Federer 2013 vs Nadal 2015: le stagioni peggiori
In questa stagione Nadal sta disputando una delle più deludenti annate di tutta la sua carriera e sembra ormai lontano anni luce dal vero Nadal, anzi quello che scende in campo non è che una brutta copia del grande campione che è stato: quello che è riuscito a vincere 14 prove del Grande Slam e vinto 23 partite su 33 contro Roger Federer. All’età di 29 anni sembra quasi fisiologico che ci sia un calo, ma questo è stato troppo repentino e ha lasciato nello sconforto molti suoi fan che non credono in una sua imminente, ennesima, resurrezione.
Anche il campione svizzero, Roger Federer, ha avuto una stagione pessima, quella del 2013 dettata dai suoi malanni alla schiena che ne giustificano in parte le prestazioni non l’altezza del suo nome e che data l’età poteva portare ad un più che normale ritiro, come già successo a tanti campioni a quell’età, ossia 32-33 anni.
I tornei del Grande Slam
Nel 2013 Federer era partito bene in Australia ottenendo un ottimo risultato agli Australian Open con una semifinale persa contro Andy Murray al quinto set con il punteggio di 6-4, 66-7, 6-3, 62-7, 6-2, in finale poi Murray avrebbe perso da Djokovic per 62-7, 7-63, 6-3, 6-2. I primi scricchiolii iniziano al Roland Garros dove perde contro Jo-Wilfried Tsonga suo giustiziere a Wimbledon nel 2011, dove era riuscito a recuperare un gap di 2 set a 0. La prestazione peggiore però è quella che ottiene nei sacri prati di Wimbledon: da detentore del titolo viene eliminato clamorosamente da Sergiy Stakhovsky al secondo turno con un gioco fatto spesso di serve&volley che si vede molto più di rado. A Flushing Meadows la situazione non migliora ed è sufficiente un Tommy Robredo ad estrometterlo dal torneo con il punteggio di 7-6(3), 6-3, 6-4.
Rafael Nadal nei tornei del Grande Slam ha fatto peggio del Federer 2013. Presentatosi in Australia dopo il lungo infortunio che lo aveva tenuto fuori nella tourneè americana 2012, per poi ritornare a sprazzi per qualche tornei di fine stagione e rinunciare al Masters, non esprime un’ottima prestazione: nel secondo turno è costretto a fare gli straordinari contro il modesto Tim Smyczek che lo porta fino al quinto set, la situazione sembra migliorare contro Kevin Anderson, ma contro Tomas Berdych non sembra esserci storia, dopo un primo set dominato dal ceco la punizione diventa ancora più severa con un bagel nel secondo parziale e solo il tie-break nel terzo salva quantomeno l’orgoglio. Si presenta a Parigi con 5 titoli consecutivi vinti e 9 complessivi con una sola partita persa in carriera in quello che è stato sempre il suo torneo. Fin dall’inizio si capisce che non sarebbe stata una passeggiata: epica è l’espressione del suo volto durante il sorteggio quando scopre che ai quarti avrebbe dovuto incontrare Novak Djokovic. La tanto attesa sfida si concretizza, ma delude le attese: Nadal esce con le ossa rotte e perde per 7-5 6-3 6-1. Wimbledon poteva essere il torneo del riscatto, ma non ha fatto altro che peggiorare le cose, opposto ad uno scoppiettante Dustin Brown non ha potuto opporre tanta resistenza uscendo clamorosamente sconfitto per 7-5 3-6 6-4 6-4 con molte recriminazioni. Ancora più altisonante è la sconfitta agli US Open, dove al terzo turno in vantaggio di 2 set a 0 è riuscito a farsi rimontare da Fabio Fognini, evento eccezionale: negli Slam aveva sempre vinto quando era andato sopra di 2 set.
Vediamo ai punti chi sta davanti:
Federer 2013: 720 + 360 + 45 + 180 = 1305
Nadal 2015: 360 + 360 + 45 + 90 = 855
I Masters 1000
La stagione 2013 dei Masters 1000 per Federer non è stata delle più felici, per usare un eufemismo. Esce ai quarti di finale ad Indian Wells contro il suo spauracchio Rafael Nadal con un severo 6-4 6-2. Ricordiamo che Rafa era al rientro nel circuito dopo l’infortunio che gli aveva fatto saltare il finale di stagione del 2012 e gli Australian Open del 2013. Saltato Miami per scelta e non si presentò neanche a Monte Carlo, destando qualche perplessità visto che lo sponsor del torneo, la Rolex, era lo stesso del campione svizzero. A Roma arriva in finale per terza volta in carriera e ad attenderlo c’è sempre Nadal che vince per 6-1 6-3 con un Federer visibilmente condizionato dal mal di schiena. A Madrid tolta la sua amata terra blu, torna di nuovo a non brillare e viene eliminato dall’astro nascente Kei Nishikori. Assente al Masters del Canada arriva a Cincinnati, uno dei suoi tornei preferiti dove si sono registrate le sue migliori prestazioni aiutato da una superficie molto veloce, ma ancora una volta è Rafa Nadal a fermarlo così come era stato ad Indian Wells.
I risultati di quest’anno di Nadal nei Masters 1000 non sono stati certamente all’altezza della sua fama. Sul cemento americano primaverile: ad Indian Wells è riuscito a perdere contro Milos Raonic avendo match point a favore e a Miami ha perso contro Fernando Verdasco, spagnolo con cui aveva vinto il più delle volte. Nella sua amata terra battuta non ha raccolto nessun titolo dal tempo degli dei falsi e bugiardi. A Monte Carlo è arrivato in semifinale lottando solo per 2 game contro un ottimo Nole ma perdendo per 6-3 6-3. Agli Internazionali non ha potuto fare nulla contro un Wawrinka straripante, anche se spreca set point nel primo parziale inaugurando una serie di occasioni perse che lo caratterizzeranno per tutta la stagione. A Madrid, a casa sua, sembra essere tutto apparecchiato per il tanto atteso Masters 1000 sulla terra rossa che non può mancare alla sua stagione, ma non c’è nulla da fare: il novello sposo Andy Murray con la forza della “fede” che porta sul dito lo strapazza come non mai vincendo nettamente per 6-3, 6-2. Il cemento americano non è mai stato amico di Nadal tranne che in quell’ASSURDO 2013 in cui fece la tripletta made in USA e i risultati sono chiari: viene piallato da Nishikori a Montreal e non può nulla contro Feliciano Lopez che lo batte al tiebreak del terzo set a Cincinnati.
Federer 2013: 180 + 600 + 90 + 180 = 1050 (media: 262.5)
Nadal 2015: 180 + 90 + 360 + 180 + 600 + 180 + 90 =1680 (media: 240)
Altri tornei
Nel 2013 Federer ottiene scarsi risultati in tutti i tornei minori, l’unico torneo che gli sorride è quello di Halle, per il resto solo brutte figure, non ultima quella di andare ad Amburgo e Gstaad. Uno scelta scriteriata.
Nadal ha avuto un poco più fortuna nei 250, ma nulla di eccezionale: si registrano le vittorie a Buenos Aires con un seeding non da urlo e quella a Stoccarda sull’erba targata Mercedes. In più si aggiunge il titolo ad Amburgo vinto contro la sua bestia nera del 2015: Fabio Fognini.
Complessivamente, la peggiore stagione di Federer è migliore della peggiore di Nadal? Rafa saprà riprendersi? Ai posteri l’ardua sentenza.
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