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TML Stats: Le statistiche della settimana, Newport e Umago

In una settimana in cui si giocano pochi tornei importanti si ha sempre il tempo per registrare nuove statistiche e nuovi record. Ormai va sempre più di moda considerare l’età dei vincitori e finalisti dei tornei dato il grande successo degli over 30 e allo stesso tempo il fiorire degli under 21 che per venderli meglio vengono chiamati Next Gen.

Newport

L’ultimo torneo su erba della stagione è un mix di nostalgia e brutta gente. Dopo Wimbledon nessuno si sente di andare negli States a giocare un torneo su grass superficie ormai sempre più obsoleta e in vita solo grazie a Wimbledon. Si gioca nella città della Hall of Fame e questo dà modo a tanti si rispolverare vecchi nomi, prendere un drink e dire:”Eh, io questo lo conoscevo, abbiamo gioca 1 set nel 1959…“. Ma il torneo vero e proprio non ha nessuna stella, così John Isner ha potuto fare man bassa dei suoi avversarsi, che chiamarli tali è già un’impresa. Isner riesce a vincere l’ATP 250 senza fronteggiare nessuna palla break così come aveva fatto Tommy Haas a Memphis nel 2007 anche se il tedesco aveva affrontato avversari un po’ più tosti, come Andy Roddick in finale, tra l’altro questi inserito nella Hall of Fame classe 2017 con uno solo Slam vinto in carriera: ma stiamo scherzando??? Se non hai minimo 10 Slam non vai da nessuna parte.

Umago

Umago non ha la stessa tradizione di Newport, ma già disputare l‘edizione numero 28 di questo evento è un grande traguardo. La città croata è vicinissima all’Italia per cui attira molti spettatori del Bel Paese e anche qualche tennista professionista nato in questa Nazione. Così ad Umago ci sono stati ben 3 giocatori italiani ai quarti di finale: Paolo Lorenzi, Alessandro Giannessi e Fabio Fognini. Giannessi era alla prima semifinale ATP della carriera. Paolo e Alessandro hanno passato il turno e si sono affrontati in semifinale, la 20a tra giocatori italici in una semfinale di un torneo ATP. Tra il vecchio e il bambino è passato il vecchio che però poi ha perso in finale contro un giovanissimo. Andrey Rublev ha battuto Lorenzi in finale. La partita ha fatto registrare diversi record come: maggior differenza di età tra i 2 finalisti, vincitore più giovane del torneo, vincitore teenager, il 2° del 2017 dopo Alex Zverev. La differenza di età è la più alta in finale dai tempi della sfida tra Andre Agassi e Rafael Nadal nel Masters del Canada del 2005. Rublev ha vinto il torneo da lucky loser dopo aver perso contro Attila Balázs e grazie al  ritiro di Borna Coric. E’ l’8° a riuscirci in era Open.