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Who wants to be GOAT? Laver 1962: l’altro Grande Slam

Rod Laver - Wimbledon 1962
Rod Laver riceve il trofeo di Wimbledon direttamente dalla Regina

 

Nel 1962 Rod Laver completa il primo Grande Slam della sua carriera, molti bistrattano l’impresa perchè ottenuta da dilettante e soprattutto quando i migliori erano passati al professionismo come: Ken Rosewall, Lew Hoad, Pancho Gonzales, Andres Gimeno e tanti altri campioni. Nonostante tutto l’impresa di Laver rimane tale anche alla luce dei risultati ottenuti durante tutta la stagione, una stagione irripetibile che non poteva passare inosservata.

Il 1962 di Laver si apre con una notizia shock che è quella del suo passaggio al professionismo. Dopo una sua vittoria eventuale a Wimbledon o agli US Open si sarebbe unito alla truppa del circuito pro, iniziando a guadagnare ufficialmente qualche soldo, cosa impossibile tra i dilettanti.

Il primo titolo arriva nel primo torneo disputato ed è lo storico Manly Seaside Championships di Sydney, giocato sull’erba in cui regola in finale in appena 45 minuti Bob Hewitt per 6-3 6-3 rivelazione del torneo che aveva sconfitto a sorpresa Neale Fraser in semifinale.

Il primo grande torneo dell’anno si gioca a Sydney che ospita al White City Stadium l’Australian Championhips, prima prova del Grande Slam della stagione. Come spesso accadrà in quegli anni e nel decennio successivo lo Slam australiano è poco international e la maggior parte dei partecipanti sono tennisti locali che essendo dei top player elevano la qualità della manifestazione ma la collocano indietro agli altri tornei dello Slam sicuramente con un parco partecipanti più aperto e internazionale. Laver incontra solo connazionali: Frederick Sherriff nel secondo turno (nel primo aveva usufruito di un bye), Geoffrey Pares nel terzo, Owen Davidson in quello successivo e poi i turni più impegnativi contro Bob Hewitt e la finale contro Roy Emerson che si dimostrerà la “bestia nera” di Laver in questa stagione. Il 25enne di Blackbutt è costretto a capitolare sconfitto con il punteggio di 8-6 0-6 6-4 6-4 dopo 105 minuti di gioco davanti a 3.000 spettatori. Per Laver si tratta della quarta vittoria consecutiva nei major contro Emerson che era il defending champion. Nel primo set Roy si trova avanti 3-0, ma Rod è bravo a risalire e vincere il parziale per 8 giochi a 6 annullando diversi set point. Il secondo parziale è un clamoroso bagel di Emerson che però non scalfisce le certezze di Rod. Negli ultimi 2 parziali un Laver cinico conquista un break per set e chiude per 6-4 6-4 mettendo il primo tassello del Grande Slam per il 1962.

In quel di Hobart Laver aggiunge un altro titolo alla sua collezione vincendo il Tasmanian Championships sempre su erba ai danni di Neale Fraser con il punteggio di 7-5 0-6 0-6 6-1 6-2, riuscendo quindi a superare il connazionale dopo aver subito 2 bagel consecutivi.

La prima sconfitta stagionale arriva a New York agli U.S. National Indoor Championships, torneo indoor disputato sul parquet in cui a brillare è Chuck McKinley: in semifinale sconfigge Laver con un netto 6-0 6-4 6-4 e si aggiudica il titolo battendo Whitney Reed per 4-6 6-3 4-6 9-7 10-8.

La seconda sconfitta arriva a Città del Messico nei Pan American Championships. Dopo essere arrivato in finale con un cammino molto agevole tranne nell’impegno contro il messicano Pancho Contreras sconfitto al quinto set per 11-9 3-6 11-9 4-6 6-4, viene battuto da Manolo Santana per 6-3 6-4 5-7 7-5.

A Miami Beach si presenta un Laver non all’altezza della situazione e lo dimostra subito al Good Neighbor: dopo aver superato agevolmente 2 turni contro tennisti molto modesti perde clamorosamente contro il semisconosciuto tennista della città che ospita il torneo: Ed Rubinoff che lo batte per 3-6 6-3 6-1.

Al Caribbean Championships la situazione non sembra migliorare più di tanto: a Montego Bay arriva in finale molto agevolmente, ma è ancora Roy Emerson a negargli la gioia del titolo che vince grazie ad una grande dimostrazione di forza e “cannonball serve” che hanno distrutto una volta la racchetta di Laver. Il punteggio della finale è 8-6 7-5 4-6 3-6 6-2.

