ATPStats & AnalysisUltimi articoli

Non ho l’età, non ho l’età, per batterti, non ho l’età

Da diversi anni a questa parte è in voga il conflitto tra vecchi e giovani. Tutti i dati sono concordi nel constatare come l’età media dei giocatori che entrano in top 100, che vincono il primo torneo, che battono un top 10 sia in continuo aumento. Per iniziare l’indagine partiamo da un grafichino semplice che è disponibile in tanti siti ma che dà subito il focus sull’argomento che vogliamo sviluppare.

Il grafico riporta l’età media dei vincitori dei tornei ATP (del circuito maggiore) a partire dal 2005. Tranne qualche piccola eccezione è possibile constatare una tendenza al rialzo netta che in 10 anni ha portato l’età media dei vincitori da 24 anni circa a 29 nel 2015. Nel 2016 c’è stata una piccolissima inversione, ma è solo un dato, per riscontrare una vera inversione ci vorranno altri 2-3 anni.

Ma il nostro gioco non è questo. Perché? Semplice, tutti hanno focalizzato le indagini sulla media, sulle tendenze e sulle prime volte, ma se mettiamo uno contro l’altro un vecchio contro un giovane chi ne esce vincitore? E’ solo un gioco ma questo H2H ci dirà molte cose su come si sviluppa una stagione.

La stagione presa in esame è quella del 2016, ma l’indagine si può estendere a tutta l’era Open e non solo. Partiamo dal livello massimo, gli Slam.

Grande Slam

Delle canoniche 127 x 4 = 508 partite che ci si aspetterebbe, quelle concluse sono 505 quindi 3 walkover: il famoso Granollers-Nadal al Roland Garros che non si è giocato per colpa dell’infortunio di Rafa al polso, il ritiro di Kukushin a Wimbledon che non si ricorda nessuno prima di incontrare AGUT e quello di Vesely agli US Open prima di incontrare Djokovic. Ben 21 sono finite con il ritiro di uno dei giocatori. Le partite con il walkover non vanno conteggiate, mentre è prassi considerare pure le partite finite per ritiro perché basta giocare un 15 perché il risultato sia registrato. Ne sanno qualcosa le agenzie di scommesse.

La partita con maggiore differenziale tra l’età del vincitore e quella dello sconfitto è stata quella tra Karlovic e Coric a Wimbledon. Ivone ha vinto all’età di 37.35 anni contro i 19.63 di Borna, ben 17.72 anni di differenza. L’inverso di questa partita a livello Slam è stata quella tra Alex Zverev e Stefan Robert che ha visto vincitore il giovane tedesco all’età di 19.11 anni contro i 36.04 del francese. Differenza = 16.93 che in valore assoluto è minore della sua omologa.

Il vincitore più vecchio di una singola partita è sempre Karlovic che agli US Open ha battuto Donaldson nel 3° turno all’età di 37.54 anni (Donaldson aveva solo 19.91 anni). Il vincitore più giovane è Omar Jasika che ha vinto contro Illya Marchenko al primo turno dell’Australian Open all’età di 18.68 anni. Per la giovane promessa australiana si tratta dell’unica vittoria stagionale e in carriera nel circuito maggiore.

Ok. Questi sono i picchi, ma chi vince nello scontro generazionale? Nelle 505 partite completate 259 sono state vinte dal “più vecchio” ossia quello che è nato prima anche se di un giorno solo, 246 quindi vanno ai più giovani. Non un netto punto per gli anzianoni, ma un bel +13 per loro. 1 a 0 per i vecchi.

Masters 1000

Nei 9 Masters 1000 della stagione “solo” 5 partite non si sono giocate e concluse quindi con un walkover. Qui è un po’ difficile (si fa per dire) risalire subito al numero di partite perché ogni torneo ha un tabellone a se stante e diverso come impostazione. Ci sono i 96 giocatori che partecipano ai Masters 1000 di Indian Wells e Miami, fino ai 48 di Bercy. Inutile perdersi in calcoli inutili che potreste fare benissimo voi, diciamo subito che le partite giocate (compresi i ritiri) sono in totale 562.

La partita che con maggiore differenziale di età vede ancora Karlovic come protagonista nella sezione vecchi vincitore a 37.43 anni contro Taylor Fritz di anni 18.75 al primo turno della Rogers Cup in Canada. La differenza di età è di 18.67 anni che supera quello dell’omologo del livello Grande Slam (17.72).

Capovolgendo ancora i parametri scopriamo che Stefan Robert è ancora il protagonista in negativo con la sua sconfitta al primo turno del Masters di Shanghai. Robert aveva 36.42 anni al momnto della sconfitta con Fritz di 18.96 anni, differenza = 17.46 anni, inferiore in valore assoluto alla sua inversa della categoria ma superiore all’omologa della categoria superiore (16.93).

La palma del più vecchio vincitore va ancora ad Ivo Karlovic che ha sconfitto a Bercy Lajovic. Ivo al momento della vittoria aveva 37.7 anni. Supera l’omologo Slam, ma qui è solo una questione cronologica: semplicemente il Masters di Paris-Bercy si è giocato dopo tutti gli Slam così c’è stato modo per qualche anzianone di vincere una partita da record di età.

Il vincitore più giovane è la wildcard canadese Denis Shapovalov che a sorpresa nel primo turno del Masters del Canada ha battuto Nick Kyrgios. Denis aveva 17.29 anni. Con questa età il monomane vincitore del Torneo di Wimbledon junior raggiunge record ben più importanti di quelli stagionali, infatti era dai tempi di Rafael Nadal nel 2003 che un giocatore così giovane non battesse una testa di serie in un Masters. Allora Rafa sconfisse Albert Costa (tds 4) a Monte Carlo all’età di 16.87 anni.

Ok, abbiamo capito, ma il nostro giochetto? Arrivo subito: 264 vittorie per gli anziani e 298 per i giovani. Incredibile rimonta della giovine compagine tennistica e +34 per loro. 1 a 1 e palla al centro.

ATP 250 e ATP 500

Altre categorie ma stesso gioco.

  • Maggiore differenziale di età: 2° turno Stockholm Open, Ivo Karlovic (37.66 anni) batte Mikael Ymer (18.12 anni). Differenza = 19.54. Record di tutte le categorie
  • Maggiore differenziale vincitore giovane: 2° turno Acapulco, Taylor Fritz (18.33 anni) b. Victor Estrella Burgos (35.58 anni). Differenza = 17.24.
  • Vincitore più vecchio di una partita: 1° turno Tokyo, Radek Stepanek (37.87 anni) b. Stefan Robert (scontro tra vecchi)
  • Vincitore più giovane di una partita: 1° turno Amburgo, Louis Wessels (17.88) b. Stefan Robert

H2H? Vecchi 777 match vinti, giovani 750 match vinti. 2 a 1 per i vecchi.

Lo scontro finale

Rullo di tamburi. Trtrtrtrtrtrt. Chi vince lo scontro generazionale? Inutile pensare che sommando i numeri ottenuti potete avere la soluzione perché mancano le partite delle Finals 😛

Considerando le partite completate dell’ATP World Tour 2016 vincono per 1311 a 1298….i vecchi. Ebbene sì, un +13 che dimostra, NIENTE. Non dimostra niente. Nel circuito c’è una sostanziale parità tra giovani e vecchi negli scontri diretti. Non è certo quell’1% a spostare la bilancia, considerando che molto spesso le wildcard vengono assegnate a giocatori giovanissimi che devono farsi le ossa e perdono inevitabilmente contro un giocatore anche mediocre ma più vecchio.