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US Open 2020: Buona la quarta

 

 

Al termine di una finale dal livello non eccelso ma ricca di suspense ed errori, prevale l’austriaco Thiem, giunto alla 4° finale slam in carriera e determinato a non eguagliare Lendl e Murray, unici ad aver perso le prime 4 finali slam disputate.

L’inizio del match è sorprendente, Zverev gioca come mai aveva fatto nel corso del torneo, in cui era arrivato in finale grazie ad un percorso obiettivamente morbido e senza entusiasmare. Thiem, al contrario, inizia contratto, teso, avverte la pressione dell’essere il favorito e di dover vincere per non diventare un perdente di lusso. 

I primi 2 set sono un one man show, Zverev gioca aggressivo, tira a tutto braccio, e non sbaglia quasi mai, a differenza di un Thiem irriconoscibile, facendo pensare ad un aggravamento del problema al piede avvertito nella semifinale con Medvedev.

Dopo poco più di 1 ora, Zverev conduce 62 64 (con set point sul 51 del 2°set), ad inizio 3° set strappa ancora il servizio, sembrano i titoli di coda dell’incontro e invece Thiem fa l’immediato controbreak, e inizia una nuova partita.

Più libero mentalmente e con braccio più sciolto, Dominic conquista 3° e 4° set per 64 63, si va al 5° set, 4° finale slam consecutiva che si decide al set decisivo dopo Djokovic-Federer a Wimbledon 2019, Nadal-Medvedev agli Us open 2019 e Djokovic-Thiem agli Australian open 2020.

Il 5° set si apre con un break in avvio da parte di Thiem, ma la partita è tutt’altro che in discesa, inizia uno psicodramma, forse sentendo nuovamente il favore dei pronostici, perde immediatamente il break, dopo alcuni turni di servizio interlocutori, sul 43 subisce un altro break consegnando a Zverev la possibilità di servire per il match… ma anche il tedesco avverte il momento e perde la battuta iniziando a tirare seconde a velocità da tennis femminile, sul 56 il tedesco cede ancora la battuta e questa volta è l’austriaco a servire per il match, ma ormai siamo al ciapanó, altro break subito e si va al tiebreak del 5° set per la prima volta nella storia degli Us open e per la seconda volta in generale negli slam dopo quello sul 12 pari a Wimbledon l’anno scorso in un match dal livello decisamente imparagonabile.

Nel tiebreak i capovolgimenti di fronte sono inevitabili, dopo un paio di minibreak, è Thiem a fare l’allungo decisivo, 2 match point consecutivi, ma il drama continua e li sciupa malamente (soprattutto il 1°), il 3° è quello buono, Zverev tira in corridoio e Thiem può gettarsi al suolo e festeggiare. 

Qualche dato statistico:

– primo slam vinto rimontando uno svantaggio di 2 set a 0 in finale dal Roland Garros 2004 (Gaudio vs Coria);

– primo us open vinto rimontando 2 set a 0 in finale dal 1949 (Gonzales vs Schroeder);

– Thiem più giovane vincitore slam da Cilic agli Us open 2014

– Thiem è il 1° tennista nato negli anni ’90 a vincere un torneo del grande Slam:

– Thiem è il 150° campione slam all time.

Conclusioni

Thiem vince il torneo e si conferma il primo inseguitore dei fab 3, essendo giunto alla 4° finale slam in carriera, tuttavia il successo è stato figlio anche di una serie di circostanze particolari, Federer e Nadal assenti, Djokovic squalificato per aver colpito una giudice di linea. L’austriaco già tra un paio di settimane dovrà però confermarsi sulla terra rossa parigina (dove ha perso le ultime 2 finali per mano del king of clay Nadal) per non passare alla storia come un monoslammer al pari di tanti altri ottimi giocatori che sono stati bravi e fortunati a sfruttare assenze o clamorose sconfitte dei favoriti.

Zverev non ha entusiasmato durante il torneo, ma in finale ha sfoderato una grande prestazione, se ha finalmente capito che deve giocare aggressivo, con i piedi dentro il campo, questa non sarà certamente la sua unica finale slam in carriera, però per vincere dovrà necessariamente migliorare una seconda troppo ballerina.

by Vince