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Nole, Uno e Trino

Ormai il dominio di Djokovic è sotto l’occhio di tutti. Dopo le pessime sensazioni avute nel post-Roland Garros 2016 c’era la seria probabilità che “quel” Nole non si ripresentasse più. Eppure, dopo la finale persa al Queen’s con match point a favore c’è stato un cambiamento di rotta diremmo quasi epocale. Il Roofgate è stato una Sliding Door che non si dimentica e da lì in poi è stato sempre e solo NOLE. Da Wimbledon 2018 fino a oggi ha percorso sentieri a lui già conosciuti, questo ci stimola a fare una ricerca su 3 periodi molto simili e per questo stuzzicanti dal punto di vista statistico. L’oggetto dell’analisi sarà il periodo che va Wimbledon fino all’Australian Open successivo.

Titoli

Sembra un approccio banale, ma non lo è. Andare a guardare i titoli dà subito una prima impressione di “quanto pesi” questo spicchio di stagione. A questo punto non rimane che scomodare la “GOAT Theory”, d’altronde è stata espletata bene, per cui…perché non usarla? Il punto di riferimento essenziale potrebbe essere benissimo l’articolo che parla del paragone tra i titoli vinti da Federer e quelli vinti da Connors. Quell’articolo paragonava 2 tennisti di epoche differenti e di conseguenza le implicazioni/differenze erano molte più sostanziose. Qui ci sono ma sono appiattite perché il tennista in oggetto è sempre uno e ovviamente gioca sempre in un’epoca. Un’ulteriore semplificazione deriva dall’equivalente numero di Slam, una condizione necessaria per paragonare spicchi di stagione di un solo tennista, semplicemente perché avere anche 1 solo Slam in un ridotto intervallo temporale premierebbe senza se e senza ma il periodo in cui c’è quello Slam supplementare. Allora come procedere? Qui ci viene in soccorso in concetto di Vector Clock, usato nei Sistemi Distribuiti per stabilire quale evento viene prima di un altro. In questo caso il concetto di “prima” viene sostituito da quello di “superiore” che, se facciamo uno sforzo di astrazione non tanto difficile, sono dei concetti equipollenti. In sintesi, l’idea del Vector Clock ci dice che se per ogni x appartenente ad un vettore A nella posizione i è maggiore (o maggiore uguale) al corrispondente elemento della stessa posizione di un vettore B allora A > B.

in questo caso particolare abbiamo il vettore A =[3, 0, 1, 0, 0], B = [3, 1, 2, 1. 1] e C = [3, 0 ,2 ,0 ,0]. Cerchiamo di paragonare di vettori:

  • A e B: 3 = 3, 1 > 0, 2 > 1, 1 > 0, 1 > 0. Questo significa che sicuramente B > A e di conseguenza lo spicchio di stagione che va da Wimbledon 2015-Australian Open 2016, come titoli, è superiore al corrispettivo Wimbledon 2011-Australian Open 2012.
  • B e C: 3 = 3, 1 > 0, 2 = 2, 1 > 0, 1 > 0. B è superiore anche a C.
  • A e C: 3 = 3, 0 = 0, 1 < 2, 0 = 0, 0 = 0. Quindi C > A.

Sembra incredibile questo primo confronto. Tutti ricordano quel Nole del 2011 che andò poi a vincere in Australia nell’epica finale con Nadal. Però i titoli minori sono mancati, anche a causa di un calo di forma dovuto ad una stagione estenuante combattuta con grandi avversari con la rinuncia a Shanghai e un pessimo Masters. Sembra strano ma l’ultima versione di Djokovic in questi primi numeri risulta superiore a quel Djokovic.

Per non essere incoerenti e dare credito all’algoritmo ranking oriented non ci si può esimere dall’applicarlo nella sua interezza. E abbiamo:

Ranking puro

Il primo passo scontato è quello di guardare al semplice ranking:

Facile prevedere che il 2015-2016 sia superiore agli altri periodi. Il dubbio riguardava il confronto tra 2011-2012 e 2018-2019. In questo caso vince il secondo intervallo. A pesare è il Masters 1000 vinto in più.

Ranking con anti-sfasamento

È d’uopo usare lo sfasamento per paragonare periodi distanti. Ha poco senso farlo con anni contigui. Però la differenza c’è, anche se, come è facile immaginare, un titola variazione dei coefficienti anti-sfasamenti non può colmare il divario che qui ha come passo minimo un 250.

 

Ranking puro modificato

Il ranking puro modificato conferma quando già è stato esplicato. Essendo fisso il numero di Slam in tutt’e 3 gli ambiti la proporzione variabile tra Slam e tornei cambiano i numeri ma non la sostanza.

Ranking anti-sfasamento modificato

Anche qui non ci sono sorprese. Cambiano i numeri, ma le proporzioni sono sempre le stesse. I coefficienti anti-sfasamento sono solo leggerissimamente diversi. Un grande traguardo, se ci pensiamo, del tennis mondiale che finalmente con gli anni si sta assestando sempre più verso uno schema ricorrente e per questo sempre più condiviso e anche aperto sempre ai cambiamenti.