Il terra colombiana al Ciudad de Barranquilla Laver incassa un’altra sconfitta questa volta in semifinale contro Santana che poi perderà in finale contro Emerson, diventando l’altra bestia nera di Rod in questo straordinario 1962.

Il ritorno alla vittoria per Laver avverrà in quel di Caracas all’Altamira International, questa volta si vede un ottimo Rocket Man che ha problemi solo in semifinale contro l’inglese Mike Sangster che gli strappa un set, ma è contro l’amico rivale Emerson che nostra un grande tennis sconfitto con il punteggio di 9-7 6-2 6-0.

Al Caribe Hilton Championships è ancora Roy Emerson ad essere sugli scudi e a San Juan toglie ancora la soddisfazione del titolo all’amico-rivale Rod battuto per 7-5 7-5, ma insieme vinceranno il titolo di doppio.

L’inarristabile onda di Emerson per il momento sembra rovinare la grande stagione di Laver e a St. Petersburg, Florida al Masters Invitation arriva l’ennesima mazzata in finale. Rocket Man subisce ancora e Roy incassa un altro titolo vincendo per 6-1 6-4 6-1. Per Emerson si tratta della 5a vittoria su 6 tornei disputati del circuito Florida-Caraibico, l’unico torneo che gli è scappato è stato il torneo di Caracas.

Nel tradizionale appuntamento sulla terra battuta del River Oaks Tournament di Houston è tempo di rifarsi per Laver. Nella 28a edizione del torneo si ha ancora una finale tutta australiana come era successo l’anno precedente e stavolta è Rod a mettere in riga Emerson battuto per 6-1, 7-5, 7-5. Laver ha sofferto più del dovuto in questo torneo dovendo superare l’ostico Chuck McKinley in semifinale battuto per 3-6, 5-7, 6-1, 6-4 6-3. L’intera finale è durata un’ora e 18 minuti. Il servizio di Emerson è stato brekkato 3 volte nel primo set , nel secondo parziale Roy ha perso subito il servizio e lo ha fatto anche nel terzo e ultimo parziale.

La truppa si sposta in Europa e il campione di Wimbledon aggiunge un altro titolo alla collezione: quello del Connaught Hard Court Championships di Chingford dove incontra tennisti modesti come: Dennis Hales, Patricio Apey, Frank Selwyn Salomon e Martin Frederick Mulligan in finale battuto per 4-6 6-4 6-4.

L’Europa sembra portare fortuna a uno specialista dell’erba quale poteva essere Rod Laver che non ha problemi ad adattarsi alla terra battuta del vecchio continente, così nello storico British Hard Court Championships di Bournemouth aggiunge un altro titolo in bacheca: il campo partecipanti non è eccezionale, ma è costretto a far gli straordinari contro Tony Pickard (5-7 3-6 6-4 6-3 6-0) , ma non ha nessun problema contro il neozelandese Ian Sinclair Crookenden battuto per 6-3 6-3 6-3.

Anche l’Italia è foriera di titoli per Laver che a Palermo si aggiudica i Campionati Internazionali di Sicilia sulla terra battuta dopo i primi turni giocati con tennisti non proprio esaltanti sconfigge in semifinale Orlando Sirola liquidato con un 6-1 6-2 6-2 e soprattuto in finale ha la meglio di Neale Fraser che nel periodo amateur di Laver si dimostra un avversario molto ostico. Il punteggio finale della partita è: 6-4 6-2 4-6 6-1.

Da Palermo si passa a Roma per gli Internazionali d’Italia o le preferite il “Campionato Italiano di tennis”, una definizione che tornerà utile più avanti. Sul clay romano si ha un tabellone molto ricco con 80 partecipanti al via, quasi come uno Slam e si gioca tutto al meglio dei 5 set, quindi per certi versi non ha nulla a che invidiare al Roland Garros, per citare il torneo più importante su clay della stagione dilettantistica. In finale non poteva che trovare sempre lui, l’amico-rivale Roy Emerson. Il match è molto combattuto e si chiude in 5 set con il punteggio di 6-2 1-6 3-6 6-3 6-1.

La furia rossa di Laver non sembra arrestarsi e il rosso della terra che ha sotto i suoi piedi sembra ringalluzzirlo nonostante non sia la sua superficie preferita. Allo Swiss International Championships mette a segno un altro colpaccio. Stavolta non si fa fregare da Manolo Santana e in finale ha la meglio sull’indiano Ramanathan Krishnan per 6-4 6-2.

