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TML Fantatennis 2017: Consigli per gli acquisti

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Dopo la chiusura del Fantatennis ecco a voi i consigli per gli acquisti. Come, ora??? Sì, l’analisi dei punti dei tennisti poteva essere pubblicato a mercato aperto ma questa avrebbe influenzato l’andamento delle quotazioni di un tennista piuttosto che un altro, per cui ci atteniamo alla regola di Wall Street e pubblichiamo i risultati ex post facto.

Questa indagine si focalizza sui punti conquistati dai giocatori anno per anno a fine stagione. Attenzione! Punti non ranking, perché nel Fantatennis non conta la posizione del ranking ma solo la somma dei punti ATP. Anche se un giocatore ha un ranking migliore della stagione precedente quello che conta è solo la differenza tra i punti conquistati in questa stagione meno quelli della passata. E’ un fondamento del giuoco che poi, se vogliamo, può essere esteso a ragionamento tout-court per stilare classifiche reali e non sono virtuali e fantatennistiche. L’indagine si concentra sui primi 20 tennisti del ranking ATP con qualche innesto importante di top player che sono scesi in classifica ma che hanno un ottimo potenziale come Juan Martin Del Potro per esempio.

Come già spiegato in questo articolo il Dream Team di questa stagione è quello formato da Murray, Raonic, Monfils, Thiem e Pouille. Ma quali sono gli altri delle passate edizioni? A questa domanda risponderemo più avanti.

Purtroppo l’indagine deve partire dal 2009 anno in cui è stato introdotto il sistema di punteggio che viene usato oggi, andare a frugare negli anni precedenti è molto complicato e si rischia di ricorrere nell’errore per via di un aggiustamento che si rende necessario caso per caso e che non sempre corrisponde con l’equazione sempre usata: punti aggiustati = punti (anno<2009) *2. Ossia si moltiplica molto semplicisticamente i punti pre-2009 per 2 e tutto sembra risolto. Non è così semplice. Vero è che il massimo dei punti è raddoppiato per le rispettive categorie in cui è diviso il circuito ma il sistema di assegnazione dei punti dei piazzamenti aveva una proporzione diversa da quella del 2009 in poi. Quindi partiamo dal 2009.

  1. Andy Murray

Il nuovo numero 1 del mondo a partire dal 2009 ha avuto un andamento altalenante circa i punti conquistati in una stagione. Nel 2009 ha chiuso l’anno con 7030 punti per poi scendere a 5760 nel 2010 riprendersi nel 2011 con 7380 punti avere un picco di 8000 nel 2012, poi crollare nel 2013 per via di problemi fisici: 5790 punti, un -2210 rispetto all’anno precedente. Nel 2014 è andato addirittura peggio con 4675 punti. L’inversione di tendenza è arrivata nel 2015 con 8945 e l’apoteosi nel 2016 con 12410 punti. Nessuno è pronto a scommettere su un incremento dei punti anche se dovesse mantenere la prima posizione del ranking ATP.

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Consiglio: fortemente sconsigliato.

  1. Novak Djokovic

Sceso dal trono Djokovic deve cercare di mantenere quel livello che è arrivato dopo il 2010. Fino al 2009 e 2010 il suo rendimento non è stato quello di un super-campione, ma a partire dal 2011 ha dato la sgasata dirimente. Da allora il suo punteggio finale si staglia sempre sopra i 10.000 punti con il picco dei picchi nel 2015 con i suoi 16585 punti che rimangono ad oggi il record dell’era ranking ATP (Dal 1973). Il calo nell’ultima stagione è stato verticale e arrivato nella seconda parte di stagione. Un -4805 che pesa nella sua carriera. I 11780 punti del 2016 possono essere migliorati anche se le proiezioni non sono così favorevoli e l’età si fa sentire. Avendo avuto un picco alto il giocatore non è sconsigliato, ma sarebbe meglio non prenderlo.

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Consiglio: sconsigliato.

  1. Milos Raonic

Il platano canadese ha avuto un andamento crescente a partire dal 2009, l’unico anno al ribasso è stato il 2015 dove però è stato infortunato nella parte centrale della stagione. Nel 2016 ha raggiunto il suo picco di 5450 punti che corrisponde anche al suo best ranking. Ma Milos potrà migliorare ancora? O meglio il suo eventuale incremento di punti sarà tale da far parte del Dream Team? Gli analisti sono scettici, per la maggior parte ritengono che abbia raggiunto il picco quest’anno ed è difficile che possa andare oltre.

