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ATP Parigi-Bercy 2015: 7 novembre 2015, Djokovic strapazza Stan, Murray elimina Ferrer

ATP Parigi-Bercy

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Sul centrale della AccorHotels Arena si giocano le semifinale del Masters 1000 di Parigi-Bercy. Ad arrivare al penultimo atto del torneo sono David Ferrer che alle 14:00 dovrà afforntare Andy Murray, alle 17:00 il remake della finale del Roland Garros tra Novak Djokovic e Stan Wawrinka.

[2] Andy Murray b. [8] David Ferrer 6-4 6-3

Le sfide tra lo scozzese e il valenciano sono in sostanziale pareggio con la bilancia che tende leggermente per il gelataio di Dunblane che conduce 10-6. La loro prima sfida risale al lontano 2006 sulla terra battuta di Barcellona in cui Ferrer si impose contro un giovane Murray per 4-6 7-6(4) 6-1, nello stesso anno si ripropose la sfida in Canada e questa volta fu Andy ad avere la meglio per 6-2 7-6(6). La prima sfida Slam tra i 2 risale alle semifinali degli Australian Open del 2011 con Andy vincitore in 4 set che avrebbe poi perso in finale contro Djokovic. Nel Roland Garros 2012 fu David ad avere la meglio, poche settimane dopo Murray si prese la rivincita a casa sua, a Wimbledon, nei quarti di finale vincendo per 6-7(5) 7-6(6) 6-4 7-6(4). Quest’anno si sono affrontati ai quarti di finale dello Slam parigino dove ha avuto la meglio Andy poi sconfitto da Nole in semifinale.

Andy Murray è il primo finalista del torneo di Bercy. Dopo aver battuto David Ferrer arriva all’atto conclusivo dell’ultimo Masters 1000 dell’anno per la prima volta in carriera, le altre volte si era spinto massimo fino a ai quarti di finale per 5 volte: 2007, 2008, 2010, 2011 e 2014. Con questo risultato si assicura quasi il numero 2 a fine anno obiettivo raggiungibile con la vittoria del torneo o, in caso di sconfitta in finale, con una sola vittoria al Masters di fine anno.

La cronaca: i 2 contendenti sembrano piuttosto stanchi soprattutto Ferrer reduce da 2 partite finite al terzo set e anche Murray che ha dovuto sudare contro Gasquet. Nonostante la superficie veloce e l’indoor le percentuali al servizio non sono eccezionali per entrambi, così è Andy a strappare subito il servizio al suo avversario. Andy mantiene il turno successivo e il terzo game è lottatissimo gioco con Ferrer che non molla e dopo 16 punti e 2 palle break annullate tiene la battuta. Ferrer non ci sta alla superiorità dello scozzese così breakka e si porta sul 3 pari. Il break decisivo del set arriva al 9° gioco, Murray ringrazia e non si fa irretire quando serve per il set: 1 a 0.

Nel secondo parziale dopo 3 game sostanzialemente in equilibrio e senza particolari errori parte la sagra dei gratuiti e alla fine ne esce vincitiore il meno peggio. Il primo a perdere il servizio è Andy, ma Ferrer gli restituisce subito il favore, da lì in avanti David si spegne come una candela e regala al suo avversario 2 break e il set che mandano Murray in finale.

[1] Novak Djokovic b, [4] Stan Wawrinka 6-3 3-6 6-0

Per la quarta volta quest’anno si affrontano Stan e Nole. La loro sfida più significativa rimane senz’altro la finale del Roland Garros quando uno splendido Wawrinka stupì tutti demolendo con il suo rovescio ad una mano supersonico il super favorito della vigilia capace solo di vincere il primo set prima di essere seppellito di vincenti dallo svizzero alla seconda vittoria Slam della carriera dopo l’Australian Open 2014. La sconfitta più dura di Nole di questa stagione e molto probabilmente della sua carriera è stata vendicata a Cincinnati quando uno straripante Djokovic sconfisse Stan per 6-4 6-1. Complessivamente le sfide tra i 2 vedono un sostanziale vantaggio per il serbo che conduce per 20-4. La loro prima sfida risale addirittura al Challenger di Aachen del 2004. Il primo confronto del circuito maggiore, escludendo le qualificazioni, si ha nel 2006 ad Umago con Djokovic costretto al ritiro sul punteggio di 6 pari. Oltre alla finale del Roland Garros le loro sfide più significative e spettacolari si sono giocati agli Australian Open: da cineteca sono le semifinale del 2013 e del 2014 con Nole che ha dovuto sudare più del previsto per vincere rispettivamente per 1-6 7-5 6-4 6-7(5) 12-10 e 2-6 6-4 6-2 3-6 9-7. Sempre in Australia quest’anno c’è stata lotta solo per 4 set, nel quinto Stan è crollato facendo scemare inesorabilmente il pathos del match.

