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ATP Halle 2018: Tabellone. Federer a caccia della sua decima

Dopo la grande abbuffata del Roland Garros si comincia a parte di piccolo-medio tennis con il torneo di Halle, promosso ad ATP 500 dal 2015 e che, come tale, pone sempre dei limiti molto stringenti nei confronti dei tornei della categoria superiore, i Masters 1000, anche per colpa del concomitante Queen’s con cui si divide le fortune dei tornei in preparazione a Wimbledon. Federer ritorna al numero 1 dopo la vittoria tirata su Kyrgios e dovrà difendere necessariamente il titolo in Germania a causa della cambiale (non a caso) in scadenza della vittoria dello scorso anno. Per lui tabellone abbordabile e con solo uno Zverev mai ispirato sull’erba unico giocatore in grado di impensierirlo, però solo in finale.

Parte alta

Tolta la bruttura dei bye, che magari sono comprensibili, ma fino ad un certo punto nei tornei Masters 1000, ma non in un tabellone 32 like che diventa a 28, si torna al normale format di draw 32 in cui tutti devono giocare lo stesso numero di partite per vincere.

Federer farà il suo esordio, il più tardi possibile, contro l’indrocarburo Bedene, di cui non si hanno notizie su erba, che al massimo può prendere fuoco, ma deve essere proprio secca secca, una terba insomma. Pazzo Benoit potrebbe essere l’incognita del caos nel secondo turno. O Paire perde malamente oppure dà spettacolo, non ci sono viene di mezzo. Tutto questo Johnson permettendo, chiaramente. È Pippo Kohlschreiber il prescelto per i quarti di finale. Il teutonico che odia il cemento, ma fuma erba e cammina sempre  sul rosso, potrebbe essere già un’insidia per il nuovo (si fa per dire) numero 1 del mondo. Per il resto solo robaccia come Jaziri, Ebden (SE) e Fucsovics, tutti tagliati fuori senz’appello.

Dall’altra parte del tabellone c’è Dominic Thiem che stranamente si è riposato una settimana e non ha giocato a Stoccarda. Incredibile. La finale di Parigi si è fatta sentire sulle gambe. È lui la tds 3 ed esordisce contro uno Q o un LL. Forse al secondo turno ci sarà Marterer che è stato, a suo modo, protagonista al Roland Garros e sarà ricordato per sempre negli almanacchi che parleranno delle 11 meraviglie di Nadal a Parigi. È da tanto che non si vede Sugita, il Nishi 2.0, quindi…escluso a priori. In mezzo a Q di qua e di là si erge il pulcuno Pouille che ha fatto bene in quel di Stoccarda. Sconfitto solo da Raonic in semifinale. Occhio però, perché c’è Zizzi al primo turno. Il nuovo Federer, che sarà come Federer, ma che, come Federer, stenta nei primi anni dappertutto, soprattutto su erba. Sembra il clay la sua superficie preferita, come lo era per Roger fino 20° anno di età e alla vittoria storica con Sampras nei prati del SW19.

Parte bassa

Sembra molto più pieno di insidie il tabellone di Zverev che non è uno specialista dell’erba, però è l’unico che potrebbe tirare fuori il coniglio dal cilindro, in un torneo che lo vede giocare in casa, anche se si sa che il calore dei tedeschi non è come quello dei napoletani. Per Sasha c’è Coric al primo turno. Borna, mai esploso. Sicuro derby teutonico in Westfalia o contro il Millennial Molleker, che non è né un personaggio di Star Trek né Star Wars, o contro Gojowczyk (nessuna paura se non riuscite a leggerlo, basta la parola). Forse, ma dico forse, ci dovrebbe essere Gasquet nei quarti di finale. Un Gasquetta che sta facendo faville a s-‘Hertogenbosch, forse uno dei pochi palcoscenici in cui può esprimere il suo mai espresso potenziale. Per Richard c’è Florian Mayer all’esordio. Flo, vincitore dell’edizione 2016 sui sacri prati di…no, quale sacri?! Vincitore al Gerry Weber Open nell’anno degli zeru tituli di Federer. In questo trambusto molto nerd potrebbe sorgere il redivivo Seppi, già finalista nel 2015. Per l’azzurro una Q al suo esordio.

La testa di serie numero 4 è niente meno che Roberto Bautista Agut, specialista dell’erba. Per lui c’è Struff al primo turno. Difficile prevedere il secondo turno. O Arciere o Sousa. Mah. A tenere il picchetto dall’altra parte del draw c’è Nishikori, altro specialista. Per il giapponese c’è una Q. Molto più probabile che passi Mischa Zverev che potrebbe avere la meglio su Khack. Quarto di finale più probabile: Nishi-Agut…erba di casa mia..!

Probabilità di vittoria secondo Tennisabstract.com

  1. Roger Federer: 35.7%
  2. Alexander Zverev: 20.7%
  3. Dominic Thiem: 9.5%
  4. Kei Nishikori: 8.0%

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