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Il piccolo principe: Nadal

10 anni fa un ragazzino con i capelli lunghi, sguardo d’acciaio e bianchi pantaloni alla pescatora fece il suo esordio nel tennis che conta e nel torneo che avrebbe consacrato uno dei suoi più grandi record. Il ragazzino 18enne sparava cannonate di dritto in top-spin a raffica annichilendo gli avversari, ma non tutti sanno che anche con una tecnica acerba si fiondava a rete per dei recuperi mostruosi e dei tocchi in demi-voleè che facevano impazzire gli avversari. Nella finale della Terra dei Principi incontra El Mago, ma le sue magie sono inutili contro la testa del braccio di platino delle Baleari che vince i primi 2 parziali. Ma nel terzo gli incatesimi del prestigiatore argentino sembrano fare effetto e i dritti micidiali del ragazzino di Majorca non sembrano essere più efficaci e concede un orrido bagel. L’iberico non cambia di una virgola il suo atteggiamento in campo, anzi sì, sposta la bottiglietta d’acqua che, con rigida geometria, veniva posta qualche centimetro dietro l’altra con un gesto ossessivo-compulsivo, che rompe l’incantesimo del sortilegio argentino e consegna la coppa al più grande di sempre del mattone tritato. Il destro che usava il mancino dimostra di avere cuore e soprattutto testa…testa perchè dopo un 6-0 si può crollare e buttare via tutto, ma lui, nonostante la tenera età devasta i suoi avversari con una forza mentale che non si era mai vista in campo e fino ad oggi non si è mai più rivista.