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Wimbledon 2017: Analisi tabellone, Murray pesca Nadal, Djokovic-Federer solo in semifinale

Lunedì parte la 131a edizione dei Championships, nome che molto arrogantemente si attribuisce il Torneo di Wimbledon perché quello giocato nel distretto SW19 di Londra è ritenuto Il torneo per eccellenza, una sorta di campionato del mondo con la racchetta.

Wimbledon arriva dopo 3 settimane dall’altro Slam, il Roland Garros, dominato in lungo e in largo da Rafael Nadal. Se fossimo nel golf non ci sarebbero dubbi su chi dare favorito per il torneo di Londra, ma il passaggio da terra battuta a erba cambia completamente le carte in tavola. Cambia perché ci sarà Federer, assente per tutta la stagione sul clay, che parte favorito dopo aver vinto per la 9a volta il torneo di Halle ed essendo l’unico erbaiolo rimasto in circolazione con qualche titoletto pesante vinto da inizio stagione a oggi. Nadal dal 2012 a oggi ha un pessimo rollino di marcia e famose sono le 4 uscite contro i “three digits player, ossia i non top 100 come Rosol, Darcis, Kyrgios e Brown. Quest’anno parte con Millman, numero 113 del mondo, continuerà questo trend? Appena dietro ci sono Andy Murray che potrebbe abdicare dal trono ATP ai danni di Nadal, Djokovic e, perché no, di Wawrinka. Le esibizioni saltate ad Hurligham non sono un buon segnale e i problemi all’anca tengono con il fiato sospeso una Nazione che si riscopre britannica pur mantenendo il suo english aplomb. Nole ha vinto il torneo di Eastbourne, torneo martoriato dalla pioggia ma che grazie ai bye ha permesso con le sole 4 partite vinte di sollevare il trofeo. Il 3 volte campione è chiamato ad una prova di riscatto che senza dubbio arriverà.

Chi ha pescato meglio? Djokovic, secco. Bhè, non è tanto difficle scriverlo, ma è tanto difficile spiegare perché si arriva a questa assunto. Ci sono tanti e tanti calcoli con algoritmi particolari che tengono conto di tutto: ranking, ELO, H2H, propensione alla superficie e tanto altro, meglio tralasciare questo particolare e andare a scandagliare il tabellone sezione per sezione.

Quarto di  finale Murray-Wawrinka

Andy Murray esordirà come di consueto sul Centre Court alle 13 GMT di lunedì, le 14 in italiana, come detentore del titolo. Per lui c’è il lucky loser Alexander Bublik, kazako. Ora lucky loser ed Andy non vanno tanto d’accordo visto che è stato proprio un ripescato a batterlo al Queen’s: Jordan Thompson, ma qui è un’altra storia. Nel secondo turno dovrebbe arrivare lo specialista dell’erba in tutte le sue accezioni possibili Dustin Brown che ha il suo cavallo di battaglia in questa superficie, per il resto: terra battuta e cemento, indigesti. Il terzo turno è un terno al lotto, difficile se non impossibile individuare l’avversario di Sir Andrew. Il numero vicino al player dice Fognini tds 28, ma ci possiamo fidare del Fogna, figlio di Fufo e fratello di Fufa? Sull’erba. Mah, diciamo che neanche gli altri sono dei fulmini di guerra così il Fogna Nazionale è preferibile al gruppetto hippie formato da Vesely – protagonista di un ottimo torneo lo scorso anno – un Roscoe Tanner dei nostri tempi. Sembrano tagliati a priori Tursnov e Marchenko. Nell’altro spicchio della sezione gruppo eterogeneo, che più eterogeneo non si può. I vertici sono rappresentati da Kyrgios e Pouille. Il pulcino ha la tds più alta e sulla carta è favorito avendo vinto un titolo a Stoccarda sull’erba, titolo che doveva essere di Federer, sia chiaro. Per lui al primo turno c’è Jaziri che non si capisce come riesca a passare la revisione dati i suoi evidenti handicap soprattutto a livello atletico. Affascinante lo scontro tra Denis Shapovalov, wildcard, che dopo la pallata ad un giudice di sedia si “sente cambiato“, impegnato contro il semifinalista del 2013 Janowicz troppo presto etichettato come futuro campione, troppo presto rietichettato come bidone. Elogia della follia al potere. In questo spicchio dovrebbe avere la meglio l’austrolopiteco Kyrgios sempre alla prese con dei problemi esistenziali ondivaghi che non gli permettono di esprimersi al meglio, ma confidiamo in lui. Pierugo per lui nel primo turno e poi il vincente tra Benoit Paire e Dutra Silva, se mai ci sarà un vincente che uscirà da questo incontro. Così il crash Kyrgios-Pouille sembra inevitabile e il vincitore andrà a sfidare Murray. Andy preferisce Lucas sull’erba, ma Nick da un passivo di 0-5, l’ultimo proprio sull’erba dei Championships. Quindi tutto facile sulla carta per Murray che dovrebbe arrivare facile ai quarti di finale.

