e Ivanisevic prima di andare a rete mettono in campo un colpo che fa presagire una conclusione a rete invece Federer e Nadal vanno a rete (quasi) sempre per chiudere il colpo, quindi senza nessun approccio.

Ivanisevic gioca 124 punti a rete e Sampras 136 (2 senza approccio) numeri infinitamente più grandi rispetto agli 85 di Federer e soli 33 di Nadal che pure hanno giocato molti più punti. Non è un mistero che il gioco a rete con gli anni sia diventato sempre più raro. Si noti come Federer giochi ben 85 – 65 = 20 punti a rete solo per chiudere, così come 33 – 23 = 10 di Nadal, invece Ivanisevic non va a rete senza un colpo di approccio.

Serve and volley

Per anni ce l’hanno menata con la storia che Federer fosse un serve&voller. Niente di più sbagliato. E lo dimostra la parte finale di questa analisi. Incredibilmente Sampras e Ivanisevic seguono quasi sempre il servizio per andare a chiudere a rete. Sia sulla prima che sulla seconda. Stranamente è Goran a non seguire il servizio a rete per 34 volte contro le sole 11 + 3 = 14 di Sampras. Il croato va sempre a rete: ha 0 punti giocati senza serve&volley sulla seconda.

Quanti serve&volley ha messo in scena Federer? 4, solo 4 e tutti con la prima. Nadal si difende (si fa per dire) con 2, ma sono nulla, inesistenti rispetto a quelli della finale del 1998. Da qui deduciamo che Roger, nonostante sia stato spesso accostato a Sampras, da un certo punto in poi della carriera ha iniziato a giocare a Wimbledon come tutti gli altri, potremmo definirlo un attaccante da fondo, ma mai serve&voller.