L’appuntamento clou della stagione terraiola europea è sempre il Roland Garros, torneo dello Slam che si rivelerà sempre il più duro da vincere per Rod anche e soprattuto perchè è l’unico che si disputa sulla terra battuta a differenza degli altri che sono tutti su erba. A Parigi Rocket Man è costretto a fare gli straodinari: superati 3 turni abbastanza semplici contro Michele Pirro, Tony Pickard e Sergio Jacobini, ai quarti di finale ha di fronte il connazionale Martin Mulligan: dopo aver vinto il primo set per 6 giochi a 4, Martin sale in cattedra e vince il secondo e il terzo, il quarto è una dura lotta e Mulligan si prova il match point sulla racchetta sul 5-4 30-40. Laver alla battuta non trema: servizio sul rovescio, scatto sul lungolinea e voleè tagliata a chiudere il punto. Anche Neale Fraser si dimostra all’altezza della situazione in semifinale così come Roy Emerson che era partito molto forte portando avanti di 2 set a 0, ma è costretto a capitolare per 3-6, 2-6, 6-3, 9-7, 6-2.

Archiviati 2 Slam su 2 si va in Norvegia e sempre sulla terra battuta si aggiunge un altro titolo: il Norwegian International Championships, un titolo semplice rispetto a tanti altri ma che non è da sottovalutare nell’ottica generale di questa splendita annata.

Un’altra tappa scandinava è quella di Saltsjoebaden in Svezia, qui perde a sorpresa contro il padrone di casa Uffe Schmidt e anche nettamente con il punteggio di 6-4 6-3 6-0.

A giugno il Torneo di Wimbledon è alle porte e ci si prepara per il più importante torneo dell’anno giocandone qualcuno di preparazione sull’erba inglese: il primo è quello di Bristol conosciuto anche come West of England Championships torneo pieno di sorprese con Laver e McKinley eliminati a sorpresa rispettivamente da Tony Palafox (messicano) e Fred Stolle connazionale di Rod.

L’altro torneo di preparazione a Wimbledon, quello con più tradizione e prestigio è il Queen’s Club Championships. Qui Laver non delude e mette a segno un altro splendido colpo facendo fuori in semifinale McKinley e Roy Emerson in finale per 6-4 7-5.

Per quanto i top player non vi potessero partecipare, il Torneo di WImbledon, The Championships, rimanevano il torneo più importante dell’anno e quello che raccoglieva sempre la maggiore attenzione dal punto di vista mediatico. Quella disputata a Church Road del 1962 fu un’edizione quasi dominata da Laver che perse un solo set ai quarti di finale contro Manolo Santana. Lo spagnolo dopo aver vinto il primo set si trovò avanti 5-1 nel secondo parziale e poi 5-4 0-30, ma Rod seppe subito mettere le cose in chiaro. In semifinale sconfisse Neale Fraser e in finale non ci fu storia: si sbarazzò di Martin Mulligan in 51 minuti: l’ultima finale della storia del torneo ad esserci conclusa prima di un’ora. Ad assistere alla partita c’erano 14.000 spettatori. Dopo questa vittoria Rocket Man viene tentato dai promoter di diventare professionista, ma lui dichiara fermamente che vuole concludere l’anno vincendo a Forest Hills e la Coppa Davis rinunciando, momentaneamente, ai $70.000 che gli erano stati offerti.

Con 3/4 di Grande Slam in saccoccia Laver non sembra essere appagato e nel post Wimbleon non si risparmia in preparazione degli U.S. National Championships e, come era prassi in quegli anni, gioca diversi tornei sulla terra battuta nei mesi di luglio aggiungendo fieno in cascina.

La settimana successiva a Wimbledon si reca a Dublino per l’Irish Championships torneo giocato su erba. La vittoria è molto semplice e a renderla ancora più facile è il ritiro in finale di Bobby Wilson incapacitato a scendere in campo a causa di un infortunio.

A Gstaad è ancora il mattone tritato a trovarsi sotto le scarpe di Laver e ancora una volta è lui l’assoluto protagonista: superati dei primi turni molto agevoli e costretto anche ad impartire una severa lezione al sempre arcigno Neale Fraser sconfitto per 6-4 6-4 8-6.

L’onda aussie del roscio di Rockhampton sembra inarrestabile ed è ancora la terra battuta a sorridergli: in quel di Hilversum vince il Dutch International Championships: non affronta grandi avversari se non l’indiano Ramanathan Krishnan già sconfitto diverse volte durante l’annata e questa volta per 4-6 6-3 6-3 7-5.