Stan Wawrinka è chiamato alla Storia, a completare un Career Grand Slam che avrebbe del clamoroso. La cabala è dalla sua, ma la quarta gamba del career, quella sull’erba sembra la più difficile per il campione svizzero. Esordio per lui contro Medvedev che ha ben figurato con Djokovic ad Eastbourne. Grande braccio, grande potenza, ma poca precisione. Impronosticabile secondo turno dove ci potrebbe essere Tommy Haas pronto a ritoccare i record di longevità del torneo e non solo. Dirimpettaio a Stan c’è Verdasco che finalmente dopo tanto tempo è una testa di serie e non solo la mina vagante, molto vagante. Nando ed erba, mai amati. Potrebbe subito patire da un generoso Kevin Anderson capace di andare avanti 2 set a 0 contro NOLE nel 2015 per poi disintegrarsi la carriera. Sembrano spacciati Seppi e Gombos, ammesso che si sappia chi sia quest’ultimo. Jo Tsonga sembra quello che ha pescato meglio e nonostante abbia avuto una stagione altalenante con qualche torneino vinto qua e là e altrettante debaclé, per lui l’erba non è un problema. Facile esordio con la wildcard locale Norrie. Secondo turno altrettanto easy con Bolelli o Lu. Nel terzo turno ci dovrebbe essere l’eroe del 2016 SQN1 che forse ha esaurito i coupon di miracoli datogli dal Genio della Lampada. Facili per lui l’esordio contro Fabbiano per poi scontrarsi o con Charlie Berlocq o Basilashvili. In questa sezione tutto porta a Stan vs Tsonga. Ma stiamo parlando di 2 giocatori che non danno nessuna garanzia.

Quarto di finale Nadal-Cilic

Nadal, testa di serie numero 4 a causa dell’output dell’algoritmo verde, ma numero 2 del mondo, come già accennato esordirà contro John Millman, australiano con un protected ranking. Facile sulla carta, ma solo sulla carta. Nel secondo turno ci dovrebbe essere un anonimo Donald Young, o Denis Sunglasses Istomin giustiziere di Nole a Melbourne. Variopinto è il gruppone che si incrocia con il campione spagnolo nel terzo turno. Ci dovrebbe essere Khacanov, tds 30, ma pare ancora troppo giovane e inesperto per dare garanzie sull’erba. Ma gli altri non è che siamo messi meglio. Sembrano spacciati a priori i vari Monteiro, Whittington e Kuznetsov. Rafa “fortunato” perché nell’altro spiccio ci sono “specialisti” ma con poco potenziale nel 3 su 5. Gilles Muller guida il carrozzone con la tds 16 data sempre dall’algoritmo famoso che di fatto ha premiato maggiormente il tennista lussemburghese. Per lui al primo turno l’ungherese Fucsovics, wildcard discutibile. Si ripresenta l’incubo nadaliano impersonificato in Lukas Rosol che è riuscito a passare i tre turni di qualicazione. Per lui Laaksonen, svizzero che dovrebbe prendersi sulle proprie spalle l’eredità di Federer e Wawrinka. L’altro vertice della section è Ivo Karlovic, come Haas chiamato a ritoccare i record di longevità. Bedene all’esordio per IVO. Secondo turno naif o contro Olivo o Zum Zum. A conti fatti questo è un tabellonissimo per Nadal, ma più che degli avversari Rafa deve preoccuparsi della sua condizione sia fisica che mentale.

Nishikori guida la sezione 4, ma tutti sono pronti a scommettere su un suo ritiro, d’altronde i risultati degli anni passati parlano chiaro. Peccato per il nostro Cecchinato che si becca proprio il nipponico in un match che dovrebbe essere senza storia. Sushi guida un quartetto toponomasticamente affascinante. Ci sono Gojowczyk, Copil, Stakhovsky e Benneteau. Chissà che non sia proprio il difensore dei diritti dell’uomo Sergey ad avere la meglio e magari ad avere la meglio anche contro Sushi. Per lui al terzo turno ci dovrebbe essere AGUT che esordisce contro Haider-Maurer, nome ricorrente in passato di cui però in questo ultimo periodo se n’erano perse le tracce. La sorpresa di questa edizione di Wimbledon potrebbe essere Cilic dato da molti come possibile outsider. Però per lui non c’è un esordio molto facile. Pippo Kohlschreiber non è un buon cliente per un primo turno Slam su erba. Così come non lo l’eventuale scontro contro Floryan Mayer nel secondo. Paradossalmente è il terzo turno sulla carta ad essere facile per il campione degli US Open 2014 che dovrebbe incontrare Johnson. Scartati a priori i fari Kicker, Bagnis e Albot.