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Consiglio: non consigliato.

  1. Stan Wawrinka

Incredibile il percorso che ha avuto Stan. Nel 2009-2010 si stanziava sempre sui 1600-1700 punti con nessun exploit di rilievo, ma nel corso degli anni ha avuto un costante incremento fino all’exploit del 2014 replicato in maniera più decisa nel 2015. Nel 2016 c’è stato un calo di 1550 rispetto all’anno precedente, questo dà per lui uno proiezione negativa, ma è comunque è riuscito a mantenere un livello da primissimo top player. Molto probabilmente calerà ancora.

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Consiglio: non consigliato.

  1. Kei Nishikori

Nel 2009 era sono un ragazzino e con i suoi 85 punti non faceva così rumore, ma con gli anni ha saputo migliorarsi sempre di più fino a raggiungere il picco nel 2014 con 5025 punti. Nel 2015 c’erano grandi aspettative per lui, ma c’è stata una lieve flessione per poi essere ricucita nella stagione successiva. Nishi parte da 4905 punti, riuscirà a migliorare questo punteggio? Le possibilità sono poche. Una delle caratteristiche che manca a Kei è la continuità funestata dagli infortuni e se vogliamo possiamo aggiungere anche la mancanza di picchi che non gli permette di piazzare la zampata magari in uno Slam.

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Consiglio: non consigliato.

  1. Marin Cilic

Marino è sempre stato un buon giocatore, nel 2009 e 2010 era senza dubbio ad un livello più alto di Wawrinka per esempio. Con i suoi 2300-2400 punti è sempre stato un top player ma è nel 2014 che arriva il botto e con la vittoria agli US Open raddoppia il capitale iniziale chiudendo l’anno con 4150 punti. Prevedibile la flessione per la stagione successiva che è stata di 1745 punti, poco prevedibile invece il ritorno in auge nel 2016 con il titolo a Cincinnati e una grande costanza in tutta la stagione che gli ha permesso di replicare il livello del 2014. Saprà migliorare i suoi 3650 punti? Poco probabile, ma non sono così tanti, quindi lo mettiamo tra i poco consigliati.

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Consiglio: poco consigliato

  1. Gael Monfils

Inutile nascondere che quest’anno Monfils ha stupito tutti, è riuscito a disputare la migliore stagione della carriera a 30 anni. Non che in passato il giocoliere francese fosse una pippa, anzi, nel 2009-2010 si attestava attorno ai 2500-2600 punti, ma i 3625 del 2016 sono un grande risultato considerando anche che nel 2014 aveva toccato il fondo con 660 punti. Bene per Gael, ma in ottima Fantatennis ci sono pochissime possibilità che possa migliorare se non nulle. Al massimo può replicare ma non migliorare, per cui risulta a priori una scelta da escludere.

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Consiglio: sconsigliato.

  1. Dominic Thiem

Domenico era atteso alla prova del 9 che ha superato, non a pieni voti, ma l’ha superata. Dal 2009 in poi ha sempre avuto un costante aumento di punti a fine anno con il picco raggiunto proprio nel 2016 con 3415 punti. Il suo nome sarebbe da consigliare senz’altro ma la sua programmazione forsennata non dà garanzie, l’unico modo di vederlo ancora più in alto può arrivare solo con un exploit in uno Slam che ad oggi non sembra così scontato. Forse potrebbe stupire al Roland Garros come ha fatto l’anno scorso, ma nelle altre 3 prove non ci sono garanzie.

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Consiglio: poco consigliato.

  1. Rafael Nadal

Ci sarebbe da scrivere un libro su Rafa. Far partire l’analisi della sua carriera dal 2009 gli fa torto, perché inevitabilmente verrebbe tagliato il magico 2008. Ma sappiamo tutti che anche negli anni successivi è riuscito a fare benissimo. Il suo picco risulta il 2013 con 13030 punti anche se molti ritengono migliore la stagione dei 3 Slam su 3 superfici diverse del 2010 che si è chiusa “solo” con 12450. Però dal 2014 è in costante calo. Nel 2014 è stato verticale con un -6835 che pesa tantissimo in ottica carriera, poi è rallentato, ma è continuato. I 3300 punti con cui ha chiuso il 2016 sono quasi un insulto al campeon spagnolo. Ma la domanda è sempre la stessa: Nadal è finito? Forse. Dato i suoi picchi si potrebbe consigliare un suo acquisto, ma è così scontato un suo ritorno a livelli decenti? Non è che sta a poco a poco scomparendo come Martin McFly che suona al “Ballo Incanto sotto il Mare”?