Altro tiro altro giro: questa volta il gioco si fa duro e in quel di Amburgo si gioca il German Championships. Il tabellone è un simil Slam, un simil Roland Garros a draw dimezzato, ma sempre difficile con tutte le partite giocate al meglio dei 5 set. I rivali più importanti dell’annata capitano nella parte opposta del tabellone di Rod così si eliminato a vicenda, come: Santana che fa fuori Emerson in semifinale. E’ proprio lo spagnolo a dire la sua in finale ma non può fermare Rocket Man vittorioso per 8-6 7-5 6-4.

Una inespettata sconfitta arriva in quel di Kitzbühel per la Alpenlandpokal o Coupe des Alpes, è un colpo indolore per Rod ma pone fine alla striscia di imbattibilità che durava dal torneo del Queen’s e non è un ottimo aspicio visto l’imminente grande appuntamento della stagione.

Il più grande sogno di un tennista è realizzare il Grande Slam e a Forest Hills tutti aspettano lui. Rod non tradisce le attese e le possibilità di sconfitta sono minime e il Grande Slam è servito. Gli unici a creargli dei problemi sono Frank Froehling nei quarti di finale e Roy Emerson in finale, capaci entrambi di toglierli un set. Laver è molto nervoso e a dargli una mano è proprio l’ultimo che aveva completato il Grande Slam prima di lui: Don Budge, anche lui con i capelli rossi (strana coincidenza). Davanti a 9.000 il 10 settembre 1962 Laver entra nella leggenda, ma la sua carriera era appena iniziata.

Il Grand Slammer dopo il successo a New York sembra un po’ allentare la presa e perde a Tuscaloosa in Alabama sull’erba contro Gordon Lovell Forbes ai quarti di finale e ancora una volta contro Roy Emerson al Pacific Southwest Championshisps di Los Angeles giocato sul cemento. Questa fa sì che nel 1962 abbia vinto titoli solo sulla terra battuta ed erba, non un grosso handicap ma una vittoria sul cemento californiano e un’altra agli US Indoors giocati sul parquet avrebbero elevato ancora di più la straordinarietà di questa stagione.

A fine anno ritorna in Australia dove lo aspetta in challenge round della Coppa Davis, ma non è restio nel frattempo a dispensare tennis agli occhi dei suoi connazionali: vince gli Australian Hard Court Championships di Brisbane e il Queensland Hard Court Championships. Perde successivamente il Queenland Championhisps su erba contro Bob Hewitt e il South Australian Championships di Adelaide. Una’altra sconfitta arriva a Sydney nello storico New South Wales Championships.

Rod riserva le ultime 2 perle della stagione una per il Victorian Championships e soprattutto è protagonista del challenge round della Coppa Davis stravinto dalla sua Nazionale per 5-0 contro il sorprendente Messico, capace di eliminare gli USA nella prima fase della Coppa.

Ricapitolando Laver chiude la stagione con questi titoli:

1) Sydney Manly Seaside Championships, Sydney, Erba
2) Australian Championships, Sydney, Erba
3) Tasmanian Championships, Hobart, Erba
4) Caracas Altamira International, Caracas, Terra battuta
5) River Oaks International Tennis Tournament, Houston Terra battuta
6) Rothmans Connaught Championships, Chingford, Terra battuta
7) British Hard Court Championships, Bournemouth, Terra battuta
8) Campionati Internazionali di Sicilia, Palermo, Terra battuta
9) Internazionali d’Italia, Roma, Terra battuta
10) Swiss International Championships, Lugano, Terra battuta
11) Internazionali di Francia, Parigi, Terra battuta
12) Norwegian International Championships, Oslo, Terra battuta
13) Queen’s Club Championships, Londra, Erba
14) Torneo di Wimbledon, Londra, Erba
15) Irish Championships, Dublino, Erba
16) Swiss Championships, Gstaad, Terra battuta
17) Dutch International Championships, Hilversum, Terra battuta
18) German Championships, Amburgo, Terra battuta
19) U.S. National Championships, New York, Erba
20) Queensland Hard Court Championships, Warwick, Terra battuta
21) Australian Hard Court Championships, Sydney, Terra battuta
22) Victorian Championships, Melbourne, Erba

Notiamo che oltre ai tornei del Grand Slam alla fine del 1962 Laver era detentore dei titoli nazionali di: Australia, Italia, Svizzera, Francia, Gran Bretagna, Norvegia, Irlanda, Paesi bassi, Germania e USA.

Oltre ai 22 titoli si aggiungono anche 7 finali perse a: Città del Messico, Montego Bay, San Juan, St. Petersburg, Tuscaloosa e Los Angeles.

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