Grande Slam

Djokovic e la grande storia

Non ci sono dubbi che Nole sia già tra i grandi della storia del tennis a prescindere da quello che farà da qui a fine carriera. La citazione con Lendl ci sta però bisogna considerare anche il momento storico in cui sono trovati a vivere Nole e Lendl. Negli anni ’80 non c’era tutta questa informazione e le statistiche non erano così reperibili come adesso grazie alla TV in primis che oggi trasmette praticamente tutto e internet che con il web 2.0 permette di fare delle analisi impensabili ai tempi di Borg, Mac, Connors e Lendl. In più oggi aggiungi i social network che amplificano tutto ed ecco che Nole è già leggenda, più di quanto lo fosse Lendl a parità di risultati, anche se in alcune statistiche sembra irraggiungibile e mi riferisco alle vittorie complessive dei tornei ATP (a cui si potrebbero aggiungere anche quelli fuori dei 2 circuiti, ma è meglio lasciarli fuori). Poi le analisi e le emozioni con gli anni verranno sempre rivalutate: oggi ci sono molti hater di Nole, Nadal e Roger…ma più passerà il tempo e più chi ha vissuto questi tempi placherà il suo “odio” per chiunque sia il rivale del momento e ricorderà, quando ci saranno altri protagonisti che si presenteranno sulla scena del tennis mondiale, con nostalgia questi momenti. Però quello che mi fa più paura è che ci sarà un certo revisionismo storico che terrà conto di nuovi parametri che magari oggi sono ignari che cercheranno di “pesare” la carriera di un tennista non tenendo conto del momento storico in cui ha giocato. Come oggi noi consideriamo fondamentale la vittoria di Slam e più in basso in un M1000, in futuro magari nasceranno altre categorie di tornei che potrebbero sostituire soprattutto le seconde che ho citato e le varie statistiche di Nole, Roger e Rafa potrebbero essere “revisionate”, sbagliando, con una nuova luce. La carriera di Lendl è esemplificativa: la maggior parte lo ricorda come il tennista che non ha mai vinto Wimbledon e basta, ma non si chiede ad esempio come mai nel suo anno migliore, il 1982, non vi abbia preso parte e che ha fatto anche 2 finali. Anche Sampras non ha vinto il RG,,,ma non ci è andato neanche mai lontanamente vicino, ma nessuno dice che Pete è quello che non ha mai vinto il RG. I 94 titoli di Lendl oggi acquistano una importanza straordinaria perchè Federer ha come obiettivo, seppur difficile, di superarlo ed eguagliarlo…ma nessuno sa che molti titoli di Lendl non valgono che la metà del più scadente titolo che Roger abbia potuto vincere in carriera.

Il parametro fondamentale che oggi viene preso in considerazione è il numero degli Slam…d’accordo che è quello fondamentale, ma valutare i tennisti degli anni ’70 e ’80 in base agli Slam è un’analisi incompleta…perchè l’AO non valeva niente quindi i migliori tennisti si trovavano a fronteggiarsi in 3 prove dello Slam e in alcuni casi contingenti anche 2, quindi il numerino di per sè ha poca importanza per definire in termini assoluti la grandezza di una carriera tennista, se non lo si contestualizza non ha nessun senso.

Lendl leggenda per la ragione, McEnroe leggenda per il sentimento.