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Consiglio: consigliato.

  1. Tomas Berdych

Se c’è un giocatore che non sarà mai nel Dream Team forse è proprio Tomas. Il Medioman del tennis si mantiene da anni sempre sullo stesso livello. 3700-4000 punti, ha avuto anche qualche picco di 4600, ma il 2016 ha segnato l’inesorabile declino e anche se ci fosse un’inversione di rotta nessuno lo consiglierebbe. Parte da 3060, il suo picco è 4620, riuscirà a replicare? No.

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Consiglio: altamente sconsigliato.

  1. David Goffin

Nel 2009 non era ancora nato. Goffino lo si vede per la prima volta nel palcoscenico che conta al Roland Garros del 2012 quando agli ottavi di finale riuscì a strappare un set a Federer. Bene i suoi 868 punti di quell’annata non replicati però nella successiva. Ma dal 2014 è in costante crescita. Nell’ultima stagione ha raggiunto il picco con 2750 punti, ma non è riuscito ad entrare in top 10. Non è da escludere un suo miglioramento, anche se le previsioni dicono che non sarà così abbondante.

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Consiglio: poco consigliato.

  1. Jo-Wilfried Tsonga

Pur avendo toccato delle punte non indifferenti in carriera come la finale degli Australian Open del 2008 e i 4335 punti del 2011 Jo è in costante calo. E’ proprio dal 2011 che è arrivata una costante diminuzione di punti a fine anno nonostante qualche picco memorabile come il Masters 1000 del Canada del 2014. Ma il Fantatennis premia la costanza più che il piccolo e isolato exploit. Per cui ad oggi la scelta del francese appare illogica.

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Consiglio: fortemente sconsigliato.

  1. Nick Kyrgios

E’ uno dei migliori prospetti tra i giovani. Ottimo servizio e dritto potente, sarebbe da prendere al volo se solo un giorno sì e l’altro pure non uscisse con dichiarazioni in cui dice che il tennis non gli piace, non è importante essere il numero 1 e che il ranking non conta. Ma andiamo ai freddi numeri. Nick è in costante ascesa, un’ascesa che l’ha portato ai 2550 punti del 2016. Tutti punterebbe su di lui, soprattutto perché una sua vittoria Slam gli darebbe subito 2000 punti. Per questi motivi lo consigliamo ma con l’asterisco.

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Consiglio: consigliato*.

  1. Roberto Bautista Agut

Zitto, zitto AGUT ha saputo ritagliarsi uno spazio non indifferente nel circuito ATP. Non c’è stato nessun exploit significativo ma la costanza lo ha premiato. il 2016 è stato il suo migliore anno in termini di punti ATP, ma proprio per questo motivo e dato gli evidenti limiti non ci sono buone speranze che possa migliorare così tanto da rientrare nel Dream Team. E’ pronosticabile un piccolo incremento, ma proprio piccolo, nulla di più.

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Consiglio: sconsigliato.

  1. Lucas Pouille

Most improved Player. Bastano queste 3 parole per qualificare il giovane francese. Nel 2016 ha avuto un’ottima annata ed essendo ancora giovane ha un grande futuro davanti. In un anno solo è passato da 672 punti a 2156. Questo potrebbe essere il suo anno, già lo è stato il 2016, ma manca il botto che lo consegna alla storia. Leggasi Slam. Per tutti questi motivi è altamente consigliato.

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Consiglio: altamente consigliato.

  1. Roger Federer

Rogerino miooooo. Rimasto sempre ad altissimi livelli nonostante l’età tranne quel maledetto 2013 Rogè è precipitato clamorosamente nel 2016 per colpa di un infortunio al ginocchio che l’ha castigato per tutto il 2016. Il numero 16 del ranking non gli appartiene ma i 6135 punti persi rispetto all’ottimo 2015 sono pesanti (il 2° crollo più pesante dal 2009). Le previsioni sullo svizzero sono ondivaghe. Da un lato c’è chi ritiene che il suo livello è rimasto lo stesso del 2015 per cui non sarà difficile per lui arrivare in finale negli Slam e senza il super Nole sarà facilissimo aggiungere Major alla sua già nutrita collezione. Dall’altra c’è il partito del “F-I-N-I-T-O“, ossia di chi ritiene che ormai la sua carriera ad alti livelli sia terminata e che questa stagione sia solo l’ultima passerella prima dell’inevitabile addio. Chi ha ragione? Difficile dirlo, per cui democristianamente ci schieriamo nel mezzo.

roger-federerConsigliato: consigliato*.