  • Djokovic cavalca una striscia di 28 set consecutivi vinti. Il record appartiene a Connors con 50 set vinti di fila nel 1976.
  • Le vittorie consecutive indoor di Nole sono 35: 27 considerando il circuito ATP + le 8 in Coppa Davis (5 cemento indoor e 3 terra battuta indoor). Il record assoluto appartiene a Ivan Lendl che vinse 66 partite consecutive indoor considerando come superficie sia il cemento che il sintetico.
  • Djokovic non giocava una partita in due set con 2 tie-break dalla semifinale di Rotterdam 2010 con Youzhny.
  • Djokovic fino a oggi non aveva mai vinto senza fare almeno un break: 1-29 il suo record personale ad oggi.
  • Djokovic è a 32 vittorie consecutive sul cemento indoor, ed è a -1 dal record di Federer: 2004: Coppa Davis (2), Bangkok (5), 2005: Rotterdam (5), Bangkok (5), 2006: Coppa Davis (2), Madrid Masters (5), Masters Cup (5), 2007: Madrid Masters (4). Djokovic: 2012: ATP Finals (5), 2013: Paris-Bercy (5), ATP Finals (5), Coppa Davis (4), 2014: Paris-Bercy (5), ATP Finals (4), Coppa Davis (1), 2015: Coppa Davis (1), Paris-Bercy (3).

La cronaca: la rivincita del Roland Garros tra Nole e Stan diventa il remake della semifinale degli Australian Open. In un’ora e 53 minuti Djokovic si sbarazza di Wawrinka e vola verso la sua 8a finale in 8 Masters 1000 giocati quest’anno, un record. I pronostici erano tutti a favore del numero 1 del mondo, sia per il suo splendido momento che sta vivendo sia per gli scontri diretti contro Wawrinka sul cemento che sono nettamente a suo favore, in più aggiungiamo uno Stan molto stanco che nella giornata di ieri aveva terminato la sfida contro Nadal in tarda nottata e ha dichiarato ai giornalisti di essere andato a letto alle 3:45.

Il primo parziale rispecchia i pronostico con Nole sempre al comando della operazioni che non rischia mai sul proprio servizio, di contro è Wawrinka a giocare male e già al suo 1° turno in battuta è costretto ad annullare una palla break. Nole mette in mostra il suo dropshot, marchia di fabbrica di casa Djokovic e si porta avanti 4-1, da qui in avanti il serbo si limita ad amministrare e dopo 40 minuti porta a casa il parziale.

Il secondo set si apre con il break per Nole che sembra ormai indirizzare la partita con Stan che manifesta tutti i sintomi della stanchezza, ma non ci sta: il 4° game è il più spettacolare dell’incontro e il pubblico della Accor Hotels Arena si infiamma, alla 5a palla break dopo aver martellato di rovescio ad una mano il serbo strappa il servizio. Molto divertente il siparietto di Stan che costretto a rincorrere una palla che andava sugli spalti “ruba” la bottiglietta dell’acqua ad uno spettatore e ne beve un sorso. Da qui in avanti è un Wawrinka in continua ascesa e i fantasmi di Nole iniziano a palesarsi con Stan che continua a tirare missili. Nel 6° gioco la partita gira e lo svizzero strappa un altro esiziale break, nel game successivo è costretto a lottare per mantenere il servizio con 3 palle break concesse, Nole è molto falloso e se la prende con se stesso colpendo violentemente un piede con la sua racchetta prima di gettarla a terra prendendosi i fischi del pubblico e il warning dell’arbitro. Stan chiude facile nell’8° gioco il servizio a 0 e siamo 1 a 1.

Quando l’inerzia della sfida sembra andare dalla parte dello svizzero ecco un black-out totate: Stan perde lucidità e spinta, Nole si rianima ricomincia a tirare profondo ed è la fine. Da lì in avanti è solo un massacro per Stan che non raccimola nessun game, ha un piccolo sussulto nel game finale, ma è solo un fuoco di paglia. Il bagel è servito, Stan esce distrutto e Nole rimane in corso per la più grande stagione dell’era Open dopo quella di Laver del 1969 e ormai vicina, se non uguale come caratura a quella di Federer del 2006. L’unica nota negativa è l’interruzione a 29 dei set vinti consecutivamente, sfugge così il record di Connors, forse irraggiungibile di 50 set vinti consecutivamente.

Ecco il programma.

7 novembre ATP Parigi-Bercy

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