Quarto di finale Federer-Raonic

Inizia contro Dolgopolov la ricorsa all’ottava per Federer che dopo tanti anni si presenta a Church Road da favoritissimo. Tabellone abbastanza agevole per lui lanciato verso la vittoria. Affascinante potrebbe essere la sfida di secondo turno contro Tsisipas che rievoca la sfida con Sampras del 2001 e un ipotetico cambio della guarda che…non ci sarà. Scontato anche il terzo turno contro il più grande dei fratelli Zverev, Mischa, pesantemente battuto in Australia in una classica non partita. Inutile approfondire gli altri in tabellone di cui citeremo solo i nomi, anzi i cognomi: Tomic, Kukushkin e Daniel. Al quarto turno, se si dà una svegliata, ci dovrebbe essere Greg Dimitrov, con tabellone medio/basso per lui. Nella prima partita sarà impegnato contro Schwartzman che con l’erba ha un rapporto conflittuale al limite dell’inesistente. Easy second round con o Ward, o Baghdatis già tagliati in partenza. Le proiezioni danno come possibile avversario del terzo turno John Isner sempre a caccia di record qui a Wimbledon ma che non riguardano vittorie, ma solo durate. Spacciati in partenza i vari Fritz, Sela e Granollers. Questo ci porta ad uno scontato Dimitrov-Federer negli ottavi ed uno scontato passaggio del turno da parte dello svizzero.

Dopo la finale dello scorso anno tenta di fare meglio Milos Raonic anche se da allora non ha combinato un granché, anzi. L’erba di Wimbledon dovrebbe dargli maggiore forza e sicurezza ma pochi sono pronti a scommettere su di lui che però ha un onestissima tds numero 6. Per lui al primo turno c’è Struff. Insidia non da sottovalutare al secondo turno con Mahut preferibile a Youznhy. Il terzo turno sulla carta risulta più agevole del precedente con capolista Ramos Vinolas, mai stato erbaiolo. Ci potrebbe essere Thompson, molto difficile un Travaglia o un Rublev. Nella stessa sezione del campione canadese c’è Alex Zverev, anche se la sua partecipazione è in dubbio. Il campione di Roma deve dimostrare che non è stato solo un fuoco di paglia e la sua rincorsa al titolo parte da Donskoy giustiziere di Federer a Dubai poi scomparso. Facile anche il secondo turno contro o l’arciere Haase o Tiafoe. Nel terzo turno dovrebbe esserci Jack Sock impegnato con il qualificato cileno Garin. Spacciati in partenza Ofner (sì, ma chi è?) e Bellucci. Questo ci porta ad uno scontato Raonic ai quarti di finale ad una semifinale scontata per Federer che non avrà problemi a sbarazzarsi del montenegrino trapiantato nel Nord America.

Quarto di finale Djokovic-Thiem

Chiude il tabellone Novak Djokovic ringalluzzito dalla vittoria ad Eastbourne senza aver perso un set, la 15a della carriera. Percorso non semplice per lui, ma solo perché ci sono nomi altisonanti sul suo cammino, ma nella pratica hanno ben poco da sperare con un ritrovato Nole. Primo turno contro Klizan che con l’erba non va proprio a nozze. Secondo turno molto anonimo o con Pavlasek o Escobedo. Mah. Nella terza partita dovrebbe arrivare Del Potro, ormai un fantasma che si aggira per il circuito ATP, dato come sicuro protagonista del 2017 ma assente ingiustificato. Potrebbe tirare fuori la sorpresa proprio qui a Church Road memori della splendida sfida con Nole del 2013 che di fatto assegnò il titolo a Murray, ma questa è un’altra storia. Nessuna chance per 4K, Gulbis (?) e Estrella Burgos, terzetto fantastico. Dall’altra parte del balcone c’è Monfils con cui ha un H2H molto equilibrato di 14 vittorie a 0. Gael parte il suo show sicuramente includente con Brands, qualificato, poi Edmund al secondo turno (Alex Ward è messo lì solo per i record). Terzo turno al 99% con Feliciano Lopez vincitore al Queen’s. “King of Queens” che dovrà vedersela con Mannarino e poi o con Sugita o Klein. Tutto questo si traduce in un facile quarto di finale per il 12 volte campione Slam.

Picchetto d’onore per Dominic Thiem che guida forse la sezione più disperata. Per lui Pospisil al primo turno. Ora non si sa che considerare Domenico un tennista di primo livello e che quindi andrà avanti o il solito che dopo un buon Roland Garros fa schifo a Wimbledon. Ci affidiamo alla razionalità e scegliamo la prima opzione. Quindi…Simon al secondo turno per lui e al terzo? Boh. Lorenzi *risata da sit-com americana* dovrebbe arrivare al terzo turno a Wimbledon. Se non lui, chi? Zeballos, Donaldson, Tispy? Impossibile prevederlo. Vuoi vedere che Muster 2.0 l’ha indovinata? Completa questo splendido quadretto il duo Gasquet-Berdych teste di serie a caso. Affascinante sfida al primo turno tra Overgrip Man e Ferrer che ci dirà chi è più finito tra di loro. Al secondo turno sfida con o Darcis e Berankis (il primo è più conosciuto per ovvi motivi). Tommasino parte contro Chardy per poi scontrarsi o con Chardy o Harrison. Dopo l’analisi di questo gruppo possiamo dire con certezza che non uscirà da qui il vincitore di questa edizione di Wimbledon.

Percentuali di vittoria secondo tennisabstract.com

  1. Novak Djokovic 35.8%
  2. Andy Murray 30.8%
  3. Roger Federer 23.7%
  4. Rafael Nadal 4.2%

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