  1. Grigor Dimitrov

Eterno incompiuto del tennis Greg è sempre una bomba pronta ad esplodere che però potrebbe fare cilecca per tutto il resto della sua carriera. Dopo lo splendido 2014 con 3645 punti tutti avrebbe scommesso su di lui, ma ha deluso parecchio nel 2015, c’è stata una ripresina nel 2016 ma non è tornato ai livelli del “Baby Federer“. Un suo exploit non sarebbe così clamoroso, ma non lo sarebbe neanche un altro flop. Ma vogliamo dare fiducia alla cover band bulgara e lo mettiamo tra i consigliati.

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Consiglio: consigliato.

  1. Richard Gasquet

Nel 2015 ha disputato la sua migliore stagione. Ma de che? Non bastano 2 piazzamenti negli Slam per avere un’ottima stagione. Il 2013 è stato senz’altro migliore solo per citare una di quelle con il nuovo sistema di punteggio. Nel 2016 ha avuto una flessione non indifferente e sembra che Riccardo Cuor di Telone sia verso il viale del tramonto.

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Consiglio: fortemente sconsigliato.

  1. John Isner

Il bombardiere del Nebraska ha saputo negli anni ritagliarsi un posto tra i medium player rimanendo costantemente al suo livello medio. Non ha mai vinto nulla di eclatante e l’età non è dalla sua. Nel 2016 ha avuto un calo rispetto al 2015 e forse anche per lui è arrivato il momento dell’inesorabile declino. Nè i picchi, nè la costanza ad alti livelli lo possono collocare nel Dream Team per cui lo escludiamo a priori.

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Consiglio: sconsigliato.

  1. Ivo Karlovic

Ivone ha saputo ritagliarsi una fetta importante nel 2016 riuscendo a vincere un titolo ATP a 37 anni. La scorsa stagione è stata la migliore dal 2009 ed è incredibile constatare il suo continuo miglioramento. Ma proprio perché sta sfidando le leggi della natura quest’anno si prevede una flessione, non si sa di quanto, ma comunque ci sarà. Per questi motivi nessuno lo prenderebbe mai al Fantatennis.

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Consiglio: altamente sconsigliato.

  1. David Ferrer

Finito. Non esiste altro aggettivo che possa descrivere lo status di Ferru. Ottimo pedalatore e capace anche di qualche exploit non indifferente come la finale del Roland Garros 2013 e il numero 3 del ranking. Il 2016 ha segnato l’ingresso nel tunnel che lo porta ad appenderla. Per lui crollo di 2520 punti e zero titoli. Non c’è bisogno di aggiungere altro.

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Consiglio: altamente sconsigliato.

  1. Alex Zverev

Difficile da escludere dalla lista dei papabili per il Dream Team. Il giovane tedesco è stato il primo teenager a vincere un titolo ATP dai tempi di Cilic nel 2008 ed è in costante crescita e sembra che ormai sia pronto per il grande palcoscenico. Il suo punteggio è anche piuttosto basso per il suo potenziale, 1008 punti, per cui moltissimi hanno scommesso su di lui.

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Consiglio: altamente consigliato.

  1. Juan Martin Del Potro

Così come Sasha la scelta di Del Potro sembra scontata. Ne ha passato di ogni il povero Del Potro ma ormai sembra ristabilito. I 1055 punti con cui ha chiuso il 2016 non lo qualificano minimamente. Nella conta mancano lo splendido argento olimpico e la vittoria della Coppa Davis. Il suo picco dal 2009 in avanti è stato di 6785 punti e qualcuno è pronto a scommettere che raggiungerà ancora quel livello.

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Consiglio: altamente consigliato.

Conclusione

Avevamo promesso le migliori squadre anno per anno. Eccole:

2016

  1. Andy Murray
  2. Milos Raonic
  3. Gael Monfils
  4. Dominic Thiem
  5. Lucas Pouille

2015

  1. Novak Djokovic
  2. Andy Murray
  3. Richard Gasquet
  4. Stan Wawrinka
  5. Benoit Paire

2014

  1. Roger Federer
  2. Kei Nishikori
  3. Marin Cilic
  4. Grigor Dimitrov
  5. Stan Wawrinka

Le altre? Cercatele voi.